Ho conosciuto in momenti e modi diversi i miei amici.
Lindsay é stata la prima, Evelyn si stava cominciando ad allontanare e si vedeva benissimo quanto cominciassi a starci male. Un giorno, Lindsay mi disse che la mia faccia imbronciata le dava fastidio e da lì abbiamo cominciato a parlare. Non si é mostrata simpatica sin dall'inizio, infatti abbiamo legato proprio per la sua schiettezza, per il suo tenermi con i piedi per terra.
Con Lauren, invece, é tutta un'altra storia. Avevo appena rotto con Claire e stava cominciando il mio lungo periodo del 'saltare da un letto ad un altro' che continua ancora oggi. Eravamo ad una festa, entrambe ubriache ma consapevoli di chi fosse l'altra, dato che comunque frequentiamo diversi corsi insieme. Siamo finite a letto insieme e da lì é nata la nostra amicizia.
Per quanto riguarda Medea e Colin, beh, basta solo dire che ci hanno accomunati le sigarette fatte alla fine delle feste e i discorsi da ubriachi. Loro due sono i peggiori: si ficcano sempre dentro casini e piace far loro ciò che vogliono. Ma li adoro e non posso farci niente.
Siamo tutti alla festa organizzata da Colin per il ritorno di Medea, lei é in piedi su una sedia, già mezza fatta per le due canne che si é rollata prima, una bottiglia di un alcolico in mano, che cerca di attirare l'attenzione di tutti.
"Ascoltatemi tutti" comincia "Siete qui, a scolarvi i fiumi di alcol che vi offre il mio cazzo di amico grazie a me, perché io sono tornata e quel bastardo di Colin ha pensato bene di farmi già ubriacare. Obiettivi della serata per tutti voi: fumare, ubriacarvi, magari anche scopare. Il divertimento come prima cosa"
Tutti esultano alle sue parole, la musica viene rialzata e Medea ci raggiunge, il solito sorriso bastardo combina guai sul volto.
"Allora, piccoli casinisti, che ne dite se ci scoliamo alcune bottiglie?" si attacca a quella che ha in mano, bevendone un sorso generoso. Lindsay sorseggia la sua birra, mentre io scolo il mio bicchiere. Colin prende dalle mani la bottiglia di Medea, scolandosela per un bel po'. Lauren, invece, è impegnata a provarci con qualcuno, ma lo lasci stare quando decidiamo di lasciare la cucina.
Usciamo fuori nel giardino di Colin, dove ci sono diverse persone sparse a bere o a parlare tra di loro. Ci sediamo al nostro solito angolo e cominciamo a conversare.
È bello vederci tutti e cinque insieme. Siamo incasinati, sì, siamo etichettati e veniamo considerati da alcuni come dei pazzi senza un minimo di regola, che forse ci dovremmo pure vergognare per come viviamo, ma non ci conoscono. Potremmo sembrare dei ragazzi con le uniche cose in comune l'alcol, l'erba e il sesso, ma non sanno che sotto c'è una profonda amicizia.
E che viene quella e noi stessi prima di tutto.
Medea ci racconta di come ha passato la sua vacanza-studio, parlando di tutto il divertimento che è riuscita a trovare. Sorseggia dalla sua bottiglia e ride, facendo fare la stessa cosa a noi, perfino a Lindsay, che è quasi la mamma del gruppo. Medea è come se fosse la più piccola, anche se ha la nostra età, ma l'anno scorso è stata bocciata, quindi questa cosa del sembrare la più piccola è come se si fosse accentuata.
Colin tira fuori l'erba e comincia a rollare degli spinelli, passando il primo a Medea.
"Cazzo, non ho l'accendino" si tocca le tasche dei pantaloni, facendo una faccia confusa. "Qualcuno che vada a prenderlo in bagno"
"Che cazzo ci fa in bagno?" domanda con la sua solita delicatezza Lindsay.
"Ci ho fumato prima, devo averlo lasciato lì. Allora, chi ci va?"
"Vado io" mi alzo a fatica, mettendomi poi eretta e camminando verso l'interno della casa. Salgo le scale, sperando che non ci sia nessuno in bagno ed apro la prima porta sulla destra.
Accendo la luce, trovando il mio riflesso con un po' di matita sbavata per il caldo che comincio a sentire. Mi sistemo, cercando poi l'accendino e trovandolo sul davanzale della finestra, esattamente in bella vista. Sto per uscire, ma qualcun altro apre la porta ed entra. E non può essere che ogni volta ci ritroviamo così.
"Il bagno è occupato" mormoro, guardandola con le sopracciglia aggrottate. Si appoggia alla porta e mi guarda, mentre io comincio a sentirmi a disagio.
"Lo so. Ti ho vista entrare" ed anche se è una confessione strana, fa aumentare leggermente il battito del mio cuore e distolgo lo sguardo da lei, perché mi fa sentire in soggezione. E cosa vorrà ora?
"Ti senti male?" azzardo a chiedere, vedendola con gli occhi socchiusi ma sempre puntati su di me. I capelli lunghi e ricci le cascano lungo il viso, oltrepassando le spalle, dandole quell'aria innocente che l'ha sempre contraddistinta.
Scuote la testa e comincio ad essere confusa. Che ci fa allora qui?
"Sai, solo se bevo riesco ad avere il coraggio di starti vicino e guardarti. Farlo da lontano a volte non basta" si stacca dalla porta e si avvicina lentamente. Rimango ferma, vedendo fino a che punto si spinge, vedendo fino a che punto l'alcol la spinge.
Si ferma davanti a me, fissa i suoi occhi azzurri nei miei e non riesco a credere che esista qualcuno così bello. Ce ne sono di ragazze belle, le ho viste e ci sono stata con loro, ma Evelyn le batte tutte.
"Ricordi quel bacio che ci siamo date anni fa? Avevo paura di quel punto della lista" ammette. La ascolto in silenzio, sentendo il coraggio nelle sue parole. "Avevo paura di baciare altre perché volevo baciare te. Ma io avevo anche paura di te. E ne ho ancora" scruta tutto il mio volto, soffermando un attimo il suo sguardo sulle mie labbra. "Ed io ho bisogno di superare questa paura che mi uccide ogni volta che ti guardo" vorrei chiederle di cosa sta parlando, cosa intende e cosa vuole fare, ma mi sorprende.
Posa le sue labbra sulle mie, facendomi quasi spalancare gli occhi per la sorpresa. E si ripresentano tutte le emozioni di quattro anni fa. Il cuore che batte, la felicità che provo nel sentire le nostre labbra a contatto, lo stomaco che quasi scoppia. Sorrido, prendendole il viso tra le mani ed approfondendo il bacio, dalla quale lei non ha intenzione di staccarsi.
Non credevo di poter mai risentire emozioni simili, qualcosa che mi è capitato solo con lei. E adesso non sono lucida, ma domani vorrò una spiegazione a tutto questo e sono sicura che torneremo quelle che siamo state fino a qualche ora fa.
HOLAAA
Un giorno di ritardo, perdonateme.
In compenso si sono baciate, voi che ne pensate? Cosa succederà adesso? Andare con le ipotesi.
Alla prossima,
Kisses

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No Lie
Roman pour AdolescentsPrima storia della serie "No": "Dovresti seriamente smetterla di ignorare il fatto che noi due una volta ci siamo baciate. Sono esperienze, Lyn" "Non chiamarmi così. E tu dovresti smetterla di stare con qualsiasi cosa che respira" "Gelosa?" "Non...