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So-Rim era nella sua stanza con in mano il diario di Lia e la chiave per aprirla

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So-Rim era nella sua stanza con in mano il diario di Lia e la chiave per aprirla. Lia le aveva lasciato qualcosa all'interno del diario, era agitata.

Inserí la chiave dentro la serratura e lentamente lo girò, quando ci fu il suono della serratura aprirsi cominciò a girare pagine su pagine.
Sui fogli c'erano scritte molte cose personali riguardati all'angelo della vita. Quando arrivò all'ultima pagine, giaceva un foglio piegato tra le ultime due pagine.

Aprì il foglio piegato e lesse ciò che c'era scritto.

"Ciao, futura me.
Quando hai aperto questo diario io ovviamente non sarò più in questo mondo. Per iniziare ti voglio chiedere scusa, perché avere il mio aspetto è come portarsi una maledizione. Volevo solo proteggere questo mondo dai cattivi, io amo questa terra più di me stessa. Gli umani sono esseri intelligenti con cuori grandi, anche se non tutti lo sono, ma credo in loro, spero che anche tu lo pensi così. La magia è bellissima. Tu credi nella magia? Non so chi sei veramente, so solo che sei la mia reincarnazione, forse non credi in nulla, ma sono sicura che sei una persona buona. Ti dico solo che tu non sei me, tu sei tu! La tua vita non è la mia, ma la tua. Io sarò solo uno spirito che vagherà in giro, perché io morirò presto. Voglio fermare l'angelo della morte, ma non posso ucciderlo, io gli voglio bene, quindi ho deciso di usare il mio corpo per sigillarlo.
È ciò che mi sento ti fare, perché ho qualcuno che amo, spero che anche tu stringerai forte ciò che ami, ma sii viva, perché la vita è un dono prezioso.
Sii forte e sopravvivi!"

So-Rim piacque molto questa lettera.
Strinse la lettera al petto e sorrise.

«Grazie mille, Lia.» sussurrò. Sperava che lo sentisse, forse era proprio vicina a lei e stava sentendo vedendo tutto.

Posò la lettera al vecchio posto e chiuse il diario.

Qualcuno bussò alla porta.

«Posso entrare?» era la voce di Tiana.

«Sì, certo.» mise il diario in una cassetta della scrivania e aspettò che entrò nella stanza.

Tiana aveva in mano una scatola misteriosa.

«Mica hai già finito la mia richiesta?!» chiese sorridente.

«Ovvio! Non è nulla di difficile. Purtroppo il tuo matrimonio è tra una settimana, non riesco a fare un'altro abito perfetto.» la donna si scusò con lei, purtroppo l'abito che aveva confezionato non c'era più.

«Non è nulla. Mi va bene un abito normalissimo, basta solo che mi hai fatto ciò che volevo.» sorrise più che soddisfatta.

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