Capitolo 4

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Seduto ad un tavolino nel fast food c'è Andrew Jones. Andrew Jones è stato fidanzato con me il primo anno di liceo, ma decise di tradirmi con la ragazza più popolare della scuola: Emily Davis. Chiamo Alice e le indico Andrew col mento. Lei sgrana gli occhi, mi prende per braccetto e ci dirigiamo verso l'uscita quando la mia sfiga continua a fare segno.
"Ludovica?" mi sento chiamare da dietro.
"Jones" ribatto girandomi e solo allora mi rendo conto che si era alzato dal tavolino e si è avvicinato a noi. Andrew sgrana gli occhi.
"Jones, se non ti dispiace andiamo di fretta" dice la mia migliore amica spingendomi verso l'uscita. Andrew prende il mio polso impedendomi di camminare.
"Cosa vuoi?" sputo acida. Sono ancora arrabbiata con lui. Un giorno, al primo liceo, entrai a seconda ora e mi stavo dirigendo verso l'aula della rispettiva materia quando l'ho visto nel laboratorio scientifico con Emily. Pochi giorni dopo ho scoperto che mi tradiva con lei
Andrew si schiarisce la voce.
"Emh...io...." inizia a dire, ma gli tiro uno schiaffo sulla guancia, giro i tacchi e me ne vado con Alice.
"Tu si che ci sai fare" mi dice appena fuori dal locale. Faccio spallucce e le faccio capire che non ho voglia di parlarne. Quattro anni fa ci rimasi malissimo appena scoprii che Andrew mi tradiva con Emily. Pensavo che Andrew mi amasse e mi fidavo di lui, anche se siamo stati poco insieme. Da allora ho avuto paura di amare per paura di soffrire fino a quando, nello stesso anno, mi sono innamorata perdutamente di Matthew, il nuovo arrivato. Soltanto che ora non c'è più, per colpa mia.
Questi sono i miei pensieri mentre ci dirigiamo verso un altro fast food e accarezzo l'anello che mi regalò Matthew per chiedermi di sposarlo. Una lacrima mi riga il viso, Alice se ne accorge e mi abbraccia.
"Shhh...pensi a lui, vero?" mi chiede. Annuisco e un'altra lacrima fugge dal mio controllo.
"Ci sono io con te" dice mentre mi stringe più forte. Scioglie lentamente l'abbraccio e continuiamo a camminare in silenzio.
"Grazie Ali, ti voglio bene" le dico dopo un po'.
Si stringe nelle spalle e mi rivolge un sorriso sincero. Alice è una ragazza dall'animo d'oro ed è anche molto bella. I capelli biondi le cadono sulle spalle e i suoi occhi chiari brillano sempre. È davvero dolce, simpatica e sincera.
Appena arrivate al fast food cerchiamo un tavolo. Dopo un po' arriva una cameriera per prendere le ordinazioni. Ali prende un hamburger e delle patatine, mentre io prendo uno spicchio di pizza e delle patatine. Appena arrivano le nostre ordinazioni Ali si schiarisce la voce.
"Anthony mi ha chiesto di uscire" dice tutto d'un fiato guardandomi. Io mi affogo con la coca che stavo bevendo e la guardo contenta. Anthony è il ragazzo che le piace dalla seconda liceo e mi fa davvero piacere che le abbia chiesto di uscire.
"Quando?" le chiedo dopo essermi ripresa.
"Sabato sera" dice dopo aver addentato una patatina "e vieni da me per le 17.30, mi devi aiutare a prepararmi" continua e da un morso al suo hamburger. Annuisco e addento il mio spicchio di pizza con il salame piccante. Finiamo di mangiare chiacchierando del più del meno e sono già le 16.15 quando ci incamminiamo verso scuola. Ali non partecipa al corso, ma ha deciso di accompagnarmi a scuola per poi tornare a casa. Arrivata a scuola saluto Ali con un bacio sulla guancia e mi dirigo verso il laboratorio di lingue. Ad un certo punto sento una voce dentro un'aula chiusa che riconosco essere quella di Anthony che evidentemente sta parlando al telefono.
"Si, certo. Non preoccuparti, andrà tutto per il verso giusto" dice. Poi guardo l'orario e decido di smettere di origliare e scappare in laboratorio per il corso.
Al laboratorio incontro Cedric e molti altri miei compagni che mi salutano. Dopo pochi secondi entra il professore che inizia a spiegare mostrandoci un Power Point preparato da lui. Alle 18.30 il corso termina e Cedric si precipita fuori dall'aula di fretta dirigendosi dal lato opposto dell'uscita.
Strano.
So che dovrei farmi i fatti miei, ma con la scusa di dover andare in bagno imbocco il corridoio percorso da Cedric poco prima. Tutte le aule sono aperte e da nessuna parte si vede l'ombra di Cedric. Arrivo alla fine del corridoio dove si trova la biblioteca, ma di Cedric nemmeno l'ombra. Sto per andarmene tranquilla quando sento dalla biblioteca la voce metallica amplificata che dice "non dovresti essere qui". Non so se sia riferito a me o cosa, ma decido di correre fuori dalla scuola. Arrivata fuori il mio cellulare vibra e vedo che si tratta di un messaggio dal numero sconosciuto: "hai fatto bene, forse". Un brivido percorre la mia schiena e decido di tornare a casa cercando di ignorare ciò che mi è appena successo, ma mi sento osservata. Cerco di correre il più velocemente possibile e arrivo nella mia cucina sana e salva, ma con il cuore in gola. Trovo mia mamma intenta a preparare la cena in lacrime.
"Mamma, cosa è successo?" le chiedo.

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