"Cedric?" lo chiamo e si gira verso di me.
"A che ora vengo stasera?" chiedo.
"Quando vuoi" dice e facendo spallucce sorridendo.Con la testa immersa nel mondo dei sogni entro in aula per la lezione di inglese dimenticandomi di prendere il libro.
"Signorina Jackson? Oggi dove ha lasciato la testa? Il suo libro di inglese? L'ha dimenticato?" mi chiede spazientita la professoressa.
"Oh...credo di averlo dimenticato nell'armadietto" dico tornano nella realtà.
"Vada a prenderlo" dice con tono autoritario.
"Oh...certo...il libro...si"
"ORA" urla la Professoressa.
Mi alzo e prima di uscire dall'aula borbotto un "mi scusi".Mi dirigo verso il mio armadietto quando sento provenire delle urla dal laboratorio di tecnologia.
"FORSE NON HAI CAPITO! STAI FACENDO SALTARE IN ARIA TUTTO, IDIOTA!" urla una voce maschile.
"Non urlare, potrebbero sentirci!" risponde Cedric.
Eh?
Cedric?
"CHI POTREBBE SENTIRCI? SONO TUTTI NELLE RISPETTIVE AULE!" urla nuovamente lo sconosciuto.
"Devi rispettare ciò che ha deciso di fare, lo sai" continua abbassando il tono della voce.
"E se non volessi più seguire i suoi ordini?" chiede Cedric.
"Morirai. E lei soffrirà. Di nuovo" dice lo sconosciuto dopo una risata cattiva.
Sento dei passi all'interno del laboratorio quindi, il più silenziosamente possibile, scappo nel bagno delle ragazze per non farmi vedere."Alice?" chiedo vedendo una ragazza bionda che mi da le spalle.
"È andata male. Con Anthony intendo. È andata male. Gli ho detto che avevamo litigato, che non eri venuta a casa mi nel pomeriggio ed è balzato in piedi uscendo dal locale di fretta. Così sono rimasta da sola e ho pagato anche un po' della sua cena. Non si è fatto più risentire, non un messaggio, non una chiamata. Niente" dice tra un singhiozzo e l'altro.
"Mi dispiace, davvero" dico abbracciandola veramente dispiaciuta.
"Devo tornare a-a lezion-ne. V-vado" dice dopo un po' tra un singhiozzo e l'altro.
"Anche io, ciao Ali" la saluto dolcemente.Entro in classe e mi avvolgo le dolci urla della Professoressa.
"IL LIBRO SIGNORINA?"
Cavolo.
Ha ragione.
L'ho dimenticato.
"TUTTO QUESTO TEMPO PER GIRARE NELLA SCUOLA. CONVOCO I SUOI GENITORI PER DOMANI!" dice e torno a sedermi.
Genitori?
"No, Professoressa, non possono venire. Nessuno dei due" dico tristemente.
"IO-" inizia di nuovo ad urlare.
"Mia mamma è in ospedale rischiando la vita, mio papà è sparito. È andato al lavoro e non è più tornato" dico e la mia voce trema nella parte finale. A qual punto leggo stupore negli occhi della Professoressa che torna a spigare per evitare discussioni.
Prendo il quaderno a inizio a scrivere degli appunti, cercando di concentrarmi.
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Non tutti i misteri possono essere risolti
Misteri / ThrillerUna ragazza, la scuola, un mistero, l'amore e un omicidio. Queste sono le parole chiave per descrivere Ludovica, una ragazza che ha paura di sbagliare da quando ha commesso l'errore fatale per la persona che amava. Proverà a vivere una vita tranquil...