Chapter four

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Quando Lindsay mi aveva detto la prima volta di essere pansessuale, non ci avevo capito molto, lo ammetto. Così avevo deciso di informarmi e di capirne il significato.

La pansessualità (dal prefisso greco pan-, "tutto") è un orientamento sessuale caratterizzato da una potenziale attrazione (estetica, sessuale o romantica) per qualcuno indipendentemente dal suo sesso biologico o identità di genere. Questo include una potenziale attrazione per persone che non rientrano nella concezione binaria di maschio/femmina, implicita nell'attrazione bisessuale. La pansensessualità è a volte definita come la capacità di amare una persona indipendentemente dal suo genere.

In questo modo, potevo capire cosa realmente volesse la mia amica. Nonostante avesse ormai compreso la sua sessualità, non ha mai avuto modo di poterla esplorare a pieno, non avvicinandosi a nessuno e non lasciandosi avvicinare. Non è molto propensa alle relazioni umane, è già tanto se parla con Lauren, Colin è così aperto che si è attaccata facilmente a lui, mentre con me è stato un rapporto che è nato piano piano, fino a diventare le amiche unite che siamo adesso.

"Domanda" comincia a dire, mentre siamo in mensa a mangiare il nostro pranzo. Io una semplice macedonia, mentre lei un hamburger. "Come fa Barbara Palvin ad essere così bella? No, spiegamelo"

"Ed io che ne so" borbottò, portandomi alla bocca un'altra cucchiaiata di frutta. Guardo i vari tavoli, puntando il mio sguardo su quello occupato da Jane e il suo gruppetto. Alcuni parlano tra di loro, mentre Evelyn guarda qualcosa sul telefono. È così concentrata che quasi non si accorge del suo ragazzo che tenta di sbirciare, allontanando poi di scatto il telefono. Noto dalla sua espressione quanto sia seccata la risposta che ha dato a Cole, alzando gli occhi al cielo ed ignorando il ragazzo.

Quando alza lo sguardo, vede che la sto guardando e mi fissa nello stesso modo. Lauren nota il nostro scambio di occhiate, sbuffando.

"Domanda" dice di nuovo "Vorrei una spiegazione a questa strana cosa che state avendo voi due in questo momento"

Mi riscuoto, osservando la mia amica che ha un sopracciglio alzato.

"Non c'è niente e questa non è una domanda" rispondo, alzando le spalle e tenendo i miei occhi sulla frutta nella mia ciotolina.

"Certo. Niente. Se non sapessi che Evelyn è una mormona come Jane, direi quasi che abbia un desiderio sessuale nei tuoi confronti" afferma, continuando a mangiare indisturbata il suo hamburger. Continuo a fissare la mia amica, aspettando che possa dire qualcos'altro o che possa smentire le sue stesse parole. "Che c'è?"

"Non è come dici tu. Non ha senso. L'hai detto tu, è una mormona e sai che prima non avevamo questo 'rapporto' di merda" sospiro, guardando un'altra volta in direzione della bionda, che mi lancia anche lei un'occhiata.

"Ehi belle" posa il suo vassoio accanto a me Lauren, mentre vicino a Lindsay si siede Colin.

Lauren si sporge verso di me, lasciandomi un bacio. Quando rivolgo di nuovo lo sguardo verso Evelyn, noto che ha distolto gli occhi, guardando da tutt'altra parte.

"È sempre bello vedervi limonare quando sto mangiando, grazie" sorride falsamente la mia migliore amica, mangiando un altro pezzo del suo pranzo.

"Io continuo a desiderare che Georgia capisca di essere almeno bisessuale, perché le sue labbra, per il mio modesto parere, sarebbero perfette per fare pompini" alzo gli occhi al cielo, sorridendo e stampando un bacio sulla guancia del mio amico.

"Menomale che ci sei tu che mi apprezzi e stanne certo, se lo capirò -ma credo che non succederà mai- sarai il primo a cui permetterò di mettermi il pene in bocca"

"Per adesso la sua bocca sarà solo sulla mia vagina" ribatte Lauren, facendo una linguaggio a Colin.

"A proposito di sesso lesbico, ti saluta Miriam e dice che le manchi nel suo letto" ghigno a quelle parole, pensando la stessa cosa.

"Oh, mi manca anche lei. Quando vuole tornare, ci sono io a farle compagnia"

Il discorso si sposta su qualcos'altro, mentre io sblocco il telefono per controllare qualche notifica su Instagram. Colgo un movimento e vedo Evelyn avanzare verso il nostro tavolo per poter lasciare il vassoio accanto al bidone.

"Non la sopporto" esordisce Lauren, guardando la figura della bionda, che si dirige a testa alta verso l'uscita della mensa. Lindsay mi guarda ma io la ignoro, continuando a guardare la ciotola di frutta vuota.

"Come mai?" le domanda allora, soddisfacendo una mia curiosità che non voglio chiedere ad alta voce.

"È sempre così composta, è come un cagnolino che segue ciò che le dice Jane. Sembra che non abbia pensieri propri e che non faccia niente se non le viene detto. Non sopporto le persone così. C'è anche da dire che è la migliore amica di quell'altro stronza, quindi l'antipatia aumenta" risponde, tirando un morso alla sua mela e lasciando quelle parole vorticare nella mia testa.

"Per il fatto che sia amica di Jane, quindi automaticamente la sopporto poco, hai ragione. Per quanto riguarda il suo comportamento, cosa fa e non fa, non m'interessa tanto, è lei fatta così"

Vorrei dire che Evelyn ha dei pensieri propri, che ci pensa tanto prima di fare qualcosa perché è fatta lei in quel modo, ha paura di sbagliare e di sentirsi così. Invece sto zitta, lasciando gli altri parlare e me immersa in pensieri che non possono essere espressi.

HOLAAA

So che aspettavate ieri il capitolo, ma non sapevo seriamente cosa scrivere, in più oggi sono andata al mare e non riesco a tenere nemmeno gli occhi aperti. Adoro il magnetismo degli sguardi che ci sono tra Georgia ed Evelyn, per me sono fondamentali.

Alla prossima,
Kisses

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