q u i n d i c i

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CAPITOLO 15: COMPAGNI DI CATTIVITÀ

Punto di vista di Rosemary Cooper

[8 Ottobre 2009]

Quando mi sveglio, apprendo che è mattino grazie alla luce che filtra dalla finestra. Grugnisco, mi fischiano le orecchie. Sopra al lamento intrinseco, riesco a distinguere due voce interagiscono, e faccio del mio meglio per tenere gli occhi aperti nonostante le vertigini. Emetto un altro grugnito agitandomi contro le corde e spostando il peso sulla poltrona.

"Guarda chi si è svegliata!" sento Sanchez ridacchiare, ma chiudo gli occhi causa il mal di testa provocato dalle botte ricevute ieri sera.

Riapro gli occhi quando sento la mano di Ramon che armeggia le corde. Sorrido quando vedo il sangue secco e la pelle rovinata sul lato del suo viso.

"Sembra che faccia male" dico rivolgendogli un debole ghigno, ma ottenendo uno schiaffo.

Ne è valsa la pena.

"Chiudi il becco prima che ti dimostri cosa significa essere colpiti da un oggetto di vetro" borbotta slegandomi e gettandomi sul tappeto.

Afferra le corde e poi la mia caviglia trascinandomi con forza verso la sala da pranzo, prima di fermarsi improvvisamente. Porta le mani sotto le mie braccia e mi solleva facendomi accomodare su una delle sedie. Prendo un respiro profondo, e quando alzo lo sguardo mi si mozza il respiro in gola.

"No" emetto, mentre mi alzo in piedi e faccio per dirigermi verso la figura a me familiare, la quale è legata ad un'altra sedia.

Spencer mi guarda con occhi tristi mentre atterro su mani e ginocchia, parte dei suoi capelli è sporca di sangue.

"Non è una bella sorpresa?" ride Ramon, ed io raccolgo tutte le forze prima di gettarmi addosso a lui.

L'uomo è colto alla sorpresa dal mio attacco improvviso, con le braccia lo placco all'altezza dei fianchi e lo faccio cadere a terra. Riesco a depositare qualche bel pugno sul suo viso, facendogli sanguinare il naso ed il labbro. Impreca prima di spingermi via di dosso e rotolare sopra di me. Mi da due pugni, ed io dimeno le gambe sputandogli sangue addosso.

Allungo una mano verso la sua cintura perché so che è lì che tiene la pistola, ma lui se ne accorge e mi disarma. L'oggetto scivola sul pavimento lontano dalla mia portata. Mi fa sbattere la nuca a terra, e sussulto, il mio corpo si fa insensibile.

Mi raggiungono nuovamente le vertigini, le quali sembrano essere diventate le mie migliori amiche in questi giorni. Sanchez mi afferra e mi riporta sulla sedia, legandomi saldamente alla stessa, quindi abbandono la testa di lato. Grugnisco quando lui si allontana.

"Hey! Torna qui!" esclamo, ma la mia voce è impastata e le mie parole sembrano stanche. "Devi lasciarlo andare! Lui non se lo merita!"

Sanchez si volta improvvisamente. "Sei un'ingrata, una buona a nulla, indesiderata, inutile, indesiderabile, intollerabil—"

"Non è vero" lo interrompe Spencer ad alta voce prima di voltarsi verso di me. "Non ascoltarlo, sono tutte bugie" si affretta a dirmi.

"Se tu avessi un qualche tipo di rilevanza, perché allora ti hanno trovata quasi due decenni dopo che Mike ti aveva presa?" domanda Ramon, un sorriso si fa spazio sul suo volto. "Hmm?"

"Non è giusto!" Spencer cerca di difendermi, ma le parole di Sanchez mi hanno già ferita.

Quando Ramon sente le parole di Spencer, da un pugno al povero uomo, facendomi urlare.

"Ti prego!" lo imploro quando odo il lamento di Spencer. "Mio Dio, lascialo stare! Ti prego!"

"Perché mai dovrei fare qualcosa che tu mi chiedi di fare?" mi deride Ramon, ma fortunatamente indietreggia di un passo da Spencer.

"N—non lo so" ammetto sospirando. "Ma so che lui non c'entra nulla con ciò che è successo fra di noi. Ha amici che sono preoccupati per lui, e non si merita di stare qui. È ferito, forse a fame e freddo. Si merita di stare al sicuro e al caldo. Perché non l'hai lasciato stare? Perché hai dovuto trascinarlo in tutto questo?"

"Sta zitta!" urla Ramon tirandosi i capelli.

"Perché? Perché sai che lui non dovrebbe essere qui?" ribatto, mentre Spencer assiste al nostro scambio in silenzio. "Perché non dovrebbe".

Sanchez si affretta lungo il corridoio senza aggiungere altro. L'intero fabbricato trema quando l'uomo sbatte la porta.

rosemary |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora