CAPITOLO 3 -ANASTASIA ♡

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"MA CHE CAZZO DI PROBLEMI HANNO PER FARE USCIRE QUEL COGLIONE"

HYDE...

Eccolo, esce tutto rosso deve essere la rabbia... accompagna Sawyer all'uscita e poi si gira a guardare l'ora..

"Abbiamo ancora un quarto d'ora" ha una voce bassa ed estremamente sexy... una parte di me vorrebbe chiedere che cosa succede, l'altra vorrebbe saltarli addosso... mi manca...
"Pensi ad alta voce o lo pensi davvero Mrs Grey-fa una pausa- facciamo così per ora accontentiamo la seconda parte, poi penseremo alla prima"
Senza lasciarmi rispondere mi salta addosso

Mi bacia dietro all'orecchio lasciandomi una scia di baci, fino ad arrivare alla mia bocca le nostre lingue si intrecciano e cerca di togliermi la maglietta enorme.
"Ti amo... mi sei mancata.. sei mia."
Ansimo
"Tua. Tutta tua. " Riesco a dire
"Facciamo piano ti prego, ho bisogno di questa lentezza"
Annuisco, mi azo per spogliarlo ho bisogno di vederlo. Gli e lo prendo in bocca e con la mano e le labbra prendo il ritmo con una lentezza disarmante
"Ana.. p-più veloce-p-p-perfavore"
"Avevi detto di far piano faremo piano" rido
"Sappi Ana che queste parole ti andranno contro" ansima e ha i muscoli delle gambe contratte.
"Ana, cazzo! bimba, sto per venire"
E mi viene in bocca urlando il mio nome

Driin DRIIN

Christian si alza, scazzato, prendo la sua magletta e lo seguo e mi metto sullo sgabello che c'è in cucina dove si vede la porta.
Apre è c'è una tipa,mai vista primaz è un misto fra Elena e Gia Matteo, sono un tormento.
"Salve, Grazie." Gli dice Christian freddo.
"Due pizze da solo? - ahahah no cara stronza - vuole un po' di compagnia?"
salto giù dallo sgabello e vado la lo abbraccio da dietro.
"Sono con MIA MOGLIE-calca queste due parole- che amo" quindiTiro fuori la testa da dietro Christian e dico semplicemente:
"Buona sera grazie" e sbatto la porta incazzata nera
"FUORI DALLE PALLE IL RESTO SE LO TENGA" urlo
Christian mi guarda sbigottito
"Non mi piace che la gente guardi cioè che è mio.. Devo già condividerti con troppe persone" sorrido soddisfatta e lo bacio e lui ricambia, mi sbatte contro il tavolo della cucina e mi solleva e mi mette sul tavolo...

Mi torna in mente ad Aspen ci andiamo spesso in inverno per la neve. Mi ero alzata dopo un incubo e avevo preso una tazza di gelato e abbiamo fatto l'amore con del gelato e sopra ad un tavolo

Inizia a togliermi i pantaloni e facciamo l'amore con lentezza, con il bisogno uno dell'altra, con amore.

"Ti va di fare un bagno?"
"certo"

Andiamo in bagno e Christian rimane immobile, mi fissa, come se avesse visto un fantasma.

"Cosa c'è?" Gli chiedo
"No niente.. -Lo fisso , lui si ferma- vuoi davvero saperlo..?"
"SI!" Dico
"Ti osservavo... e guardavo queste" Mi bacia sulle cicatrici che mi ha procurato Hyde. Stranamente non fa male. Cosa che invece fa un male cane. Si ferma
"SCUSAMI ANA NON VOLEVO NON CI HO PENSATO SEI COSÌ BELLA"
"Tranquillo non mi fa male ma per favore non toccarmi qui è un limite assoluto" faccio segno sotto al seno... mi ricordo che avevo un taglio profondo, stavo male e lui è rimasto quanto lo amo, ma in gravidanza per me è un limiti assoluto perché la cicatrice diventa il doppio e diventa come un livido che appena fa un male boia.

Mi porge la mano e entriamo nella vasca, ho la schiena contro il suo petto e la testa girata, ci scambiamo un lento bacio poi mi giro e appoggio la testa sul suo petto e mi bacia il collo.

Usciamo dalla vasca e mi guardo il collo ho un succhiotto enorme sul collo lo bacio anche io. Siamo d'accordo che se non esagera e se non devo mettermi il costume o cose del gene può farmeli... lui se ne sbatte posso farglieli quando e come voglio...
Ci mettiamo l'accapatoio e usciamo.

"Queste dobbiamo scaldare o dobbiamo ordinare altro?"
"No no vanno bene, non voglio che un'altra puttana mi rovini la serata" Lui ride
"Tanto sai che sono tuo."
"Lo so." Dico seriamente
Lui mi bacia.

Mangiamo.

Lui finisce butta via la roba poi si sistema dietro di me e mi bacia il collo, lo osservo..
" almeno tutti sanno che sei mia"
" e ne sono contenta"
Mi toglie il piatto e ridacchia
"Cosa ridi?" Gli chiedo
"Mi viene in mente prima alla porta.. eri proprio incazzata.. pensavo o che gli tagliavi la lingua, che gli cavavi gli occhi" ride.
"Se dovessi cavare gli occhi a tutte e tutti quelli che ti guardano sperando di avere secondi fini... Penso che sarei in galera con l'ergastolo."
Ridiamo insieme.

"Dopo domani devo andare a Portland solo mezza giornata".
"Dove vai?" Gli chiedo.
"In un, il tuo ex college."
Sgrano gli occhi.
"Cosa c'è?" Mi chiede.
"Questo -passo un dito sul succhiotto- va anche a te, il giorno della mia laurea due tipe dicevano che eri un gran figo e bla bla, io per zittire ho detto*si dice in giro che sia gay* una delle due stava morendo, poi mi ha detto beh ma non puoi negare che sia bello mi piacerebbe provarci, e io ero topo NO. Perciò chiariamo subito che sei mio."
"Vuoi venire con me? Puoi vedere Kate e Elliot sono a Portland pure loro, non so il perché."
"Si! Ma questo te lo faccio lo stesso."
Alza le mani in segno di resa.
"SI SI"

Mi ricordo cosa aveva combinato in luna di miele , con i succhiotti, se ci penso ora rido ma allora era uno shock.

50 Sfumature Di Noi. // COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora