Non ho mai saputo affrontare bene le situazioni.
Dopo una litigata, me ne sono sempre andata via, rifugiandomi in seguito nell'alcol e nelle ragazze.
Ammetto che una volta ho anche tradito, ma non vado di certo fiera di questo.
Avevo litigato pesantemente con Claire, mi accusava di non provare niente per lei, in quel momento avevo negato, dicendo che qualcosa la sentivo per lei, col tempo ho capito che provavo solo affetto, nient'altro. Quella sera mi sfogai con Colin, che mi portò in un pub per non farmi pensare a ciò che era successo. La mattina dopo mi risvegliai accanto ad una sconosciuta, con un mal di testa pesante e con il senso di colpa che cresceva sempre di più. Quello stesso giorno le chiesi di parlare e le confessai ciò che avevo fatto, senza troppi giri di parole.
Non è importante adesso come andò dopo, questa premessa è solo per far capire che non accetto bene i litigi con le persone con cui sono impegnata. Io ed Evelyn non stavamo insieme, ma cazzo, ci sono dei sentimenti di mezzo e credo di capire come si sia sentita Claire all'epoca.
Sono una testa di cazzo, lo ammetto, sbaglio continuamente e lo sto facendo anche adesso, stando ad una festa, la birra in una mano ed una canna nell'altra, tentando di dimenticare le parole di Evelyn.
Che razza di stronza.
Accanto a me, Lauren e Lindsay stanno pomiciando, Medea è sparita chissà dove, mentre Colin è al mio fianco, a dividere con me la canna.
"Non starai esagerando?" mi dice Lindsay, finendo la sua sessione di baci con la mia amica.
"Sto benissimo" rispondo, bevendo una sorso di birra, la voce un po' strascicata, ma per il resto sto bene. Mi sento bene.
Il mio sguardo vaga per tutta la stanza, fino a quando non incontro la figura di Evelyn, che dice qualcosa nell'orecchio di Jane.
Sono due stronze assolute.
"Sta soffrendo, Lind, lasciala sfogare come meglio crede" dice Colin, prendendomi la canna dalle mani.
"Non sto soffrendo" mi giro verso di lui, distogliendo lo sguardo dalla bionda. Ammetto di averlo fatto a malincuore: mi piace guardarla quando lei dedica la sua attenzione a qualcos'altro, ma adoro di più quando i suoi occhi sono su di me.
"Certo, Georgia, Evelyn ti ha dato il due di picche, lasciandoti sola e innamorata e per te è tutto apposto?" domanda Colin, alzando gli occhi al cielo in modo scherzoso.
"Sì" alzo le spalle, mostrandomi indifferente.
In realtà, non va affatto bene.
Pensavo di riuscire a superarlo, che mi bastavano alcuni giorni e che sarei riuscita a farmi passare la mia stupida cotta, ma mi sono ritrovata a piangere dal nulla mentre parlavo con Lindsay, che mi ha abbracciata senza dire nulla. Non abbiamo aperto per niente la parentesi del mio piccolo sfogo e sono grata che non l'abbia fatto.
"Va bene, basta con le canne, è la terza che ti fumi" Lauren me la prende dalle mani e lancia un'occhiataccia verso Colin, che alza le mani in segno di resa.
"Vado a prendere qualcosa da bere" mi alzo, non sentendo nemmeno le raccomandazioni delle mie amiche o cosa vuole Colin che gli porti, mi dirigo direttamente verso il tavolo degli alcolici, decisa a riempirmi il bicchiere dell'alcolico più forte che sta. Barcollo durante il tragitto, spintonando qualcuno per passare, ma alla fine riesco ad arrivare salva fino alla mia meta.
Prendo una bottiglia, senza nemmeno leggere l'etichetta per capire cos'è, e inizio a versare il contenuto nel bicchiere, bevendone un primo sorso. Dal sapore capisco che è uno di quelli che ho già bevuto prima, poi mi sono trovata con la birra in mano per colpa di Lindsay, che mi voleva far bere qualcosa di molto più leggero.
"Ti vuoi dare allo sballo oggi?" mi volto verso la fonte che ha pronunciato queste parole, trovandomi davanti Claire.
"Claire, vecchia stronza, come stai?"
"Io sto bene. Tu piuttosto? Non ti sei fatta più vedere. Cominciavamo a piacermi i nostri rendez-vous clandestini" si avvicina di un passo, abbassando la voce per farsi sentire solo da me, come se qualcuno la potesse realmente sentire con questa musica ad alto volume.
"Ho avuto da fare" faccio un piccolo passo indietro, mettendo un po' di distanza tra di noi. Bevo dal mio bicchiere, posando il mio sguardo su tutta la pista da ballo.
"Ho notato. Eri impegnata ad innamorarti, giusto? Anche della persona sbagliata. Sei cambiata, si vede"
"L'amore è un sentimento che mi ha mi hai accusata di non saper provare, non ricordi? E non sono cambiata, sono sempre la stessa Georgia" le parole mi lasciano l'amaro in bocca mentre le pronuncio, perché mi rendo conto da sola di non essere più quella di prima, che ho questa cosa nel petto che non vuole andarsene via, che desidero solo una persona accanto a me ma mi ha solo sfruttata.
"Dimostralo allora. Dimostra che non te ne frega un cazzo e che l'amore non ti sta corrodendo, che la Georgia di sempre esiste ancora"
So che mi sta praticamente, lo leggo nel suo sguardo da stronza, nel ghigno che mi rivolge che sa che di solito non rifiuto mai una sfida. La guardo a lungo, ponderando la mia scelta con la poca lucidità che mi rimane, ma, come ho già detto prima sono una testa di cazzo e non mi è mai fregato nulla delle conseguenze delle mie azioni.
Non mi è mai fregato nulla di nessuno, se non delle persone a cui tengo e non sarà una ragazzina che non sa viversi la vita a farmi cambiare.
Prendo l'intera bottiglia e mi faccio spazio tra le persone, salendo sul tavolino più vicino alla pista, cominciando a ballare e a bere, mentre sento le persone urlare il mio nome come se mi stessero acclamando. Non metto a fuoco le persone attorno a me, non so cosa stia succedendo realmente, ho la testa libera e la musica nelle orecchie, il mio corpo si muove il più sensualmente possibile, come ha sempre fatto e cazzo, fanculo tutto.
Tra tutta queste persone, vedo due occhi che mi scrutano, il ghigno che si è solo ingrandito sul suo viso e so che diavolo sta pensando. L'amore non è fatto per una persona come me, lei l'ha capito standoci male, ma l'ha compreso, non so stare in una relazione in cui non posso essere libera di essere me stessa.
Claire è vicino al tavolo, i suoi occhi scuri mi scrutano, attendendo la mia prossima mossa, cercando di prevedere cosa farò, se mostrerò ad Evelyn che non mi ha spezzata come potrebbe credere o se riuscirò a contenermi.
Con il top mezzo sbottonato, mi abbasso sul tavolo, arrivando all'altezza di Claire.
"Allora?" chiede e non ci penso due volte a prenderle il viso e a far combaciare le nostre labbra, facendola poi salire sul tavolo con me.
Fare la cosa giusta sarà anche bello, ma sbagliare quando si è feriti, è una tentazione particolare.
HOLAAA
Sono in ritardo di un mese, lo so, ma oggi mi é venuta la botta e sono riuscita a scrivere qualcosa. Spero di riuscire a scrivere presto il venticinquesimo, ma non ne sono sicura perché il periodo no studio é finito e devo ricominciare a mettermi sui libri.
Cosa succederà nel prossimo capitolo? Sarà praticamente l'ultimo, poi ci sarà l'epilogo.
Quanto é libertina Georgia da uno a se stessa?
Dopo correggerò il capitolo, non posso farlo adesso e lo pubblico già perché sennò me ne dimentico.
Alla prossima,
Kisses
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No Lie
Teen FictionPrima storia della serie "No": "Dovresti seriamente smetterla di ignorare il fatto che noi due una volta ci siamo baciate. Sono esperienze, Lyn" "Non chiamarmi così. E tu dovresti smetterla di stare con qualsiasi cosa che respira" "Gelosa?" "Non...