Capitolo 33

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Adesso siamo in taxi, e Lauren ha detto al tassista di andare in un posto che io e gli altri non sappiamo.

Non abbiamo neanche visto le foto. Ha detto che è una sorpresa. Speriamo sia bella.
"Ti piace?" mi chiede Dylan.
"Cosa? Miami?" domando a mia volta. "Secondo te?". 
"Beh, si la adoro e non vedo l'ora di andare in acqua a farmi un tuffo".

Continuiamo il nostro tragitto, che dura almeno una mezz'ora e poi Lauren benda ognuno di noi.

"Ragazzi, state tranquilli non cadrete" dice prendendoci per mano.

Camminiamo per non so quanto e poi la nostra amica parla.
"Allora, al mio tre vi togliete la benda ok?".
"UNO... DUE... TRE!" esclama.

Mi tolgo la fascia e appena riesco a mettere a fuoco quello che mi sta attorno, spalanco gli occhi sorpresa. "Oh my good! Ma sei matta! È fantastico!" dico per poi abbracciarla. Anche gli altri rimangono senza parole e la abbracciano.
"Benvenuti a Miami babies,... questa è la casa in cui alloggeremo" dice indicando alla nostra destra.

C'è una casa, o almeno credo sia un bungalow, color arancione acceso, che si trova proprio sulla spiaggia. Noi dormiremo qui. Ancora non posso crederci.
"Ragazzi, questa è la prima volta nel 2018, che metto un piede nella sabbia. Allora che aspettate?" dice Cameron con le braccia aperte.
Ci togliamo tutti le scarpe, e corriamo di qua e di là sulla sabbia. È così soffice e fina, proprio come avevo pensato quella notte in piscina.
Ne prendo un po' con le mani e la faccio scivolare pian piano, fino a che non finisce.

All'improvviso vengo presa da qualcuno.
"Non è perfetto?" domanda Dylan, tirandomi su per i fianchi. "Si lo è eccome!" esclamo, chiudendo gli occhi per respirare quell'aria di mare, che aspettavo dall'anno scorso.
Poi lui mi mette giù, e mi prende la mano, facendo intrecciare le mie dita con le sue.
Ridiamo insieme, e poi seguiamo gli altri che sono già andati nella nostra piccola casetta.
"Ma è troppo figo sto posto. Perché non ci hai detto niente Lauren?" dice Emma iniziando a curiosare dappertutto.
"Non volevo dirvi niente, perché era una sorpresa. Infatti adesso siete qui, e finalmente l'avete vista con i vostri occhi".

Vado a vedere le camere, e noto che ci sono in una un letto singolo, mentre le altre due hanno il letto matrimoniale. Mando giù la saliva, e penso.
Cazzo, ma se Emma e Cameron dormiranno insieme, e Lauren da sola. Io e Dylan dovremmo stare... cioè...io non voglio dormire con lui.

"Credo proprio che questo sia il nostro letto" dice con un sorriso malizioso. "Ma sei sicuro che non si possano staccare?" domando incerta.
Lui va per provare, e fa di no con il dito.
"Arrivo subito. Un secondo" dico.
Cerco Lauren e quando la trovo inizio a parlare.
"Tu sai vero, che io e Dylan dovremmo condividere il letto?".
"Si ovvio, l'ho fatto apposta per questo".
"Ma che problemi hai? Oddio non posso crederci... ok basta io dormirò fuori in spiaggia, col cazzo che sto con lui" mi sfogo.

Lei mi viene vicino e dice:  "Non devi arrabbiarti, perché tanto so che non resisteresti. Tra l'altro, lui tiene molto a te. Non fartelo scappare".
Alla fine se ne ritorna dentro la casetta, e mi lascia fuori.
Beh forse un po' ha ragione, però ancora non la mando giù questa cosa.

Prima di ritornare dentro, vado fino alla riva e mi siedo. Tocco l'acqua con una mano, e mi rilasso. È così calmo il mare che quasi mi ci perderei dentro. È come un abisso.

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Oggi non abbiamo fatto niente di che, perché dovevamo sistemare le cose, infatti il bagno lo faremo domani.

"È pronto" dice Emma dalla cucina.
Ci andiamo a sedere tutti nel tavolino fuori che abbiamo apparecchiato, e iniziamo a mangiare.
Stasera c'è insalata di riso, e per secondo petto di pollo impanato.

"Mhh, buonissimo" dice Cameron, mangiando.
"Vedi, quante cose ti fa la tua fidanzata?" domanda Emma. "Anche troppe" aggiunge lui.
Ci mettiamo tutti a ridere, per il loro discorsetto e poi continuiamo a gustarci il nostro pranzo.

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"Ehiii! Ho appena noleggiato una macchina decapottabile" annuncia Lauren tutto d'un tratto. Se fossi un maschio sicuramente mi ci metterei insieme, è sempre super organizzata.
"Davvero?"dico io.
"Si, si trova proprio dietro quegli alberi. Dai andiamo a farci un giro".

Ci dirigiamo alla nostra macchina se così si può dire, Emma e Cameron si siedono dietro con Lauren, mentre io e Dylan stiamo davanti.
Giriamo per quasi tutte le strade di Miami come dei pazzi. Mai avrei pensato che mi sarei ritrovata in questa situazione. Alziamo la musica a tutto volume e cantiamo a squarciagola.

Intanto io e Mr. occhi magnetici ci guardiamo e lui sussurra un 'oggi sei bellissima'.
Io come risposta arrossisco per l'imbarazzo, e dico sussurando: 'grazie'.
Scendiamo dalla macchina, e camminiamo per i negozi.
Entriamo.
Usciamo.
Ci divertiamo.
Balliamo.
Cantiamo.
E soprattutto non dimentichiamo.
È stato troppo bello, vedere come un'amicizia può dimostrarsi così unita.

"Giravolta" dice Dylan, prendendo la mia mano e facendomi girare. Alla fine finisco attaccata a lui come una sardina. Però mi sento protetta quando sono tra le sue braccia.
Poi quando ci chiamano, lui mi fa rigirare di nuovo, e mi prende per mano.
Riprendiamo il nostro bellissimo veicolo, e ritorniamo a casa.

"È stato davvero bellissimo vedere Miami" dice Emma abbracciata a Cameron.
"Si, e poi i negozi avevano tantissima roba. Guarda quante cose abbiamo preso" dice Lauren con le borse dei vestiti in mano. Credo che non compreremo più costumi per anni.

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