Chapter twelve

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Il 'Paradise' é un locale lontano dal centro, gestito da una coppia di gay e che é una specie di ritrovo di persone omosessuali. Diciamo che é il nostro Paradiso.

Dal venerdì sera e per tutto il week end si occupa di fare serate, a cui io partecipo la maggior parte delle volte. Questo venerdì non é da meno, infatti controllo gli ultimi dettagli del trucco, vedendo mia sorella entrare in bagno.

"Dove vai stasera?" Alaska prende la trousse con tutti i trucchi, cominciando a legarsi i capelli per non avere intralci sul viso. Abbiamo due anni di differenza e devo dire che é molto più calma di me, sicuramente più responsabile ed é più chiusa. Siamo diverse, sì, ma ci vogliamo bene e ci ascoltiamo a vicenda quando abbiamo dei problemi.

"In giro con Naomi, poi incontriamo alcuni suoi amici" nonostante abbiamo molte libertà, lei é molto controllata, altra differenza tra di noi.

Annuisco, sistemando i capelli lunghi fino alle spalle, per poi uscire dal bagno ed aspettare che Lauren mi venga a prendere. Nel frattempo, apro l'applicazione di Instagram, scorrendo tra le varie foto e le storie che le persone postano. Con un gesto involontario ormai, cerco il profilo di Evelyn, trovando una nuova foto. Si vede che é uno scatto rubato, lei non guarda l'obiettivo e ride grandemente, facendo fare un piccolo sorriso anche a me.

È bella, indubbiamente ed innegabilmente bella, nonostante la scarsa illuminazione della foto, riesco a vedere le piccole lentiggini che costellano il suo viso. Osservo le sue labbra rosse distese in un sorriso, pensando a quando anni fa le ho baciate, sentendomi come se avessi finalmente compiuto una missione impossibile. Arriva in un secondo, mi sorge quasi spontanea, ma mi domando come sarebbe se accadesse di nuovo una cosa simile. Come sarebbe se io e lei ci baciassimo ancora una volta?

Quasi mi viene da ridere alla mia stessa domanda, perché non penso che succederà di nuovo. Mamma, inoltre, mi ha detto che oggi ha incontrato sua madre, che ha fatto finta di non vederla, ma si é vista costretta a salutare quando mia madre l'ha fatto per prima. Ovviamente, quest'ultima le ha chiesto come stesse e come andasse la vita anche per Evelyn, mentre la madre della ragazza le ha chiesto se io sono ancora una deviata. Da qui, si può notare come sia messa la sua vita.

Sento il telefono vibrare e vedo il messaggio di Lauren, che mi dice di scendere. Esco velocemente di casa, entrando poi nella macchina della mia amica, sedendomi sul sedile posteriore dato che Lindsay occupa quello davanti. Colin oggi non si unisce a noi, dato che aveva una cena di famiglia, in cui mi ha detto che si dovrà portare un suo amico -con cui scopa solitamente, un po' come me e Lauren-, perché i suoi genitori sanno che non è eterno, ma pensano che sia semplicemente confuso. Io non me la sento di etichettare Colin in un solo modo, lui é uno spirito libero che gli piace passare da un pene ad una vagina nel giro di tre secondi.

Quando arriviamo al locale, la musica si sente già da fuori e non vedo l'ora di vedere se c'é qualcuno di nuovo. Una volta entrate dentro, io vado subito al bancone, sorridendo alla barista.

"Pilar, ogni volta che ti vedo, sei sempre più bella" lei, come al solito, alza gli occhi al cielo.

"Georgia, quando la finirai di provarci con me?" domanda sorridendo.

"Quando mi permetterei di accedere al tuo di Paradiso" rispondo io con un ghigno, vedendola scuotere la testa, nonostante le sue labbra continuino ad essere distese in un sorriso.

"Mi Dios" sospira, continuando a servire i vari clienti.

"Sappi che sto imparando a parlare lo spagnolo solo per te" le annuncio, mentre mi porge il mio solito drink. Lei si sporge un po' ed io mi avvicino, vedendola ghignare.

"No estoy interesado"

"Lo sarai, prima o poi"

"Oddio Pilar, ti dà ancora fastidio?" esordisce Lindsay, facendomi sorridere e alzare gli occhi al cielo.

Vedo la barista accanto a Pilar quasi risvegliarsi quando nota la mia amica. Natasha ha sempre avuto un occhio di riguardo per Lindsay, ma lei l'ha rifiutata sin dal primo momento. Quando si deciderà a far avvicinare qualcuno, mi divertirò a vedere come sarà tutta la storia.

Lindsay prende, come suo solito, solo due shot di sambuca, girandosi, come me, ad osservare il resto della stanza. È un locale che richiama gli anni '90, non eccentrico, con appesi miti del cinema e alcuni vinili. Qualche volta viene a suonare dal vivo qualcuno, mentre questa sera vedo un ragazzo a movimentare la serata.

Lauren si avvicina a noi, salutando le bariste e prendendo un cocktail.

"Ho adocchiato il DJ, é veramente carino"

"Niente ragazze per stasera?"

"Devo trovarne una adatta, anche se oggi mi sento ispirata dal pene" sorrido alle sue parole dirette, vedendo Lindsay borbottare un 'sono circondata da casi umani'.

Quando sto per posare il bicchiere vuoto, chiedendo a Pilar di riempirmelo, trovo una ragazza bionda con gli occhi azzurri osservarmi. Per un momento mi sembra di vedere Evelyn, ma, quando guardo attentamente, noto che non potrebbe mai essere lei, sia perché stiamo parlando di Evelyn, che non metterebbe piede qui nemmeno sotto tortura, ma anche perché la ragazza ha uno sguardo fin troppo sfacciato per essere lei.

Faccio il giro del bancone, andando a mettermi 'casualmente' accanto a lei. Noto con la coda dell'occhio che sorseggia il suo drink, mandandomi qualche occhiata.

"Sola?" domando, facendo la prima mossa.

"Con due amici, ma non so dove siano finiti" annuisco, vedendola poi voltarsi completamente verso di me.

"Impegnata?" un angolo delle mie labbra si alza, mentre scuoto la testa. "Bene" continua sussurrando e Cristo, pure da vicino sembra di vedere Evelyn.

Stringo più volte gli occhi, cercando di non farmi vedere dalla ragazza di cui non so nemmeno il nome, ma sembra che neanche a lei importi.

Finisco il bicchiere, lasciandolo sul bancone.

"Andiamo a ballare" propongo e non c'é bisogno di alcun cenno o altro, perché anche lei lascia il suo bicchiere, seguendomi in pista.

Non ho bisogno di ubriacarmi o di bere qualche bicchiere di alcol per essere più sfacciata. Non mi faccio problemi a toccare il corpo della ragazza davanti a me, anche perché lei sembra apprezzare, avvicinando il suo viso al mio collo.

"Ti ho notata diverse volte" rivela, mentre percorre il tratto collo-orecchio con le labbra.

"Ah davvero?"

"Sì, sembri un tipo interessante" bacia un lembo di pelle, mentre il mio tocco sul suo corpo si fa più deciso. Comincia a lasciare una scia di baci, fino ad arrivare alle mie labbra, che sfiora ma senza avvicinarsi ulteriormente. Le piace giocare insomma.

"Anche tu e ti piace giocare, a quanto vedo. Mi dispiace, ma stasera sono in pausa dai giochi, quindi se vorrai concludere qualcosa, sai dove trovarmi"

Non c'è niente di più soddisfacente di togliere a qualcuno il suo gioco, perché poi vorrà riprenderselo. Infatti, la ragazza sconosciuta, a fine serata, dopo averci provato con un'altra, è tornata da me ed il resto è meglio non saperlo.

HOLAAA

La vena da 'ninfomane' di Georgia è sempre qui con noi. Ho pensato un po' e credo che questa storia avrà 25-30 capitoli massimo.

Io sono al mare, il sabato a quanto pare non sono abbastanza concentrata per scrivere, quindi ho bisogno della spiaggia per terminare, anche se non mi piace aggiornare in ritardo.

Settembre si sta avvicinando, io mi sento in ansia al solo pensiero e mi domando che cazzo ho fatto in questi tre mesi, poi non so voi.

Alla prossima,
Kisses

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