Capitolo 25

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Pov's Anastasia
Una settimana dopo
Purtroppo oggi si ricomincia a lavorare, da una parte sono contenta perché oggi incontro Hardin Scott ormai scrittore e idolo delle folle giovanili con i suoi cinque libri "after", per quanto non abbia più 15 anni mi ha preso molto quel libro e ci sarebbe un guadagno altissimo a venderli.
Però dall'altro lato vorrei stare a osservare mio marito che dorme come un angioletto che dorme per ore ma tra neanche 40 minuti dovrei essere al lavoro e sono stra in ritardo.

Scendo faccio una doccia al volo, mi vesto faccio colazione e visto che ho ancora un buon 10 minuti di tempo preparo una spremuta d'arancia a Christian con un bigliettino "se avessi potuto ti avrei portato la colazione a letto e saremo rimasti a letto, ma purtroppo mi sono dovuta accontentare di osservarti dormire, ti amo, manchi già saluta le tre pesti"

Arrivo al lavoro e come al solito tutti sono più che accoglienti e fra chiacchiere e risate passa più di un'ora e fra poco deve arrivare il mio scrittore.

"Ana è arrivato Mr. Scott" mi dice Hanna
"Fallo pure entrate" quando entra rimango a bocca aperta, non sembra per niente come si è descritto dal libro, rimane sempre altissimo, capelli ricci neri, tatuaggi che si vedono si e no e senza pearcing.
"Piacere Mrs. Grey, sono onorato" mi dice con un sorriso.
"Piacere Mr. Scott, quella onorata sono io mi chiami Ana e mi dia del tu avremo più o meno la stessa età" si in effetti è così, forse sono io ad avere solo un anno in più di.
"Va bene allora dammi del tu e chiamami Hardin" ridacchia.
"Va bene, i tuoi libri mi hanno appassionato molto dovrei farti un po' di domande" gli dico
"Certo" annuisce.

"Io ho letto i tuoi libri e decido di contattarti grazie alla figlia di un mio collega la quale stava leggendo un libro  che a scuola stavano leggendo tutti, e da quanto ho capito questi 5 libri, e il sesto in arrivo, raccontano la tua e la vita di tua moglie.. giusto?"
Lui rimane in silenzio un secondo poi continua.
"Giustissimo, ho iniziato a scrivere da quando incontrato mia moglie,  la quale quando stavo scrivendo era solo la mia fidanzata, tessa, chiamiamola per nome tanto lo sappiamo entrambi -ridacchia poi ritorna serio- e avevo fatto 4 quadernoni lei non era contenta ma poi ha capito che era il mio sfogo e che ci potevo avere un profitto da una cosa che per me era naturale, alcune cose sono inventate perché i miei figli non hanno 15 e 17 anni anzi, ne hanno 3 e 5 con il terzo in arrivo, mia moglie ormai non fa più matrimoni ma lavora per quello che ha studiato, letteratura e fa l'insegnante in una scuola superiore m qui a Seattle, era semplicemente per chiudere la saga."
Io gli sorrido mi interessa molto la sua storia.
"Capisco"
"Hai già lavori in corso?" Gli chiedo
"Sto scrivendo un altro libro ma ho quando finisco dovrò cercare lavoro, perché per me scrivere è una passione, mi basta per vivere, ma non tutti i mesi e avendo un bambino in arrivo non voglio rischiare.." dice con un pizzico di rancore.
"Vorresti venire a fare co-capo reparto, mi spiego meglio è come se fossi il mio braccio destro, molto di più di un segretario lavoreresti sempre a contatto con i libri ma anche e non solo i tuoi" lui sorride.
"Beh io non volevo fare la figurata del morto di fame ma visto che me lo offre così certo grazie."
Parliamo un po' e accordiamo che inizia lunedì dopo lui se ne va.

La giornata vola e ne sono più che contenta, oggi Christian è rimasto a casa con i bambini e beato lui, si è portato il lavoro a casa e farà così non so ancora per quanto.

"Sono tornata" urlo quando entro in casa e una furia di capelli d'orati mi arriva addosso è il mio cucciolo.
"Ciao cucciolo ti sono mancata?" Lui annuisce e io lo mangio di baci.
"Dov'è papà?"
"In cameletta, fa la nanna alle bimbe" dice, io lo faccio scendere e corre a finire di guardare i suoi cartoni.

Vado verso il corridoio fino a che due braccia da dietro mi accorgo subito che sono quelle di mio marito così mi accoccolo a lui per poi girarmi e baciarlo, un bacio con bisogno, passione che toglie tutti i pensieri e lo stress della giornata.. una bacio alla Christian Grey, che per fortuna solo io ho avuto la fortuna di provarlo.

"Ti sono mancato vedo" ride lui senza fiato, appena ci stacchiamo.
"Si molto." Mi cinge un braccio intorno alla vita e poi scendiamo.
"Abbiamo fatto la macedonia oggi ne vuoi un po'" io annuisco.
"Com'è andata la giornata" Gli chiedo mentre me la porge.
"Da dio sono tre angioletti, a te?" Mi dice
"Ho trovato un sostituire di Ryan, il mio co-capo, Hardin Scott lo scrittore di after." Gli spiego.
"Mh e come questo Hardin?" Dice avvicinandosi.
"Alto riccio, palestrato, capelli neri, occhi verdi, simpatico e carino" dico sorridendo.
"Ah si?" E mi ribacia con passione con amore, dio quanto lo amo.
"MA PAPÀ LA MAMMA È STACCA" sentenzia Teddy arrivando dalla sala. Noi ridiamo.
"Ti faccio vedere se è ancora carino."
"Ma non è il mio tipo, ha troppi tatuaggi, il mio tipo deve essere identico a Christian Grey" lui sorride e mi da un bacio casto sulle labbra e se ne va con Teddy a giocare.

"Ana cosa volete per cena?" Mi chiede Gail
"Oggi vorrei cucinare io se non ti dispiace" gli dico.
"Ana te lo ripeterò fino alla morte la cucina è tua puoi fare quello che vuoi" dopo di che si congeda.

Essendo già le 19:00 decido di iniziare a preparare qualcosa.. decido di preparare un risotto cosa molto semplice ma che non ci facciamo preparare/prepariamo mai.
Accendo l'iPad e inizio con l'ascoltare"for you" di Rita Ora e metto sul risotto mentre aspetto che cuocia vado a cambiarmi perché senza rendermene conto sono ancora in camicia e jeans.

"È pronto!" Urlo dopo una buona mezz'ora.
Tempo zero sono tutti tavola e ringrazio dio che Christian abbia messo nelle loro seggiolone le bimbe da solo senza il mio aiuto perché sono stremata.
"Ti rendi conto che fra poco avranno già 6 mesi?" Se ne esce Christian.
"Immagina quando cresceranno, fidanzati, amicizie,pianti.."
"Uccisioni" dice ridendo
"Non puoi iniziare a essere geloso di loro hanno solo 6 mesi" 
"Oh sono geloso già che devo condividere le tue tette, ma non posso dire niente almeno fammi esprimere la mia gelosia" dice diventando un e subito comincio a ridere ancora di più.
"CHRISTIAN CON TEDDY QUI" urlo quasi dandogli un buffetto sul braccio.
"Cosa?" Dice, Teddy, girandosi subito .
"Era troppo concentrato sulla tv, comunque se ti da fastidio sai pure tu che ho ragione.
La cena passa così tra risate e scherzi.

"Mamma Sono glande voglio lavale" mi dice indicando la montagna di piatti che ci sono, mentre Christian sta facendo la doccia alle bambine.
"Amore sei piccolo, vai a giocare." Lui annuisce sorride e corre via.

Dopo che ho finito di lavare i piatti, ormai sono già le 21, mi sistemo sul divano e vedo arrivare vicino a me Christian mi abbraccia e mi bacia fra i capelli.
"Amore devo parlarti" annuisco e lui continua.
"Non hanno più notizie di Hyde, dopo che esci, buona condotta o no, ti controllano per un po' di tempo" io non rispondo.
"Magari è stato solo un caso non ci farà nulla, pensiamo positivo" lui mi bacia e mi sorride.

"Ma mamma! PAPÀ!" Urla mio figlio nelle nostre orecchie, strofino gli occhi e vedo che sono le 8:40 vuol dire che fra 10 minuti dovrei uscire di casa, ieri dobbiamo esserci addormentati sul divano.

Ormai al mio cucciolo abbiamo insegnato che se non ci trova a letto di venire giù. Ma in teoria per lui dovremmo essere svegli, anche se questa volta mi ha salvato.

"CHRISTIAN DEVO ANDARE A LAVORO!" Urlo lui si sveglia di colpo.
"Ma coss?"
"Sono le 8:40, devi stare con i bambini su." Gli dico mentre lo tirò giù letteralmente per un braccio.

Scappo a lavoro.

La giornata passa in fretta, ormai sono tutti usciti e rimango solo io con io.

Christian "sarò a prenderti fra un quarto d'ora, perché ho finito la riunione adesso, ti amo."
Gli scrivo subito semplicemente 'anche io' e dopo finisco il mio lavoro.
Sento la porta aprisi e il campanellino attaccato di conseguenza suonare.

"Christian?" Chiamo non vedendo arrivare nessuno.
"Christian, non è uno bello scherzo" ridacchio fra l'ansia e la spensieratezza.
Giro l'angolo e vedo Saywer disteso a terra mi giro di scatto e qualcuno mi tiene per i polsi.
"Ci rivediamo, Ana." Mi dice sussurrandomi all'orecchio.
"Jack" dico con un urlo mezzo mozzato.
"Beh troietta spocchiosa mi hai mandato dentro per due anni, mi hai tolto la SIP quindi anche la casa e soldi, e io mi voglio vendicare pensi che la vita sia così rosa e fiori eh no."
"Mi hai mandato in coma Jack, potevo perdere la vita sai che cazzo me ne frega della tua galera, dopo quello che mi hai fatto" urlo fra le lacrime e lui imperterrito mi tiene i polsi.
"zitta zitta zitta!" Urla e io rimango zitta in lacrime.

Scusate il capitolo corto
Prossimo capitolo 18.11.2018
Love you baby♥️🍂

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