Rimango in silenzio, ancora ansimante e cerco di riprendere fiato. Ho sentito fin troppo bene quelle parole, ma non so come affrontarle.
«È piaciuto anche a me» dico confusamente, facendo finta di aver capito male.
Forse era meglio star zitta.
La sua testa bionda si solleva e i suoi fari argentati e freddi si fissano nei miei per qualche secondo infinito.
Non è stupido, purtroppo.
Ha capito che sto fingendo di non aver sentito bene.
«Sei durata poco» mi sorride soddisfatto e lo ringrazio mentalmente per reggermi il gioco.Mi risveglio al pomeriggio e Davide non c'è, non so perché mi aggiro per la stanza in cerca di un suo foglietto, come quelli che mi lascia quando va al lavoro e io dormo a casa sua.
Non trovo nulla e mi sento delusa.
Decido di chiamare Angelica per chiederle consiglio.«Ma scusa non lo hai visto uscire dalla stanza di un'altra la scorsa mattina? E non l'hai beccato a farsi la modella nel corridoio? Secondo me intendeva fisicamente o sessualmente. Sennò non se le sarebbe fatte, cioè se ti piace qualcuno non vai a letto con un altro!»
Come un fulmine a ciel sereno la mia mente viene attraversata dal viso di Alessandro.
«Io lo faccio» rispondo offesa e con una voce acuta che non so da dove mi esca.
«Si ma tu lo fai perché Alessandro non ti caga di pezza»
Grazie Angelica, delicatissima.
«Tranquilla che non ferisci i miei sentimenti» rispondo sarcastica, lei sghignazza, mi chiede scusa e riprende a tranquillizzarmi.
Probabilmente ha ragione: sarà perché mi trovava particolarmente bella o perché doveva dimostrare a sé stesso di essere meglio di Nicolò oppure sono io che, a causa di quegli strani pensieri che ho avuto, mi sono fatta trascinare e ho interpretato male le sue parole.Vado in piscina e trovo il mio futuro capo che parla al cellulare animatamente, sembra piuttosto arrabbiato, magari qualche dettaglio nel suo piano perfetto per il successo è andato male.
Mentre mi avvicino noto che una vena del collo è gonfissima, deve essere proprio furibondo.
Lo sento chiamare amore l'altra persona, meno male non sono l'unica con problemi di cuore.
Problemi di cuore?
Non esageriamo, cioè sì, ho problemi di cuore con Alessandro, non con Davide.
Con Alessandro.
Alessandro.
Alessandro.
Perché ho pensato a Davide?
Entro in acqua, appoggio gli avambracci sul bordo e inizio a leggere un libro che ho preso in prestito dalla biblioteca qualche giorno prima di partire.«L'ho letto anche io» spunta Nicolò «ci sono dei momenti straziant-»
«No spoiler, grazie» mi affretto ad interromperlo «Finita la litigata con la fidanzata?»
«O»
Alzo gli occhi dal libro per rivolgergli uno sguardo confuso.
«Fidanzato» mi corregge
«Finita la litigata con il fidanzato?» Riformulo la domanda tornando sul mio libro.
«Non sei sorpresa?»
Lo guardo di nuovo confusa.
«Ti aspettavi che fossi gay?»
«Sono più sorpresa del fatto che tu stia con qualcuno piuttosto del sapere che abbia il tuo stesso sesso. Mi è stato detto che lavori e basta» faccio spallucce.
«Maledetto pettegolo» borbotta, capendo subito chi me l'ha spifferato «anche lui non fa altro che lavorare e basta»
«Facciamo un sacco di sesso in realtà» mi esce dalle labbra così veloce che non riesco a fermarmi. Gli occhi di Nicolò si illuminano e un ghigno maligno spunta sul suo viso.
«Questo argomento è più interessante del previsto. Cioè lo immaginavo ma ora è stato confermato...Quindi per averti nell'azienda ti offre il suo corpo?» Mi chiede sedendosi sul bordo.
«No...non è proprio così! Anzi per nulla» mi agito.
E se ora lo licenziano per la mia boccaccia?
«Fisicamente non posso competere ma io ti pagherei sicuramente meglio»
Lo squadro un attimo velocemente, non è brutto: alto, moro, abbronzato, magro e con dei lineamenti dolci.
«Ehi, non guardarmi così. Scherzavo! Quella cosa che avete voi donne non fa proprio per me»
Scoppio a ridere «E io che credevo tu mi stessi mangiando con gli occhi la prima sera»
«Lo facevo, ma per lavoro» ridacchia anche lui.Ci ritroviamo due ore più tardi a parlare del suo fidanzato che ha perso le chiavi di casa ed è bloccato fuori, poi chiacchieriamo della mia situazione con Davide e della mia cotta per Alessandro. Solitamente non sono una che da' confidenza subito ma è successo tutto così naturalmente che non so come fermarmi ora.
«Ambra?» un biondo statuario vestito elegante mi chiama dall'altra parte.
Oh cavolo, non so se si arrabbierà nel sapere che ho spifferato tutto.
Abbiamo appena fatto pace, non voglio litigare di nuovo.
Esco dalla piscina e vado verso di lui, che tira un'occhiataccia al mio nuovo amico/capo.
Quando gli sono davanti, alza con due dita il mio mento e lascia un bacio sulle mie labbra.
Ah.
Quindi non importa che io abbia raccontato di noi. Gli sorrido sollevata e lui mi guarda le mani «quanto sei stata in acqua? Sei tutta rugosa»
Mentre mi giro per prendere la mia roba, noto che Nicolò ha uno strano sorriso in faccia, poi mi saluta con la mano e io torno in camera con Davide.

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Romance*Questa è la mia prima storia. Spero che venga letta anche solo da una persona e che le piaccia. Con l'intento di tenervi compagnia. Un bacio e grazie* Ambra è alla festa della sua università, organizzata in una discoteca. Tra la folla le sembra di...