ArMIAMOCI || COMPLETA

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Grazie mamma per avermi fatta bassa.
Mi nascondo dietro ai tizi che ho davanti e i prof iniziano la loro presentazione.
Lo vedo che studia le nostre file, così fingo di cercare qualcosa nello zaino.
Mi sento una liceale che non vuole essere interrogata.
Dentro una tasca noto i miei occhiali e decido di togliermi le lenti, magari riesco a mascherare un po' il mio viso.  
«Ma che fai?» Claudia fa un'espressione confusa quando mi vede con un dito nell'occhio
«Ho messo male le lenti e ora mi danno fastidio»
Alza un sopracciglio e poi ruota gli occhi al cielo.
Non credo se la sia bevuta.
Torno a fare attenzione ai professori, sperando che finisca tutto molto presto.
«Ora vi introduciamo chi si occupa del marketing dell'azienda per cui farete questo workshop, vi spiegherà bene cosa cercano, prego Signor Greco»
Davide avanza e inizia a parlare.
Ecco, sono fottuta.
Significa che sarà sempre con noi, che parteciperà alle revisioni e farà i commenti ai nostri progetti.
La solita fortuna.
Mentre lui spiega molto professionalmente il lavoro che dovremmo fare, io sto seriamente valutando l'idea di far fare tutte le revisioni a Claudia. Potrei farle registrare quello che dicono, o ancora meglio essere in chiamata e tramite l'auricolare suggerirle che dire.
...
Arriverebbe sicuramente tardi.
Sono disperata.

Una volta finito il discorso, chiede se ci siano eventuali domande a cui rispondere.
«Venite in ordine a scrivere i vostri cognomi e matricole in questo l'elenco così assegneremo un numero ad ogni gruppo» conclude
«Ti prego, vai tu!» supplico la mia amica
«Forza. Devi venire, bisogna comunque firmare»
Vorrei buttarmi a terra e sbattere i piedi come una bambina, ma a 23 anni non mi pare il caso.
Mi alzo con la testa bassa, cercando di stare sempre dietro a Claudia per non farmi vedere.

Sto firmando quando la mia professoressa preferita ci tira in ballo
«Loro sono le nostre studentesse più brillanti»
Ex-professoressa preferita.
Davide alza sorpreso le sopracciglia e sbatte le palpebre, sembra che mi noti solo adesso.
Ce l'avevo quasi fatta.
«Allora mi aspetto un progetto perfetto da voi» dice dopo essersi schiarito la voce, cercando di non guardare solo me e spostando il suo sguardo siberiano anche sulla mia amica che arrossisce subito a disagio.
«Oh, non siamo così brave» mi ritrovo a dire.
È la prima volta che mi sminuisco, non so perché l'ho fatto, so di essere in gamba.
Che mi prende?
«Lo Giudice, non sia modesta, non è da lei!»
Davide sembra abbozzare un sorriso divertito, non so se sia per il mio cognome o perché il tono usato lascia intendere la mia presunzione.
Mi offendo.
«Nel senso che siamo brave a livello universitario, ma non sappiamo se reggiamo il livello a cui lei è abituato. Ma ciò non ci spaventa» dico cercando di recuperare la mia lucidità «Sicuramente non la deluderemo» concludo riprendendo la mia autostima.

«Non siamo così brave?» Mi ripete Claudia uscendo dall'aula «l'hai detto davvero?»
Stiamo andando dalle macchinette, ho bisogno di mangiare qualcosa visto che non ho fatto colazione e sto morendo di fame.
«Cos'è successo esattamente tra di voi?» insiste
«Possiamo cambiare argomento?»
«No»
«Posso evitare di rispondere?»
«No»
Sospiro.
«Abbiamo fatto sesso, ma per sbaglio»
«Che vuol dire per sbaglio?»
«Ci siamo scambiati per altre persone» il mio tono è vago, non voglio farle capire che il mio quoziente intellettivo è di 2 e non di 113.
«Lei mi ha scambiato per un'altra persona» sento dietro le mie spalle.
Dio, cosa ti ho fatto di male per punirmi così?
Ero Mussolini nella vita precedente?
Perchè giuro che non si spiega.
Claudia mi guarda imbarazzata, non sa cosa dire.
«Ti prego abbassa la voce» ringhio
«Mi dia del lei nel posto di lavoro.»
Scusa?
Lui si intromette in un discorso che di professionale non ha nulla e pretende pure del lei?
«Posso sapere almeno per chi sono stato confuso?» riprende con un tono indifferente mentre si guarda intorno.
«Mi scusi» sibilo «ma non credo che questo sia inerente alla sua posizione» mi giro e me ne vado trattenendo la fame.