Chapter seventeen

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Nonostante siano passati un paio di giorni, la situazione non é per niente migliorata.

Io non riesco ad andare a letto con altre ragazze ed Evelyn continua ad ignorare ogni mio tentativo di provocarla. Vorrei entrare nella sua testa e capire cosa pensa realmente, perché comincio ad essere fin troppo frustrata di tutta questa situazione.

"Sei in una bella situazione di merda, amica mia" mormora Medea, mentre la accompagno dal parrucchiere. Ha deciso di cambiare colore di capelli e mi ha chiesto di andare insieme, nel frattempo le ho raccontato tutto quello che sta succedendo. È rimasta un po' scioccata a sentire di Evelyn -definita da 'rigida con un palo in culo'- che mi bacia, dando ragione a Lindsay per l'idea che ha avuto e che io sto provando a seguire.

È presto, il suo amico parrucchiere ha aperto prima solo per lei ed io non sono per niente stupita da una cosa del genere. Medea conosce mezza città e sa come farsi conoscere, ha amici praticamente ovunque che le devono o a cui deve favori. Questo, a quanto pare, gliene doveva uno.

"Insomma, non pensavo che la Rigida avesse questo lato nascosto" commenta, guardando il catalogo delle tinte. "Franz, dammi le tonalità di verde che hai" si rivolge al parrucchiere, che annuisce e ci lascia sole. Si gira di nuovo verso di me "Per conquistare la sua attenzione, devi fare qualcosa al tuo aspetto, che la porti a guardarti, capisci? Già sei una gran figa e sicuramente lei pensa la stessa cosa, immagina se fai qualcosa, che ne so, ai capelli. Tagliali, mostra quel bel viso che ti ritrovi"

Ci penso su, guardando le punte dei miei capelli e pensando che non sia una cattiva idea. Mi piacciono i capelli corti, solo che ho sempre evitato di tagliarli per paura di pentirmene in seguito. Ma stavolta, non sarebbe proprio male come idea.

"Beh, facciamoli tagliare allora"

***

Nuova giornata scolastica, in cui il clima che si respira é più strano del solito. Incrocio per i corridoi Evelyn, che mi guarda con sopracciglia aggrottate, superandomi ed ignorandomi di nuovo. Lindsay é strana in questi giorni, Lauren ormai mi evita, mentre Colin scompare facilmente dalla circolazione. Medea é l'unica che mi é rimasta, infatti cammina accanto a me, riflettendo ad alta voce se ha fatto bene o no a farsi quel colore di capelli.

Le ore scolastiche passano velocemente, senza che neanche me ne accorga, fino a quando non arriva il momento di pranzare. Ho lo stomaco chiuso, a dire la verità, ma accompagno comunque Medea.

Ci sediamo ad un tavolo, io con un po' di polpettone di non so quale provenienza misteriosa, mentre il vassoio della mia amica é pieno. Non le piace mangiare qui, ma cerca di trovare le cose meno brutte. Cominciamo a parlare di come la professoressa di francese non la sopporti, soprattutto dopo averla bocciata l'anno scorso. Dei mormorii ci distolgono dal nostro discorso e tendiamo le orecchie per ascoltare meglio.

"È da un anno che ho chiesto alla preside qualcosa senza glutine ed ogni giorno vengo a chiedere se c'é, ma ancora niente. Non é possibile che una persona non si possa nutrire qui a scuola" si lamenta una ragazza e noto un ragazzo lì vicino annuire e darle ragione, dicendo che ha lo stesso problema.

"Sta' a vedere, ti può servire" sussurra Medea e si alza in piedi sulla sua sedia e credo proprio che stia per combinare uno dei suoi soliti danni. "Ragazzi" comincia "quante volte abbiamo fatto una richiesta per il nostro benessere in questa scuola e non siamo stati ascoltati? Quante volte hanno detto che il sistema scolastico si occupa di noi ma non siamo mai stati rispettati? Io dico di cominciare a ribellarci a tutto questo. In questa scuola c'é chi é intollerante al glutine, al lattosio, chi é ebreo e non ha il suo cibo Kosher. Ricordo che una volta un ragazzo si é sentito male perché era allergico a qualcosa che il cibo che aveva mangiato conteneva" tutti pendono dalle labbra di Medea che parla e forse alcune cose le sta pure inventando al momento, ma creare scompiglio é la sua specialità. Sorrido, alzandomi anch'io e dandole man forte.

"Cominciamo a dire di no a tutto questo. Noi paghiamo la tassa scolastica, ma ogni anno, ogni mese ed ogni giorno siamo costretti a mangiare cibo che non é nemmeno lontanamente buono, mentre i professori hanno i loro privilegi. Io dico di iniziare a protestare. Chi é con noi?" una mano comincia a battere sul tavolo e vedo subito il sorriso furbo di Colin, mentre altre mani lo seguono, cominciando a dare il via ad un gran fracasso, che fa sorridere me e la mia amica.

Scendo dalla sedia, dirigendomi fuori da quel caos, sapendo che Medea saprà sicuramente come fare. Scappo in bagno, chiudendomi in uno dei cubicoli e facendo i miei bisogni. Una volta aver finito, esco, lavandomi le mani ed osservandomi allo specchio. La porta si apre ed ogni volta ci troviamo nella stessa situazione, ovvero io ed Evelyn nello stesso bagno.

"Sei venuta a dirmi quanto sia una cattiva idea questa protesta?" domando scocciata, rivolegendole un'occhiata annoiata, ma lei mi ha già presa per un braccio, chiudendo entrambe in un bagno e bloccandomi al muro.

Mi bacia, prendendo le mie guance tra le sue mani, mentre io sono abbastanza scioccata.

"Che ti prende? Hai bevuto per caso?" non puzza di alcol ed é questa la cosa più strana. Lei é completamente sobria e mi sta baciando.

"Stai dannatamente bene così" accarezza i miei capelli, fissando i miei occhi nei suoi. "E prima avrei voluto starti accanto e sostenerti" il mio cuore aumenta i suoi battiti mentre la bacio di nuovo, approfondendo il nostro contatto.

Ci sono parole che non vuoi o non si possono dire, che si tengono gelosamente per sé, con la costante paura che ci vengano rinfacciate. Ma arriva un momento in cui si vuole semplicemente gridarle al mondo certe frasi e vedere il sorriso dell'altra quando vengono pronunciate.

Sono state due settimane di tormento, la voglia di ribaciarla era sempre vivida ed inspiegabile ed ora mi sento dannatamente bene. Sembra un sogno, ma lei é veramente tra le mie braccia ed ha le sue labbra sulle mie e non voglio fare nient'altro che godermi il momento, cercando di placare i brividi che sento per tutto il corpo.

HOLAAA

Sono in ritardo, lo so, ma dovevo ancora scrivere il capitolo dell'altra storia.

Beh, Evelyn e Georgia si sono baciate di nuovo, Dua Lipa con i capelli corti è ancora più bella. Medea fa danni, si sa, e questo non è niente.

Avete già ricominciato la scuola? Io lunedì.

Alla prossima,
Kisses

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