Capitolo 25

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Cedric's pov.

"Con permesso" dice fredda prima di aprire lo sportello della mia auto ed uscire immergendosi tra le macchine immobili a causa del traffico.

Solo appena è troppo ha già chiuso lo sportello mi rendo conto di ciò che ho fatto.
Io le ho urlato contro.
Le ho urlato contro.
Contro alla mia piccolina.
E l'ho lasciata andare.

"Ludovica" sussurro sperando di rivederla seduta accanto a me.
Ma niente.
Non sento il suo dolce odore invadermi le narici.
Lei non c'è.
Non è ancora qui accanto a me.

"Ludovica" alzo leggermente la voce e scatta il semaforo verde. Le macchine si muovono lasciando la strada libera.

"LUDOVICA" urlo frustato prima di sfrecciare tra le macchine sbattendo contro qualcuna e tenendo premuto il clacson.

Sento l'adrenalina salire piano piano nel mio corpo, i miei piedi premuti sull'acceleratore.
La velocità aumenta, 90, 100, 110, 120, 130...

Appena la velocità arriva a 160, giro per una strada minore, che poi mi riconosco un vicolo cieco.

Non posso più fermarmi.
La macchina è troppo veloce.

Eccolo, il muro si avvicina velocemente ed angosciatamente.

Non è forse quello che cerco?

Tengo il piede sull'acceleratore.

Impatto.
Silenzio.
Buio.

Ludovica, perdonami.
Ti amo.

Angolo autrice✍🏻
Ciao amici!
Scusate l'orario, ma la notte trasmette alla mia mente molte idee.
Secondo capitolo della giornata, spero possa farvi piacere.
Scusatemi, inoltre, per il capitolo esageratamente breve, ma avevo bisogno di interrompere qui l'episodio per creare un po' di suspense.
Grazie di tutto,
al prossimo capitolo!❤️

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