Capitolo 4

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Era passata esattamente una settimana ed era arrivata la sera della festa.
Ashley entrò nella stanza già pronta.
Angel alzò lo sguardo verso di lei.
Indossava un abito rosso attillato che metteva in risalto le sue curve.
Al collo portava una collana con un ciondolo d'oro a forma di orologio.
"Non c'è tempo" esclamò una voce nella sua testa.
Rimase impietrita e sul suo volto si dipinse un'espressione preoccupata.
<Tutto bene?>
Ashley le toccò il braccio e Angel scosse la testa riprendendosi e mostrandole un sorriso.
<Si, tutto bene.> disse <Sei già pronta?>
<Dovresti essere pronta anche tu.> disse riponendo i trucchi nel beauty che aveva riposto sulla scrivania.
<Ma se manca un'ora.> disse divertita.
Ashley scoppiò a ridere ed Angel le tirò un cuscino in faccia.
<Mancano dieci minuti più o meno.> disse Ashley ridendo.
Angel rimase a bocca aperta, corse verso la scrivania e guardo l'orario sul suo cellulare.
<Sul mio cellulare mi da che sono le otto.> disse incrociando le braccia al petto.
<Si, lo so.> esclamò ridendo <Ti ho cambiato l'orario.>
<Che divertente.> esclamò Angel alzando gli occhi al cielo cercando di mascherare un sorriso.
<Preparati se non vuoi fare tardi.> disse Ashley <Ti aspetto fuori con Kyle.>
<Kyle è qui fuori?> chiese stranita.
<Si, perché?> chiese Ashley sorridendo.
<Pensavo ci vedessimo direttamente alla festa.> disse <Tutto qua.>
Ashley annuì ed uscì dalla porta.
"Non c'è tempo."
Di nuovo quella voce, scosse la testa per mandare via quel pensiero.
Angel prese un vestito nero con la gonna a ruota che lasciava la schiena scoperta e ai piedi si infilò un paio di sneaker a differenza di Ashley che si era messa un paio di tacchi.
Uscì dalla porta e Kyle la squadrò facendola imbarazzare.
<Sei molto bella.> disse baciandola sulla guancia.
<Grazie, Kyle.>
Ashley tossì e Kyle si voltò verso di lei.
<Anche tu sei molto bella.> disse mostrandole un sorriso.
<Si, ovviamente.> disse Ashley scocciata andandosene.
<Che ha?> chiese Kyle ed Angel piegò la testa da un lato sorridendo e mostrandogli due fossette.
Come poteva non accorgersi di piacere ad Ashley?
L'espressione confusa sul volto di Kyle la fece ridere.
<Cosa?> chiese nuovamente.
<Nulla.> disse Angel ridacchiando.
<Non capirò mai le donne.>
<Perché sei un caso perso, Kyle.>
Si diressero nel seminterrato ed entrarono nella sala.
Le luci colorate li abbagliarono non appena ci misero piede dentro, Angel chiuse gli occhi d'istinto.
<Che c'è?> esclamò Kyle <Sei abbagliata dalla mia bellezza?>
<Ti piacerebbe.> esclamò dandogli una pacca sulla spalla dopo aver riaperto gli occhi.
Nella sala la musica era altissima e c'erano due tavoli imbanditi di roba : uno con le bevande mentre l'altro con il cibo.
Per il resto era una sala molto spoglia se non contiamo delle sedie lasciate contro una parete che nessuno avrebbe utilizzato.
<Andiamo dagli altri.> disse Kyle indicando con la testa Ashley e Kurt che parlavano.
Fu stupita nel vederli ridere assieme, stupita del fatto che Kurt potesse ridere realmente.
Annuì e si diressero verso di loro, camminò imbarazzata quando vide lo sguardo di Kurt posarsi su di lei.
<Che eleganza.> disse Kyle spingendo leggermente l'amico che rise.
La sua risata la fece sobbalzare, sembrava così calda, così familiare.
Portava una camicia bianca che faceva apparire la sua figura ancora più slanciata e un paio di jeans neri.
<Lo ammetto, sta sera sono più bello che mai.> esclamò il moro lanciando un'occhiata veloce ad Angel che cerco di rimanere impassibile benché le sue guance si tinsero di rosso senza sapere neppure il perché.
<Stai bene?> le chiese Ashley e lei sobbalzò <Sei rossa in viso.>
<Si si, ho un po' di caldo.> disse grattandosi il braccio,sentendosi osservata <Vado a prendere da bere.>
Angel si stava dirigendo verso il tavolo delle bevande ma venne bloccata per il polso da una ragazza.
I suoi occhi erano completamente bianchi.
<Ti scotterai con il fuoco ma il ghiaccio riuscirà a riportarti sulla retta via.> disse.
<Cosa?> chiese Angel scostandosi.
La ragazza scosse la testa ed i suoi occhi tornarono normali.
Era leggermente più bassa di lei e i lunghi capelli biondi le ricadevano sulla spalle.
I suoi occhi azzurri esageratamente grandi le rimasero impressi.
Era la ragazza che aveva visto con Kyle il giorno della prova.
<Mh, scusa.> disse la ragazza grattandosi il braccio per l'imbarazzo.
<Tranquilla.> disse Angel sorridendo.
<È solo che spesso mi capita di avere questi scatti improvvisi e non mi ricordo neanche che ti ho detto.> disse ridacchiando <Ti ho detto qualcosa di strano?>
<No, tranquilla.>
Angel mentì, forse perché non voleva sapere il significato delle sue parole, forse perché aveva paura.
<Comunque sono Chloe.> disse porgendole la mano.
<Angel.>
Le strinse la mano e una fitta improvvisa alla testa la colpì.
"Trovala."
<Ma che cosa?> esclamò Angel.
<Va tutto bene?> chiese la ragazza preoccupata.
<Si, scusami.> disse <Devo andare, ci vediamo.>
Chloe rimase interdetta guardando Angel andarsene via nella direzione di Ashley.
<Stai bene?> mi chiese <Quella ragazza ti ha detto qualcosa?>
Non sapeva se poteva fidarsi, non la conosceva bene infondo quindi decise di tenersi tutto per se a partire dalle voci.
<No, tutto bene.> disse sorridendo <Tu invece? Ce l'hai con me per Kyle?>
<Come potrei mai?> disse ricambiando il sorriso <Ce l'ho con lui.>
<È un'idiota.> disse poggiandole la mano sulla spalla.
<No, semplicemente ha già occhi per un'altra.> disse abbassando gli occhi a terra.
<Ma figurati.> disse Angel ridacchiando.
<Allora non hai visto come ti guarda.> disse abbozzando un sorriso.
Angel corrucciò la fronte e scosse la testa scoppiando a ridere.
Ashley la spintonò leggermente.
<Non posso essere io.>
<Apri gli occhi, gli piaci.> disse <E anche a te interessa lui.>
<Ash, non lo conosco neppure.>
<C'è qualcosa tra di voi.>
<Kyle non mi interessa.> esclamò.
<Ah no?> esclamò una voce rauca alle sue spalle.
Angel si voltò trovandosi davanti Kurt.
<No.>
Si avvicinò lentamente a lei fino a trovarsi ad una minima distanza dal suo volto.
<Sei una bugiarda.> disse a bassa voce per non farsi sentire da nessuno nonostante non fosse necessario per via della musica altissima.
Il cellulare di Angel incominciò a vibrare e lei si allontanò da lui.
<Devo andare in bagno.>
<Hai degli orari stabiliti per andarci?> chiese Ashley stranita ma sembrava più divertita.
<Si, esatto.> disse Angel ridacchiando nervosamente <Devo prendere delle pastiglie.>
<Okay, allora sbrigati che voglio ballare.> disse prima di raggiungere Kyle dall'altro lato della sala.
Kurt la trattenne per il polso.
<La vuoi sapere una cosa?> esclamò scrutandola da capo a piedi.
<Cosa?>
<Io non ti credo manco un po'.>
Angel si scostò bruscamente dalla sua presa e lo spintonò leggermente.
<Affari tuoi.>
Angel si voltò e uscì di corsa dalla sala cercando di non farsi notare.
Salì velocemente i piani di scale fino a raggiungere il terzo.
Il terzo piano era più colorato degli altri ma per qualche motivo era anche il più freddo, Angel rabbrividii e incrociò le braccia al petto.
<Perché devo fare ste cose?> disse iniziando a parlare fra sé e sé <Avrei dovuto farmi gli affari miei come aveva detto Kyle. Non avevo alcun motivo per dubitare...>
Percorse lentamente il corridoio fino ad arrivare all'ultima porta,dipinta di un color celeste.
Cercò di aprirla più volte ma era chiusa.
<Merda!> esclamò.
Qualcuno le tappò la bocca e la trascinò dentro una stanza buia.
Cercò di liberarsi dalla presa ma era troppo forte.
<Mi spieghi che cazzo volevi fare?> esclamò ed Angel rimase impietrita.

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