Capitolo 45

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Dopo aver rivelato a Dylan il segreto che mi tenevo dentro da anni, sento che finalmente ho tolto un peso enorme. Ovviamente non è che sia passato tutto, ma adesso è come se mi fossi sfogata, e questa è una cosa positiva.

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Durante il tragitto nessuno ha detto niente, forse ha capito che mi serviva del tempo per riflettere e per questo gliene sono grata.
Quando abbiamo finito di abbracciarci, sono stata muta, non servivano altre parole. Sono bastate quelle di prima.
Domani ho anche box, quindi scaricherò la mia rabbia doppiamente.

Vado a farmi una doccia, almeno lascerò al passato tutto quanto.
Sono pronta per una nuova vita, voglio pensare al presente, al futuro, a come andrò avanti passo dopo passo, non mi lascerò scoraggiare da i ricordi che bruciano come fuoco.

Quando finisco di darmi una rinfrescata vado giù per mettere qualcosa in pancia, ho una fame, anche se prima ho pranzato con Dylan.
Trovo mio papà con un barattolo di Nutella in mano, mentre nell'altra ha un cucchiaino.
"Non è come sembra" mi ferma prima di parlare.
"Sei sicuro? No perché è strano vederti  mangiare cioccolata neanche fossi un bambino obeso" ironizzo.
"Ehm... non dire niente alla mamma, sennò si incavola, e va a finire che mi insegue per tutta la casa con i suoi fatidici mestoli di legno".

Lo guardo sbalordita dal suo discorso davvero infantile, e mi scappa un sorriso di divertimento.
"Facciamo così, io non dirò niente alla mamma, ma tu mi prometti che quando vuoi mangiarti la Nutella, mi chiami, così ci facciamo compagnia, ah, e questo lo prendo io intanto" dico sfilandogli  il barattolo dalle mani con la velocità di flash.
In meno di 2 secondi sono fuori dalla cucina e mi dirigo in camera per leggere il mio libro.
Però prima di salire su, suona il campanello, e sbuffando vado ad aprire.
Mi trovo davanti Emma in lacrime, così la faccio entrare e la porto nel mio letto per farla sedere.

"Cosa succede?" le chiedo preoccupata. Intanto le accarezzo la spalla per tranquillizzarla.
"Si.. tratta di... Cameron..." inizia tra un singhiozzo e l'altro. Oddio che cosa le avrà fatto adesso?
Lui non è uno che tradisce o robe del genere, lo conosco bene. È un ragazzo di cuore.

"Ti ha fatto qualcosa?".
Lei cerca di parlare, e dopo qualche minuto che si è calmata, si decide a portare avanti quello che stava dicendo.
"Ero a casa sua, quando ho iniziato a dirgli che in questo periodo mi dava poche attenzioni, e di solito lui è molto affettuoso, appunto ho provato a spiegargli che la nostra storia non è più come prima, solo che ho peggiorato le cose. Si è incazzato, e abbiamo litigato, poi si è alterato, ha preso un oggetto di ceramica e l'ha scaraventato per terra, in quel momento ho pensato che mi avrebbe fatto del male, ma niente. Ha detto di uscire da casa sua, e che aveva bisogno di una pausa, io non so che fare Claire" mi spiega in preda alla disperazione.

Non potevo credere che Cameron fosse così aggressivo, devo parlargli domani. Non mi piace vedere la mia amica in queste condizioni, è la prima volta che succede questo tra loro due. Mi sembra molto strano.
La abbraccio, per rassicurarla mentre lei è ancora in lacrime. "Tranquilla, ti aiuterò".

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Alla fine questo pomeriggio l'ho passato tutto con Emma, abbiamo parlato ancora, e sono riuscita a farla sfogare ancora un pochino.

È andata via da circa mezz'ora, e adesso mi sto dedicando alla lettura, ora posso immergermi in un nuovo mondo, conoscere i personaggi, ed immedesimarmi in loro.
Mentre leggo con la musica ad alto volume nelle orecchie, sento una mano toccarmi la schiena e prendo un colpo, tanto che emetto un piccolo grido, e salto come un canguro.

"Ma sei matta o cosa!" esclamo ancora col fiatone e la mano sul petto.
"Scusa se ti ho fatto prendere paura, ma la mamma ha detto che se vuoi mangiare devi venire giù, lo sai che sei qui dentro da quasi un'ora, tic tac, il tempo scorre" dice mia sorella, uscendo dalla camera.
Lascio in sospeso il libro, anche se in realtà non vorrei, e vado a cenare.

"Ma quindi sei viva" dice mia madre scherzando. La guardo male, e poi le sorrido, riesce sempre a strapparmi una risata.
"Che si mangia stasera, ho tanta fame anche se due ore fa mi sono mangiata una mela".
"Certo che sei un pozzo senza fine Claire, dopo ingrassi e i ragazzi non ti guarderanno più" dice con un sorriso malizioso.

Mi guardo la pancia e le faccio la linguaccia come dispetto. Beh Dylan è sempre stato con ragazze magre ineffetti quindi se continuo ad ingerire zuccheri, finirò come quegli uomini ciccioni che mangiano solo panini con hamburger? Nooooo. Ma perché mi faccio questi filmini mentali ogni santa volta.

Finisco la mia cena, e me ne vado subito da quel mondo fatto solo di sporcizia, televisione, politica, e bla bla bla. Preferisco un mondo pieno di alberi, fiori, praterie, animali, storie d'amore senza litigi, e una vita senza difficoltà, insomma relax puro.
Il telefono all'improvviso mi squilla, e quando apro c'è Dylan.

AL TELEFONO
<Mi sto annoiando, e te? >
Subito gli rispondo.
<Anche io, non ho niente da fare a parte leggere romanzi d'amore per distruggermi la vita>
<In che senso "distruggermi la vita"? > domanda.
<Nel senso, che oltre all'amore nei libri, ci sono anche litigi,... a proposito ne sai qualcosa di Cameron ed Emma? >butto fuori per sapere qualcosa in più.
<Cameron mi ha mandato un messaggio tutto incazzato, dicendo che odia la sua vita, con questo si può capire qualcosa dubito>
<Anche Emma è disperata oggi è stata con me e mi ha raccontato, pensavo di parlare con lui domani per chiarire>
<E io potrei parlare con Emma invece> buona idea devo dire.
<Ottimo, allora domani a scuola ne riparliamo. Notte>
<Notte>.

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