Capitolo 17

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Angel si risvegliò nella sua stanza di colpo.
Strinse le ginocchia al petto mentre cercava di far rallentare il suo battito cardiaco.
Sentiva un peso sul petto, sentiva che c'era qualcosa di sbagliato, qualcosa che non andava.
Scosse la testa scacciando via tutti i pensieri e si alzò sbuffando.
Aprì l'armadio e indossò le prime cose che si ritrovò sottomano.
Si legò i capelli in una treccia, poi si diresse in bagno per sciacquarsi la faccia e lavarsi i denti.
Una volta finito scese nella mensa per fare colazione.
Prese il vassoio e ci mise sopra del succo all'ananas, un muffin al cioccolato e uno yogurt al caffè.
Poi si diresse velocemente verso Kyle che la stava aspettando con impazienza.
Sul volto di entrambi apparve un sorriso enorme.
Angel posò il vassoio e si sedette in braccio a Kyle baciandolo dolcemente.
Rimase interdetta per un secondo, le sembrava sbagliato farlo, ma poi si riprese.
<Come stai?> gli chiese.
<Ora decisamente meglio.> disse il ragazzo mostrandole le fossette, lei ridacchiò.
Angel gli passò una mano tra i capelli scompigliandoli.
<Ei, ci ho messo anni per farli sembrare decenti.> esclamò il ragazzo dandole un buffetto sulla mano.
<Non sembrava.> disse la ragazza trattenendo una risata.
<Che simpatica.>
Si guardarono negli occhi per un istante e scoppiarono a ridere.
<Perché ridete?> chiese Ashley sedendosi al tavolo.
<Perché Kyle non riesce a pettinarsi da solo la mattina.>
Anche Ashley rise, poi rivolse ad entrambi uni sguardo confuso.
<Ma vi siete messi insieme?>
Angel e Kyle si guardarono confusi.
<Beh, si.> disse Kyle.
<Ma da quando?>
<Da sempre.> disse Angel ridendo <Ash, ma stai bene?>
<Io...>
I tre ragazzi vennero interrotti dall'arrivo di Kurt, che rivolse subito il suo sguardo verso la coppia.
<Ciao.>
Angel si voltò verso Kyle e si avvicinò al suo orecchio.
<Ma chi diavolo è?> gli chiese.
Ashley e Kurt sentirono e rimasero piuttosto sorpresi.
<Non lo so.> rispose il ragazzo.
<Ragazzi va tutto bene?> chiese Kurt.
<Scusa, ma ti conosciamo?> gli chiese Angel con gentilezza.
Kurt strinse le spalle e indietreggiò lentamente.
<Ma stai scherzando, Angel?> esclamò Ashley <Lui è il bastardo che ci ha traditi, come puoi non ricordartelo?>
<Cosa?> esclamò Kyle aggrottando la fronte.
Ashley spalancò gli occhi, Kurt la prese per il braccio trascinandola fuori dalla mensa.
<Lasciami subito.> disse la ragazza cercando di liberarsi dalla presa.
<No, devi ascoltarmi.> esclamò stringendola con più forza quasi a farle male <Non so come sia possibile visto che sei la più stupida tra tutti, ma sei l'unica che riesce a ricordare.>
<Mi sono offesa, questa la prendo sul personale.> disse corrucciando le sopracciglia <Inoltre lasciami!>
<Senti prima che ci resettassero mi sono assicurato di impiantare un virus nel sistema, in modo tale che fosse possibile recuperare la memoria più facilmente.>
<Quindi cosa dovrei fare?>
<Tu ti occuperai di Kyle mentre io mi occuperò di Angel.>
Kurt lasciò il braccio della ragazza e la sorpassò facendole cenno di seguirla.
Rientrarono in mensa e si diressero dai due ragazzi.
Il cuore di Kurt si spezzò un po' vedendo Angel così felice con un altro ma infondo loro non erano destinati a stare insieme perché c'era Kyle.
Non avrebbe mai tradito il suo migliore amico per una ragazza.
<Scusami posso parlarti?> chiese ad Angel gentilmente.
La ragazza rivolse il suo sguardo verso Kyle per un istante, poi si voltò verso di lui e annuì insicura.
Si alzò e lo seguì all'esterno.
Kurt la portò nel giardino sul retro.
Si voltò per vedere l'espressione sul suo volto, voleva sapere se sarebbe stata diversa rispetto alla prima volta in cui l'aveva portata li.
Ma era la stessa identica espressione di sollievo, quasi rilassata.
Sembrava assorta tra i suoi pensieri quando si voltò verso il ragazzo abbozzando un sorriso.
I capelli le ricadevano perfettamente sulle spalle, mentre alcune ciocche le volavano sul volto a causa del vento ma non sembravano darle fastidio.
La ragazza si morse il labbro quando notò lo sguardo insistente di Kurt scrutarla.
Il ragazzo scosse la testa e ricambiò il sorriso.
<Ti piace?> le chiese pur conoscendo già la risposta.
<Si, mi piace il contrasto tra i colori.> disse la ragazza guardandosi attorno ancora una volta <Sembra un dipinto.>
<L'avevi mai visto?>
Lei scosse la testa.
<Volevi parlarmi?> gli chiese.
<Volevo solo portarti qui.> rispose e Angel sobbalzò.
<Ho posto male la frase, scusa.>
<Non importa.> disse Angel ridendo <Questo posto ha un non so che di familiare.>
Sorpassò Kurt e andò a sedersi sotto il salice, poi chiuse gli occhi.
Il ragazzo si sedette accanto a lei.
<Potrei rimanere qui per sempre.> disse <È un posto felice.>
<Che cosa significa?>
<Significa che qui è impossibile pensare a cose negative, è un posto dove non puoi far a meno di essere felice.>
Kurt sorrise e poi le prese la mano stringendola.
Angel lo guardò confusa ma non si sottrasse alla presa.
<Sei sicura di non conoscermi?> le chiese il ragazzo.
<Si...> disse la ragazza mantenendo lo sguardo verso il basso.
<Guardami negli occhi.> disse, prese il mento della ragazza con due dita e la fece voltare verso di lui.
Angel rimase senza fiato quando sentì una fitta improvvisa al petto.
Una serie di ricordi si innescò nella sua testa.
<Sei un bastardo. Mi fidavo di te.>
I flash continuavano a vagare nella sua mente.
<Certo che rovini sempre tutto te. Sta' lontano da me.>
Angel ritrasse la mano di scatto e si alzò allontanandosi da lui.
<Tu...> disse mentre la rabbia aveva preso possesso del suo corpo.
<Angel, posso spiegarti.>
La ragazza si avvicinò a lui con uno scatto e lo spintono più volte fino a quando lui non la bloccò per i polsi intrappolandola contro l'albero.
<Ci hai traditi.> disse la ragazza con la voce spezzata <Come hai potuto?>
<Non è così.> disse <Sapevo che ci avevano scoperti quindi sono andato a confessare alla Hollister che avevate scoperto i fascicoli.>
<Sei un egoista.> esclamò la ragazza <Hai pensato solo a salvarti.>
<No, ho salvato tutti voi.> disse <Fingendomi dalla loro parte ho potuto inserire un virus nel programma ed è questo che mi ha permesso di riportarti la memoria. Se avessero resettato la memoria di tutti noi saremmo rimasti bloccati qui senza ricordi.>
Angel rimase senza parole, la sua strategia aveva senso.
<Perché non ce l'hai detto?>
<Perché altrimenti non ci avrebbero creduto, doveva sembrare il più reale possibile.>
La ragazza lo guardò negli occhi per capire se quello che aveva detto era la verità.
<Ti credo.> disse sospirando.
Kurt la liberò e lei gli tirò una ginocchiata nelle palle.
Kurt si coprì le parti basse e cadde sulle ginocchia.
<Non provare mai più tentare di baciarmi, hai capito?>
<Non dovresti ricordatelo quello.> disse a denti stretti per non piangere dal dolore.
<Ti è andata male.>
Vedendo Kurt dolorante ed incapace di rialzarsi da solo gli diede una mano e insieme rientrarono nella scuola dirigendosi al secondo piano per assicurarsi che anche Kyle avesse recuperato la memoria.
Entrarono nella stanza dei ragazzi e si ritrovarono davanti una scena abbastanza esilarante.
<Sei pazza!> esclamò il ragazzo tenendo stretto al petto il crocifisso che prima era appena sulla parete.
<Tu non ci stai neanche provando ad ascoltarmi.> disse Ashley sbuffando ormai esausta.
<Perché dici cose senza senso.> disse Kyle.
Il ragazzo si voltò verso la porta e vide Angel osservarli divertita.
<Mia ciambellina ripiena, diglielo anche tu che è pazza!>
Angel quasi si strozzò con la sua stessa saliva al sentire il nomignolo che Kyle le aveva affibbiato.
<Tua che?> esclamarono Kurt e Ashley in contemporanea.
<Vogliono convincermi del fatto che ci abbiano tolto la memoria, non ti sembra una cosa assurda?>
Angel corrucciò lo sguardo, si avvicinò a Kyle e gli tirò una sberla.
Il ragazzo scosse la testa e si guardò intorno confuso.
<Kyle...> lo richiamò Angel.
<Ti...ti ho chiamata mia ciambellina ripiena?> disse schifato.
<Si, l'hai fatto.> disse scoppiando a ridere seguita dagli altri.

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