Non so quando ho esattamente capito di essere lesbica.
Forse quando mi sono resa conto che ero arrivata in terza media e non mi fosse mai piaciuto alcun ragazzo, ma nella mia mente facevo apprezzamenti più sulle ragazze. O forse quando ad obbligo o verità al primo anno di superiori mi sono schifata a baciare un ragazzino di nome Jason, che poi avevo scoperto in seguito che gli piacevo, ma non mi era dispiaciuto baciare una sconosciuta con cui venti minuti più tardi mi ero ritrovata a pomiciare in bagno.
Quindi credo proprio di averlo capito da quel momento in poi. Mi sono sentita più libera dopo aver fatto coming out, mi sono sentita me stessa. Forse é proprio questo ciò che dà fastidio agli altri, il fatto che io mi senta libera.
Quando mi arriva un messaggio da parte di Lauren, sorrido maliziosa, alzando la mano e notando che mancano dieci minuti alla fine della lezione.
"Prof, posso andare in bagno?" la professoressa sospira, togliendosi gli occhiali e guardandomi.
"In spagnolo"
"¿Puedo ir al baño?"annuisce ed io mi alzo, dirigendomi velocemente verso i bagni vicino il laboratorio di chimica, che a quell'ora non ha nessuno a fare lezione.
Quando entro, mi sento prendere dal braccio e vengo spinta al muro, subito due labbra catturano le mie. Ridacchio, ricambiando il bacio e staccandomi di poco.
"Andiamo in uno dei bagni, abbiamo poco tempo" le mordo il labbro inferiore e lei sorride maliziosa, entrando insieme in una delle porte aperte. Quando la prima viene chiusa, il nostro bacio ricomincia, passionale e spinto, le sue mani sono nei miei capelli lunghi e le mie nei suoi. Le mie labbra vanno a finire sul suo collo, che bacio e mordo, lasciandole dei piccoli segni rossi, le mie mani che cominciano a trafficare col bottone dei suoi jeans.
Le sue labbra mordono le mie, scostandosi di poco.
"Devi tornare presto?"
"Nah, é spagnolo, non credo se ne accorgerà"
"Mmh caliente" mormora, lasciandomi un bacio sul collo.
"Se ti dico qualcosa in spagnolo, ti ecciti ancora di più?"
"Possiamo provarci"
"¿Estás listo para disfrutar?"
Il gemito di Lauren diventa più forte quando le mie dita affondano in lei accompagnate dalle mie parole, il suo respiro accelerato mi fa solo continuare con il ritmo. Lauren cerca di essere più silenziosa, ma io ho quasi bisogno di sentirla, così mi abbasso fino a quando non sono allo stesso livello della sua zona intima, affondando la mia lingua in lei. I suoi gemiti diventano più forti, fino a quando non raggiunge l'orgasmo e si zittisce piano piano, la sua testa all'indietro, gli occhi chiusi e il respiro ansimante che cerca di tornare regolare.
Le lascio un bacio sul collo ed uno a stampo sulle labbra. Sento la campanella suonare, mentre Lauren si rialza i jeans e comincia a sistemarsi anche i capelli con il telefono davanti e la fotocamera rivolta verso di sé.
"Sempre bello farlo con te" sorrido maliziosa alle sue parole, perché tanto ormai la nostra é diventata un'abitudine.
"Non posso che essere d'accordo" rispondo, mentre esco dal gabinetto, volendo guardarmi un attimo allo specchio, quando vedo Evelyn che entra dalla porta del bagno.
Il suo sguardo passa da Lauren a me, soffermandosi qualche secondo su entrambe e dirigendosi verso lo specchio.
La mia amica va via, avendo un compito nell'ora successiva, mentre io vado verso lo specchio. Comincio a guardarmi, lanciando qualche occhiata verso Evelyn.
"Dopo andrai a commentare dalla tua amichetta quanto faccia schifo quello che la tua mente ha capito?" domando, volendo più o meno capire meglio i suoi pensieri, perché non la capisco più e non é quella di una volta.
Non risponde, sistemandosi i capelli biondi e non degnandomi nemmeno di uno sguardo.
"Non m'importa delle schifezze che fai nei bagni della scuola. Potresti anche evitare, é una specie di luogo pubblico"
"Dovresti farlo anche tu con il tuo ragazzo. Sesso intendo. Ti vedo abbastanza rigida in questo periodo. Non specifico l'arco di tempo del 'periodo'" sorrido quasi malignamente, guardandola mentre raddrizza le spalle e il suo sguardo diventa più freddo.
"Ciò che faccio con il mio ragazzo, sono fatti miei, non mi piace che le mie cose diventino di dominio pubblico. Siamo molto diverse, io e te"
"Questo é poco ma sicuro, ma ricordo che un tempo abbiamo avuto cose in comune ed abbiamo condiviso" mi avvicino, volendo vedere una qualche reazione di agitazione, ma lei mantiene la sua facciata fredda.
"Abbiamo due visioni diverse" risponde, quasi agitata, dato che il suo sguardo si sposta un attimo guardando un altro punto del mio viso. Le mie labbra.
"Okay" sorrido, allontanandomi e rivoltandomi verso lo specchio. Lei si riscuote, guardandomi per un po' mentre io la ignoro completamente, osservando la mia immagine nello specchio e concentrandomi a sistemare i capelli. Evelyn va via a passo spedito, sbattendo la porta del bagno ed io sorrido soddisfatta, perché devo ammettere che é stato un incontro divertente.
HOLAAA
Georgia è abbastanza libertina, credo che si sia capito. Cosa ne pensate del suo personaggio? Ed Evelyn cosa pensa di lei, oltre che è una specie di figlia di Satana per il suo orientamento sessuale?
La seconda frase che dice Georgia in spagnolo significa "sei pronta per divertirti?"
Spero che questa storia vi stia piacendo, io vorrei ritirarmi solo per le scene che sono costretta a scrivere per com'è Georgia, ma okay. Fatemi sapere che ne pensate.
Instagram: _xjustingx
Alla prossima,
Kisses
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No Lie
Teen FictionPrima storia della serie "No": "Dovresti seriamente smetterla di ignorare il fatto che noi due una volta ci siamo baciate. Sono esperienze, Lyn" "Non chiamarmi così. E tu dovresti smetterla di stare con qualsiasi cosa che respira" "Gelosa?" "Non...