Capitolo 23

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Quando sono tornata a casa, non mi sono messa a parlare con nessuno.
Credo che stasera risolverò il casino, ma ora voglio riposarmi. Mi stendo sul letto e dopo qualche minuto i miei occhi cedono, e mi addormento.

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Quando mi sveglio, guardo l'ora. Caspita, sono le 16:30. Ma quanto cazzo ho dormito?
Vado a vedere giù se c'è qualcuno e trovo solo mia sorella con il suo fidanzato.
"Ciao Claire" dice Maya.
"Ciao a tutti e due" rispondo io.
"Ah Claire, papà e mamma sono via fino a tarda sera. Quindi toccherà a noi farci da mangiare".
"Va bene. Adesso vado in cucina per fare merenda, volete qualcosa?" chiedo. Non ho intenzione di alzarmi un'altra volta perché mia sorella non ha palle.
"Si grazie, ci puoi portare due ciotole con le patatine?" dice mia sorella.
"Ok."
Prendo tre ciotoline, dato che le mangio anche io, e poi ci verso le patatine. Ho già l'acquolina in bocca. Comunque stasera non potrò parlare con mio papà. Perfetto. E anche una possibilità di sistemare le cose è fallita.

Porto prima le due porzioni ai due e poi filo su in camera per sgranocchiarmele in santa pace.
Siccome non ho niente da fare, guardo un po' il telefono e vado sui social. Ma quante puttane ci sono? Scorro giù e trovo il profilo di Emily. Schiaccio sopra e inizio a guardare tutte le sue foto, ma una in particolare attira la mia attenzione. È del 17 Giugno 2017, e ci sono lei e Dylan che si stanno baciando. Allora è vero che stavano insieme. Sopra c'è anche scritto il nome del luogo in cui si trovavano. Londra. Scorro ancora per vedere se ci sono altre foto. Eccome se ce ne sono, è pieno. C'è anche una foto del primo giorno in cui si erano fidanzati.
Era il 6 Dicembre 2016. Beh hanno avuto una relazione abbastanza lunga. Lo so che sembro una stalker, ma è più forte di me.

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Neanche stamattina sono riuscita a parlare con mio papà, perché è sempre di fretta. E purtroppo oggi a prendermi non viene lui ma mia mamma.
Adesso sto aspettando alla fermata.

Quando arriva l'autobus mi ci infilo subito e con mia sfortuna è pieno. Evviva dovrò stare in piedi.
Dopo i 10 minuti aspettati in quel buco, riesco a scendere puntuale davanti a scuola. Tuttavia però non c'è nessuno.
Vado dentro per mettere i libri nell'armadietto e trovo Lauren che sta parlando con qualcuno, che da dietro sembra un ragazzo. Gli vado incontro, deve raccontarmi molte cose.
"Ehi Lauren" la chiamo correndo verso di lei.
Il ragazzo si gira non capendo e poi guarda la mia amica confuso.
"Si scusa,... lei è Claire... Claire lui è Lucas" dice presentandoci.
"Piacere, sono la sua migliore amica" dico io stringendogli la mano.
"Piacere mio". "Ok,... Lucas allora ci vediamo oggi a casa mia giusto?" interviene Lauren.
"Certo, allora a dopo" dice Lucas lasciando un bacio sulla guancia della mia amica che a quel tocco arrossisce.

Quando il ragazzo si allontana, cerco di risvegliare la mia amica che adesso non riesce più a muoversi. Rido a vederla così. È troppo buffa.
"Lauren ci sei?" domando, passando una mano davanti alla sua faccia incantata. Un momento dopo, si riprende di scatto e inizia a parlare.
"Oddio Claire, non posso credere veramente a quello che ha fatto!" esclama lei felice.
"Neanche io ci posso credere" rispondo.
"Sono traumatizzata seriamente, ma purtroppo ora dobbiamo andare in classe, hai già messo i libri nell'armadietto?" dice lei.
Io la guardo sorridendo e faccio quello che mi ha detto. Me lo ero scordata. Ahaha.

Entriamo nell'aula e non vedo Dylan, beh arriverà dopo sicuramente, anche se di solito non è mai in ritardo. Quando entra la prof, ci alziamo tutti in piedi e inizia a fare l'appello. Prima di passare al nome successivo a quello di Dylan, guarda in giro e non lo vede quindi a bassa voce dice assente.
Ma dove si è cacciato? Boh, forse avrà avuto qualcosa da fare, oppure stava male.

La lezione continua molto bene, l'insegnante di geografia ha interrogato due miei compagni e poi ha spiegato un argomento nuovo.
Qualcosa ho ascoltato si, ma il resto del tempo l'ho passato a disegnare cerchi a caso, e a pensare il perché Mr. occhi magnetici non c'era.

Se i miei non venissero a prendermi potrei andare a casa sua anche se non so dov'è. Infatti ho intenzione di chiedere a uno dei suoi amici.
Riguardo a mia mamma, la chiamerò e gli dirò che vado a casa di Emma, anche se in realtà non è vero.
"Bene ragazzi, allora ci vediamo la prossima volta che è martedì e vedete di studiare perché continuo a interrogare" dice la prof attirando la mia attenzione, e risvegliandomi dai miei pensieri.
Usciamo tutti dalla classe, e subito vado alla ricerca di un amico di Dylan. Ne conosco uno anche se ci ho parlato solo una volta, si chiama Calvin. Quando lo trovo, lo chiamo per nome e allora si gira.
"Claire. Come mai qui?" chiede sorridendo.
"Dylan oggi non è venuto a scuola vero?" dico io aspettando una risposta.
"No, perché me lo chiedi?". "Mi servirebbe un piccolissimo favore" gli domando.
"Dipende".  "Tu per caso sai dove vive Dylan? Perché mi servirebbe il suo indirizzo" spiego.
"Si,... ma almeno lui lo sa? Perché non gli piace quando qualcuno che neanche conosce viene nella sua casa così a caso e poi mi ha chiesto di non dirlo a nessuno eccetto i suoi amici" dice Calvin.
"Si si lo sa, gliel'ho chiesto io" mento.
"Beh allora te lo dico subito, perché tra poco devo andare. Si trova in Via Manzoni numero 6, ha una casa bianca, non è difficile da trovare".
Ma quanto sono brava nel mentire!

Ok adesso però devo chiamare mia mamma per dirgli che sto da Emma e che quindi non serve che venga a prendermi.
"Grazie tante, ciao" lo ringrazio e me ne vado.
Prendo il telefono e chiamo mia madre.
La chiamata è andata bene, sono riuscita a mentire anche a lei. Adesso non mi resta che andare a casa di Dylan.

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