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CAPITOLO 1: LA DONNA

punto di vista del Dott. Spencer Reid

[24 Settembre 2009]

"1...2...3!" Houch conta sottovoce prima di indietreggiare per dare la possibilità a Morgan di abbattere la porta.

Houch corre con la pistola puntata con tutti noi al seguito. Io chiudo la fila con la braccia tese avanti a me e la mani attorno alla pistola. Avanziamo piano sul pavimento di legno, particelle di polvere brillano negli spiragli di luce che filtrano fra le persiane parzialmente aperte.

"Libero!" dice Prentiss dal corridoio.

"Libero!" sento Morgan annunciare da ciò che sembra essere la cucina.

Sbircio in camera da letto e la trovo vuota.

"Libero!" esclamo.

Ci raggruppiamo nel corridoio prima di approcciare una porta che sembra essere quella della cantina. Rossi prova ad aprire con la maniglia, ed apprendiamo che è aperta. La apre e troviamo una scala di legno. Sentiamo i pianti di un bambino, Kyle Russel, di sette anni.

"Michael Andersen!" esclama Morgan riferendosi all'S.I. "F.B.I.! Non muoverti!"

Puntiamo tutti le pistole su di lui mentre si abbassa su Kyle con un coltello. Il bambino ci guarda con i suoi grandi occhi marroni pieni di lacrime, e rivedo me stesso da bambino nella sua espressione. Contraggo la mascella e deglutisco sonoramente prima di sbattere le palpebre e ritornare al presente.

"Butta il coltello" ordina Hotch, la sua voce è così fredda che potrebbe spaventare tutti.

Andersen guarda prima Morgan e poi Hotch prima di far cadere il coltello sul pavimento di cemento. Morgan si muove velocemente ed allontana il coltello afferrando delicatamente Kyle per il braccio. Poi allontana Kyle guidandolo fra le braccia di JJ prima di sbattere Andersen contro al muro e forzare il braccio dell'uomo dietro la sua schiena; poi lo ammanetta e lo spinge verso la scala con forza. Subentra quindi Rossi che guida Andersen su per le scale e fuori di casa, sapendo che Derek è troppo infuriato con l'assassino di bambini per avere a che fare con lui in questo momento.

JJ lascia che Kyle nasconda il volto sul suo ventre e gli appoggia le mani sulle spalle con fare protettivo. Prendiamo tutti un respiro profondo e ci guardiamo attorno per assimilare tutti i dettagli e le prove presenti. Appena pensiamo che sia tutto finito sentiamo una voce attutita.

"Cosa sta succedendo?" dice una voce femminile, e cerchiamo subito di individuare la fonte della voce. "Vi prego, aiutatemi!"

"JJ, porta fuori Kyle e fallo controllare dai medici. Ce ne occupiamo noi" ordina Hotch, e JJ annuisce prima di andarsene con il bambino.

Io, Hotch, Morgan e Prentiss ci guardiamo attorno corrucciati. Non ci aspettavamo che ci fosse qualcun altro al di fuori di Kyle e dell'S.I.

"Signorina?" chiama Prentiss. "Dove sei?"

"Sono qui! Le scatole!" risponde la voce, ed attraversiamo la stanza per raggiungere una pila di cassette di legno.

Iniziamo a spostare gli oggetti fino a quando non riveliamo una gabbia di medie dimensioni. La donna alla quale appartiene la voce alza debolmente la testa strizzando gli occhi all'improvvisa fonte di luce. Le sue guance pallide sono sporche di terra e ciò che sembra essere sangue secco, e le sue labbra rosa sono secche causa la disidratazione. I suoi capelli castano dorato sono spettinati ed un respiro tremante è tutto ciò che è in grado di offrirci.

"Sei ferita?" le domanda piano Hotch mentre apre lo sportello superiore della gabbia. "Possiamo spostarla senza farti del male?"

La donna si regge ai lati dello sportello e si alza lentamente in piedi prima di stendere la schiena. Sgrana gli occhi terrorizzata quando guarda me, Morgan e Hotch, ma quando vede Prentiss esce dalla gabbia ed avanza verso di lei. Ma le sue gambe la tradiscono e cade a terra.

"Signorina? Stai bene?" domanda Prentiss inginocchiandosi e lasciando che la ragazza si regga al suo braccio.

"Ti prego!" sussurra la donna, la sua voce si spezza quando guarda noi tre uomini. "Mi faranno del male!"

"Non ti faremo del male" la rassicura Hotch. "Siamo qui per aiutarti. Siamo dell'F.B.I."

"Ti prego?" ripete lei guardando Prentiss ed ignorando completamente le parole di Hotch.

"Ti porteremo in un posto sicuro" la rassicura Prentiss. "Riesci a stare in piedi?"

La donna annuisce e lascia che Prentiss l'aiuti a mettersi in piedi. Distoglie lo sguardo da noi tre uomini, e considerata la sua reazione di prima è chiaro che sia stata violentata da un uomo o diversi uomini. Le sue ginocchia sono rigide e fa fatica a camminare fino a quando le sue gambe si abituano al movimento. Prentiss rivolge lo sguardo verso di noi indicandoci di seguirle su per la scala in caso la donna del mistero cada. Morgan è dietro di lei con le braccia tese, pronta a prenderla.

Le precauzioni prese si rivelano utili poiché la donna è in procinto di perdere i sensi. Cade all'indietro e Morgan la prende, io e Hotch balziamo in avanti per aiutarlo. Derek si ferma e mette un braccio sotto la gamba della donna per prenderla in braccio e portarla su per le scale in braccio. Sarebbe stata la prima cosa da fare, ma lei sarebbe andata in panico e non avrebbe mai permesso ad un uomo di toccarla.

Usciamo proprio quando arriva la risposta di emergenza. Morgan porta la donna in ambulanza dove le preparano la flebo. Poi l'ambulanza parte diretta verso l'ospedale più vicino, ed i genitori di Kyle arrivano su una macchina della polizia. I Russell corrono verso l'altra ambulanza in cui Kyle viene controllato dai medici. I genitori abbracciano il figlio e piangono lacrime di gioia. Sorrido alla scena.

Sono momenti come questi che mi ricordano perché faccio questo lavoro.

Sono momenti come questi che controbilanciano gli orrori che vedo tutti i giorni.

rosemary |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora