Chapter two

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Tornata a casa, trovo mia madre a fare yoga. È una donna particolare, vegetariana e che segue delle regole di vita naturali. Lo ammetto, é una mamma molto aperta, infatti non si é fatta problemi quando ha scoperto della mia omosessualità, stessa cosa papà, che é come lei. Sono una coppia hippie, due architetti che si occupano di preservare il pianeta e di rinnovare l'energia. Non mi fanno mancare nulla e non sono oppressivi, permettendomi di fare ciò che voglio.

"Tesoro" mormora, quando entro dalla porta.

"Ehi mamma" la saluto "Papà?" mia madre fa l'ultimo sospiro profondo, alzandosi dalla sua posizione ad indiano con le gambe incrociate ed aprendo gli occhi. Le somiglio molto, ho preso più da lei, mentre mia sorella Alaska più da nostro padre.

I nostri genitori ci hanno chiamate con i nomi di due Stati americani e devo ammettere che a me piace molto il mio.

Mi dirigo in cucina, per farmi un panino con la nutella, sentendo poi il mio telefono squillare per le varie notifiche che stanno arrivando. Tra questi, trovo un audio di Lindsay su Whatsapp.

"Ehi bellezza, Colin organizza una festa a casa sua, è vero che vieni?" l'audio termina ed io comincio a registrare la mia risposta.

"Non c'è bisogno di chiedere, ti vengo a prendere con la macchina alle 21.30"

Ascolta subito l'audio e mi risponde.

"Ho capito, ci vediamo alle 22, fino a quando arrivi tu ce ne vuole" ridacchio, rispondendo con un dito medio ed aprendo Instagram per vedere i vari post.

Mentre osservo le foto e i video di chi seguo, tra i suggerimenti delle persone che potrei seguire, c'è Evelyn. Mi domando se anche lei verrà alla festa, ma credo che, conoscendola, la eviterà oppure starà in disparte col suo ragazzo come al solito.

Apro il suo profilo Instagram, guardando le foto postate, alcune con Jane -a cui faccio una smorfia-, mentre le altre sono completamente naturali, scatti in cui ride o sorride, foto in posa e l'ho sempre pensato, lei è bellissima.

Mi fermo a guardare una in cui lei ride spontaneamente, il sorriso la illumina e mi ritrovo a fare io stessa un piccolo sorriso all'immagine. Mi riscuoto quando mi arriva un altro messaggio.

Gli ultimi pensieri su di lei sono solo domande sul perché non siamo più amiche.

***

La festa di Colin è cominciata già da due ore ed io ho già superato i cinque bicchieri di alcol. Tra la folla ho intravisto Jane ed Evelyn, accompagnate dai loro fidanzati e mentirei se dicessi che io e la bionda non ci siamo squadrate a vicenda.

Il mio corpetto mette in mostra il mio seno, mentre i pantaloni aderenti mi fasciano perfettamente le gambe e devo ammetterlo, mi sento figa così. Non ho problemi con il mio corpo, anzi lo adoro e mi piace indossare cose che possano evidenziarlo.

Converso con Lindsay e Lauren, cercando tra la folla una possibile preda per questa notte, ma i miei occhi ricadono su Evelyn. È sulle gambe di Cole, il suo ragazzo, lei sta in silenzio mentre lui parla con qualche compagno di squadra. Si guarda intorno e i suoi occhi azzurri si fissano nei miei. La osservo dalla testa ai piedi, vedendo come il tubino nero semplice fasci il suo corpo, risaltando la sua pelle chiarissima. Distoglie lo sguardo da me quando Cole le dice qualcosa nell'orecchio e lei si volta sorridendogli.

Sposto il mio sguardo sulle mie amiche, vedendo poi il padrone di casa venire verso di noi.

"Oh le mie puttanelle preferite" ci saluta con un bacio sulla guancia, mettendo poi un braccio sulle mie spalle. "Dio, Georgia, se non sapessi che sei lesbica, proverei a portarti a letto" dice, squadrandomi, ed io sorrido alle sue parole.

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