Capitolo 42

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Ashley si risvegliò con la testa che le faceva male.
Aveva pianto tutta la notte.
Non parlava con nessuno nella casa se non con Kyle e Britt.
Ed ora aveva perso entrambi.
Se solo non provasse così tanto rancore nei confronti di Angel parlerebbe con lei di tutto il dolore che prova.
Non avere nessuno con cui parlarne la stava distruggendo.
La stava indebolendo sempre di più.
Si alzò lentamente dal letto, non aveva più le forze per muoversi.
Si guardò subito allo specchio.
Quasi inorridì vedendo il suo volto riflesso.
Il suo colorito era pallido, le labbra erano piene di taglietti che si era provocata da sola per la tristezza,mangiarsi le labbra la aiutava a trattenersi dal piangere davanti a tutti.
Aveva gli occhi spenti e delle occhiaie abbastanza evidenti.
Prese subito il correttore per eliminarle.
Poi passo il suo solito rossetto rosso a lunga tenuta sulle labbra per non far vedere che erano distrutte.
Applicò un po' di mascara per ravvivare gli occhi e poi si fece una coda alta per sistemare un po' i capelli.
"Meglio" pensò.
Si vestì velocemente e si infilò le pantofole per poi scendere al piano di sotto per fare colazione.
Entrò in cucina ma non c'era nessuno.
"Strano, di solito sono sempre tutti qua al mio arrivo" pensò.
Prese una tazza e ci mise dentro una manciata di cereali.
Scaldò il latte e poi lo aggiunse nella tazza insieme ad un po' di zucchero.
Si sedette al tavolo e guardò l'ora.
Erano le 6,57 h.
Non si era resa conto di essersi svegliata così presto, gli altri stavano sicuramente dormendo.
All'improvviso Thomas entrò in cucina, lei si irrigidì.
Sapeva di piacergli quando frequentavano la scuola.
<Ciao!> la salutò sorridente avviandosi verso il frigo.
Ashley lo ignorò e continuò a mangiare.
Thomas scosse la testa, prese un bicchiere e ci mise dentro il succo all'arancia.
Poi prese una brioche e si sedette di fronte ad Ashley.
Puntò lo sguardo su di lei senza mai distoglierlo per un secondo.
<Ma che diavolo vuoi?> esclamò la ragazza innervosita.
<Aspettavo semplicemente che mi salutassi.>
Ashley rise amaramente poi si alzò e ripose la tazza nel lavandino.
<Non saluto i traditori.>
Thomas strinse i pugni e serrò la mascella.
<Tu sai nulla!>
<So che ci hai traditi.> disse la ragazza mentre lavava la tazza.
Thomas si alzò di scatto e corse verso di lei.
La fece voltare e le strinse il collo con una mano.
Le labbra di Ashley tramarono,aveva paura.
<Non vi ho traditi, non avevo ancora recuperato i miei ricordi.>
<Io non mi ricordo ancora nulla della mia vita passata ma mi sono fidata degli altri, dei miei amici.>
<Mi sarei fidato anche io se qualcuno me ne avesse parlato.>
<Non è affar mio se nessuno ti aveva messo al corrente.>
Thomas lasciò la presa e scoppiò a ridere.
<Perché stai ridendo?>
<Perché sei ridicola, fai finta che non te ne freghi nulla di niente e di nessuno ma lo so che stai soffrendo più degli altri Ash.>
Thomas le prese la mano e lei lo attirò a se.
Lo baciò con passione.
Thomas la prese per il braccio e la spinse contro il muro.
Incominciò a baciarle il collo dolcemente.
Ashley spalancò gli occhi di colpo, lo spinse bruscamente facendogli perdere l'equilibrio.
Lo sorpassò e corse nella sua stanza.
Si mise una mano sul petto, il cuore batteva a mille.
La mente sembrava essersi liberata.
Si toccò il retro del collo.
"Che diavolo è successo?" pensò.
La porta della stanza si aprì e apparve Angel seguita da Kurt.
Il labbro di Ashley comincio a tremare, corse verso Angel e l'abbracciò con forza.
Angel l'abbracciò titubante.
Kurt corrucciò lo sguardo.
<Stai bene?> le chiese il ragazzo.
Ashley si staccò dall'abbraccio e scosse la testa.
<Credo di essermi risvegliata.>
<Ma di che stai parlando?> le chiese Angel.
<Mi stavano controllando per tutto questo tempo tramite un cip che ho nel collo, credo che lo abbiate tutti.>
Angel si ricordò del dolore al collo che aveva provato quando si era risvegliata.
<Angel mi dispiace per tutto quello che ho detto o fatto.> disse con le lacrime agli occhi <La morte di Kyle non è stata colpa tua. Ma loro mi controllavano la mente, era come se scegliessero loro le parole che dovevano uscire dalla mia bocca.>
Angel sorrise mentre le lacrime le rigavano le guance.
<Sei tornata in te...> disse con la voce spezzata.
Ashley sorrise ma poi strinse le spalle.
<Se con il cip sono riusciti a controllarmi questo significa che hanno sempre saputo dove eravamo, verranno ad ammazzarci tutti.> esclamò.
<Devo contattare immediatamente la Resistenza, preparate le valige. Domani lasceremo questo posto.> affermò Kurt.
Mentre quest'ultimo stava per lasciare la stanza sobbalzò al gemito di dolore di Ashley.
Quest'ultima cadde a terra in preda alle convulsioni.
<Che succede?> urlò Angel accovacciandosi accanto a lei senza sapere cosa fare <Kurt!>
Kurt non sapeva cosa fare, sembrava paralizzato.
<È il cip...> disse il ragazzo toccandosi il retro della nuca <Dobbiamo levarglielo.>
Cercò un paio di forbici, la fece voltare ma quando riuscì a sfilarle il cip dal collo era ormai troppo tardi.
Il corpo di Ashley era ormai senza vita.
Angel scoppiò a piangere.
Abbracciò l'amica fra le sue braccia con forza.
Kurt si guardò le mani sporche di sangue.
Non aveva fatto in tempo.
Thomas entrò nella stanza.
Si sentì quasi mancare alla vista del corpo esanime della ragazza che amava.
<No...> disse quasi in un sussurro.
Corse verso di lei e la prese dalle braccia di Angel.
Quest'ultima prese le forbici con fare nervoso e si aprì leggermente il retro del collo.
Kurt si alzò, le prese le forbici di mano e si occupò di levarle il cip.
Poi l'abbracciò e le diede un bacio sui capelli.
Angel poi prese coraggio e lo levò anche a lui.
<Vado a contattarli prima che sia troppo tardi, non voglio perdere nessun altro.> disse Kurt uscendo dalla camera.
Angel si inginocchiò accanto a Thomas con le forbici in mano.
<Thommy, lasciati levare il cip per favore.>
Il ragazzo lasciò la presa sul corpo della ragazza, Angel si avvicinò maggiormente a lui e in pochi secondi l'aveva rimosso.
<Dobbiamo seppellirla.> le disse il ragazzo puntando lo sguardo nei suoi occhi.
Angel annuì.
Thomas si alzò senza dire nulla ma Angel sapeva benissimo dove stava andando.
Avrebbe scavato la buca per tutto il pomeriggio a costo di darle una degna sepoltura.
Angel prese il corpo dell'amica con tutte le forze che aveva e lo stese sul letto.
Si recò nel bagno e prese una spugna bagnata per ripulirla dal sangue.
La spogliò e le mise un abito rosso, era il suo preferito.
Sorrise vedendoglielo indossare.
Sembrava la Ashley di sempre.
Angel sorrise, poi sospirò.
Aveva perso tutte le sue amiche, le rimanevano solo più Jess e Chloe.
Avrebbe fatto di tutto per non perdere anche loro.

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