❝ Lee So Rim era orfana per volere dei suoi genitori che la odiavano.
Fin da piccola era sempre stata affidata a varie famiglie, ma nessuna di esse erano contenti di accudirla.
Nessun amico nella sua vita...sempre l'ombra era stata la sua amica, ma...
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Vivye era in cucina che canticchiava mentre preparava la colazione, proprio lì SeokJin scese giù Ancora assonato.
«Già sveglia?» sbadigliò stanco.
«Come sempre.» sorrise.
«Ti do una mano.» prese un grembiule e se lo legò in vita, cominciò a tostare il pane e a tagliare le verdure.
«E gli altri?» chiese l'ondulata capovolgendo le uova e la pancetta sulla padella.
«Non so, ma Yoongi sicuramente ancora a letto che sogna.» rise.
«Come sempre.» affermò ridendo anch'essa.
«Guarda che vi sento.» improvvisamente apparve Yoongi con il suo ciuffo verde dietro la porta con un espressione fulminante.
«Alla buon ora, tesorino.» l'uomo dalle spalle larghe prese in giro il più basso facendo ridere Vivye.
Yoongi a questo punto si offese e cercò di allontanarsi.
«Entra e siediti prima che ti infilo il coltello dove non ti aspetteresti.» si fece minacciosa Vivye mostrando il coltello e tagliò a metà un cetriolo.
Yoongi si fece allarmante e poi si sedette composto a tavola senza far suono.
«Questo si che è il bambino di papà. Hahaha.» fece un'altra battuta.
«Brutto bastardo, SeokJin!» si alzò dalla sedia pronto a rincorrerlo dietro per prenderlo a pugni, ma arrivò Taehyung che lo afferrò per la giacca da dietro.
«Modera il linguaggio, Yoongi. Abbiamo una ragazza di quindici anni in casa.» lo rimproverò freddamente Taehyung lasciando poi la presa e si sedette ad aspettare la colazione.
Yoongi stette zitto dopo il rimprovero e cercò di stare composto senza fare altre sceneggiate proprio davanti a lui.
«E So-Rim?» chiese l'uomo mascherato notando la sua assenza.
«Sono qui!» si presentò immediatamente la quindicenne con il sorriso dipinto sul volto.
«Buongiorno a tutti!» si sedette accanto a Yoongi felicissima.
«Mi sembri felice oggi.» si avvicinò Vivye mettendo a tavola i piatti caldi.
«L'hai notato anche tu, vero? Anch'io l'ho notato.» sorrise a sua volta. Tutti quanti erano straniti dallo strano cambio d'umore improvviso della ragazzina, ma erano felici di vederla sorridere.
