Capitolo 14

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Anche Angel, con il cuore in gola, si decise ad aprire la sua cartella.
Proprio come in quella di Kyle,sotto la sua foto si trovava una descrizione fisica.
Angel White
Occhi : Verdi
Capelli : Rossi
Altezza : 1,60
Segni particolari : lentiggini
Si chiese perché le lentiggini venissero considerate come segno particolare poiché era tipico delle ragazze rosse averle sparse un po' su tutto il corpo.
Voltò pagina.
Poteri : urlo sonico, previsione della morte e scudo protettivo.
Angel sorrise ripensando al suo secondo giorno, quando dovette fronteggiatesi con le sue peggiori paure per poter scoprire i suoi potere ed ebbe la meglio.
Infine girò nuovamente l'ultima pagina.
I suoi genitori si chiamavano David White e Madison Kelley.
Suo padre era un uomo abbastanza giovane, sembrava parecchio alto dalla foto.
Aveva preso da lui gli occhi che erano vivi e lucenti mentre i suoi capelli erano biondi.
Sua madre era una donna davvero bella, appariva minuta ed inutile negare che i capelli rossi li aveva ereditati da lei.
Accanto alla sua foto c'era quella di un ragazzo, era più grande di lei di qualche anno.
I capelli erano biondi mentre gli occhi erano di un verde leggermente più scuro rispetto al suo.
Si chiamava Johnathan, aveva ventuno anni ma sembrava un ragazzino.
Si chiese perché anche lui non fosse lì con lei.
Non credeva di poter soffrire così tanto per delle persone di cui fino a quel momento non sapeva della loro esistenza.
Chiuse gli occhi e si portò le ginocchia al petto trattenendo le lacrime il più possibile.
In fine fu il turno di Kurt che finalmente si decise ad aprire la propria.
Kurt Evans
Occhi : marrone scuro
Capelli : castano scuro
Altezza : 1,90 m
Segni particolari : cicatrice sul petto
Sfogliò la cartella alla seconda pagina.
Poteri : forza smisurata, resistenza e riflessi sovrumani, visione termica.
Non era al corrente dell'ultimo potere,non era mai riuscito a sperimentarlo prima d'ora.
Girò l'ultima pagina e quando vide che era stata strappata lanciò la cartella per terra e si alzò di scatto ribaltando uno dei due lettini.
Angel alzò lo sguardo verso di lui, si alzò e recuperò la cartella del ragazzo da terra.
La aprì e quando vide che mancava l'ultima pagina, si avvicinò a lui.
<Mi dispiace.> disse la ragazza mentre una lacrima le rigava il volto.
Il ragazzo si voltò verso di lei, il volto era incupito e gli occhi sembravano più spenti del solito.
Angel cercò di prendergli la mano ma lui si scostò.
<Non ho bisogno di essere compatito.> esclamò sorpassandola.
Riprese tutte le cartelle e le ripose nell'archivio.
Kyle si avvicinò ad Angel e le strinse la mano.
<È tutto okay.> sussurrò al vedere lo sguardo della ragazza perso nel vuoto.
Angel non riusciva a parlare, sembrava paralizzata.
Kurt si voltò verso i due ragazzi che si stavano tenendo per mano ed una morsa al petto si innescò in lui.
Si piegò in due dal dolore e cadde a terra.
Angel lasciò la mano del ragazzo affianco a lei e senza pensarci due volte corse verso Kurt.
Prese il suo volto fra le mani accarezzandolo cercando di farlo calmare.
Al ragazzo mancava il fiato, le dita affusolate stavano tremando.
<Respira.> disse Angel con voce flebile.
Kurt chiuse gli occhi e svenne.
Sentiva il pavimento gelido sotto i piedi nudi, le pareti erano di un colore scuro e facevano sembrare il corridoio più stretto.
Percorse lentamente quello che era diventato un cunicolo soffocante scrutando le pareti attentamente.
Si fermò davanti ad una porta.
Era dipinta di un colore rosso scuro, simile al sangue.
L'aprì lentamente, alle narici salì un odore di lavanda.
Si chiese da dove provenisse e gli venne in mente subito lei.
Ma non poteva essere vero, doveva sbagliarsi.
La stanza era spoglia, al centro si trovava solo una ragazza seduta e girata di spalle.
Il cuore di Kurt iniziò a battere velocemente.
Doveva essere un sogno.
Si avvicinò a lei titubante e le appoggiò una mano sulla spalla.
La ragazza si girò e Kurt svenne.
Il ragazzo si risvegliò tra le braccia di Angel ancora nel tugurio in cui erano prima che perdesse conoscenza.
Kurt corrucciò lo sguardo alla vista del volto paonazzo della ragazza.
Aveva il volto lucido, bagnato dalle lacrime e gli occhi sembravano rossi.
Lei gli sorrise ed il cuore del ragazzo perse un battito.
Si chiese come potesse essere così bella anche in quelle condizioni.
Kyle l'aiutò a rialzarsi e lo abbracciò.
<Pensavo di averti perso.> disse abbracciandolo.
Kurt lo strinse con forza, era il suo migliore amico e non riusciva ad immaginarsi una vita senza di lui.
<Stai bene?> gli chiese.
<Si, sto bene.> rispose Kurt abbozzando un sorriso <Non ti libererai così facilmente di me.>
<Smettila.> disse Kyle dandogli una leggera spinta che gli fece perdere l'equilibrio.
<Ti voglio bene.>
<Anche io, amico.>
Angel sorrise e si avvicinò ai due ragazzi.
<Ma allora anche tu hai un cuore.> esclamò riferendosi a Kurt.
Kurt si sporse verso di lei con il volto corrucciato, Angel si irrigidì e rimase stupita quando il ragazzo le scompigliò i capelli con un gesto amichevole.
Il ritmo dei battiti del cuore della ragazza incominciò a battere più velocemente.
Kurt si stava sciogliendo e con il tempo sarebbero diventati amici.

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