Capitolo 20

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Per fortuna la lezione di inglese scorre abbastanza velocemente perché riesco a concentrarmi.

Mi incammino verso l'aula di scienze per le tanto temute due ore di scienze.
Passo dall'armadietto per recuperare i libri, ma appena apro lo sportello dell'armadietto cade un bigliettino.

"Senza conforto, senza emozioni. Troverai alla fine ciò che ti aspetta."

Decido di ignorarlo e lo metto nella tasca del mio zaino. Recupero i libri e corro fino all'aula di scienza per non arrivare in ritardo.

Appena mi siedo accanto a Ylenia, una ragazza simpatica e socievole, ma che non frequento molto.
"Ludoooo! Da quando tempo! Come stai?" mi dice calorosamente sorridendo.
"Caraaa! Tutto bene, tu?" dico sorridendo, è riuscita a contagiarmi un po' della sua felicità.
"Bene" dice sempre sorridendo.
"Sai, ti stimo tanto. Sei una ragazza bella, solare, ma soprattutto forte perché hai-" si schiarisce la voce.
"superato la" fa una breve pausa.
"morte di Matthew" dice infine.
Rimango un po' sbalordita dalla sua informazione, ma subito mi ricompongo.
"A volte devi separare cuore e mente. Può sembrare difficile lo so, ma se avessi seguito il mio cuore starei ancora piangendo. Se sono qui è solo grazie alla mia mente, che mi ha consigliato di superare, ma non dimenticare, la cosa. Sono cambiata rispetto a due anni fa. Lui aveva un pezzo del mio cuore e quando se n'è andato l'ha portato via" dico sorridendo lievemente alla fine.
Vedo i suoi occhi diventare lucidi.
"Immensa" dice.
"Ti manca?" mi chiede dopo qualche secondo.
"Mi manca" rispondo subito dopo io ed entra in classe il professore.

🗝🗝🗝

"Finalmente!" urla Ylenia alla fine delle due ore di scienze mettendo i libri nello zaino.
Mi limito ad annuire felice, finalmente posso tornare in hotel.
Passo dall'armadietto per posare i libri di scienze perché il professore non ha lasciato compiti.

Con la testa tra le nuvole esco dalla scuola e sto attraversando il cortile quando qualcuno afferra il mio polso.
"Cedric" dico sorridendo girandomi.
"Piccolina" dice lui avvicinandosi a me lentamente. Prendo immediatamente il suo viso tra le mani e gli stampo un bacio sulle labbra. Sembra sorpreso dal mio gesto, ma ricambia dopo pochissimi secondi.
Appena ci stacchiamo gli faccio l'occhiolino e, senza dire niente, mi giro e continuo a camminare.
"Ludovica" mi chiama e mi giro. Si guarda intorno e sbianca appena si concentra su qualcuno che non riesco ad identificare.
"Oh...niente" dice sorridendo falsamente.
Mi sforzo di sorridergli anche io e continuo a camminare verso l'hotel.

Non nascondermi niente Cedric. Il mio cuore non è abbastanza forte per sbattere un'altra volta.

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