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Dentro mostrava una normalissima locanda... nonché un normalissimo bar con gente che ordinava della birra al barman.

Si sedettero sul bancone del bar con il barman che asciugava i bicchieri con un panno.

So Rim era assai confusa.

«Siete qui per quello?» chiese il barman, un uomo con dei baffoni e un buffo papillon nero accompagnata da una voce misteriosa.

«Sí.» rispose Jin con uno dei suoi soliti sorrisi caldi, ma si vedeva che era serio come tutti gli altri, esclusa la quindicenne che era solo confusa.

«Seguitemi allora.» disse il barman smettendo di asciugare i bicchieri per accompagnarli alla manifestazione top secret.

Vicino al bancone c'era una porta che era ben chiusa e infatti la chiave lo possedeva solamente il barman, che successivamente con quel piccolo oggetto aprì la porta, fatta di legna nera, infilandola nella serratura.

Uno scricchiolio si fece vivo, quando il barman aprì con delicatezza la porta, che sembrava abbastanza vecchia.

«Prego, signori.» li incoraggió e So Rim, da lontano, riuscí ad avistare l'immensità al suo interno; non l'avrebbe mai immaginato che un piccolo bar, come esso, contenesse una stanza tanto grande e ,soprattutto, così misteriosamente segreta.

Entrarono e So Rim sentì i brividi possederla; era maledettamente familiare il luogo e tuttavia delle piccole paure la stavano spaventando, ma c'era la calda mano di Vyvie che la teneva al sicuro.

«Tranquilla. Ormai nessuno potrà farti del male, perché sei con noi.» le sussuró tranquillizzandola.

Mise il cuore in pace e respirò intensamente per stare tranquilla.

Ma dentro, l'aria si stava facendo così pensante da far affatticare assai i polmoni.

Era abbastanza buio, c'erano piccole lampadine che illuminavano a poco la stanza.

Tante persone che erano lì sono tutti ben coperti per non farsi troppo riconoscere, altri invece non si fanno problemi a gironzolare scoperti.

Il posto faceva venire i brividi sulla pelle della quindicenne.
Lì dentro emanava anche dell'aria fredda.

Si avvicinò un uomo.

«Signori, siete dei partecipanti per l'asta che si terrà?» chiese l'uomo vestito in giacca e cravatta di colore blu notte, e non solo, aveva anche dei guanti bianchi addosso.

«Sí, inizierà tra poco?» fece Jin, che come si notava era quello che parlava in nome di tutti, soprattutto in nome di Taehyung.

L'uomo estrasse un orologio antico da tasca e controlló le posizioni delle lancette, per poi rimetterlo nuovamente nella tasca della giacca raffinata.

«Tra dieci minuti inizierà. Se volete posso condurvi.» si inchinó offrendosi di disponibilità.

«Molto gentile da parte vostra.» lo ringrazió il solito che parlava del gruppetto.

Seguirono l'uomo che era stato assai gentile da presentarsi in aiuto, ma più andavano avanti più c'erano cose strane in questa stanza.

The Bride Of The Cursed ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora