Are you okay? • WinterIron

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Cos'è la WinterIron? Molto semplice: una ship tra Tony e Bucky. Perché fare un capitolo su una ship così insolita? Bhe anch'io inizialmente la trovavo no sense poi non so bene cosa sia successo. Nel dubbio, è sempre colpa di Rachy_Barnes . Love you honey ♡

Scese le scale, attraversò il corridoio ed aprì le porte della palestra. Niente. Steve non era nemmeno lì.
Bucky si grattò il collo sconsolato. Era l'ennesima stanza che controllava ma sembrava proprio che il suo amico non fosse da nessuna parte. Sbuffò ed iniziò a pensare dove potesse essere.

Era tarda sera, la Stark Tower era deserta a quell'ora e molti già stavano dormendo, ma lui continuava a sperare che l'amico fosse ancora sveglio da qualche parte, ma visto che non era nella sua camera (primo posto dove aveva controllato) non sapeva più dove poterlo trovare.

Si era svegliato di soprassalto dopo che i brutti ricordi gli avevano rovinato il sonno per l'ennesima volta, ed era corso fuori dalla propria camera nella speranza di trovare subito l'amico ma ormai era passata mezz'ora e di lui nessuna traccia. La cosa positiva è che a forza di cercarlo da una parte all'altra della torre il respiro gli era tornato regolare, anche se il peso sul petto non accennava ad andarsene.

Richiuse la porta ed inizio a camminare pensieroso per il corridoio silenzioso.
Forse non vuole farsi trovare. Forse si è solo stufato dei miei continui bisogni. Pensò il soldato.
Scosse la testa. No. Non è da Steve. Non può averlo fatto.

Continuo a camminare ormai senza una meta, aveva esaurito le idee, così quando vide le scale iniziò a scendere di qualche piano. Andare a dormire era ormai inutile, non sarebbe riuscito comunque riuscito a prendere di nuovo sonno.
Non abitava da molto alla torre; ancora non conosceva bene i corridoi di quell'immenso posto, quindi non fu sorpreso di trovarsi inaspettatamente davanti al laboratorio.

Si accorse che tutti le luce erano spente, solo una, vicino ad un lato della stanza, era ancora accesa. Ma era solo una lampada da scrivania ed illuminava ben poco.
Il soldato si sporse di più verso le vetrate e non vide nessuno all'interno. Ma allora perché la luce era accesa?
Incuriosito, inserì il codice si accesso sul monitor e subito le porte di vetro si aprirono per lasciarlo entrare.
Fece qualche passo avanti e scrutò la stanza, accorgendosi di molti materiali caduti a terra.
Strano, Tony non è mai così disordinato con i suoi attrezzi.
Ma lui non sapeva che quelle cose le aveva lanciate proprio il miliardario.
L'ambiente era così silenzioso che quando Bucky sentì qualcosa muoversi quasi si spaventò.
Strinse pugni ed andò verso il rumore che scoprì essere stato causato da un altro oggetto caduto.
Non caduto. Lanciato.
Bucky guardo l'oggetto e subito lo riconobbe: La maschera rossa e oro dell'armatura di Tony.

Il soldato si girò e vide ciò che gli fece stringere il cuore: il miliardario era terra, la schiena poggiata alla scrivania, il viso coperto da una mano.
Alquanto pare il soldato era stato cosi silenzioso che Tony non si era accorto di lui; ed in quel momento fu indeciso se rimanere o andarsene, facendo finta di niente. Ma spinto da un sentimento che Bucky interpretò come semplice curiosità, rimase sul posto, guardando l'uomo dall'alto, non sapendo cosa dire, fin quando quest'ultimo non alzò lo sguardo su di lui.
Forse non era stato così silenzioso.

-Cosa ci fai quì?

Il soldato alzò le spalle come risposta e si infilò le mani in tasca, evidentemente a disagio.

-Cercavo Steve.

Tony, annuì piano, abbassando di nuovo lo sguardo.
Entrambi rimasero in silenzio: Bucky a pensare a cosa dire, Tony si perse presto nei suoi pensieri fissando un punto vuoto nella stanza.
Il soldato presto si accorse dello sguardo perso e vuoto nei suoi occhi.

Non è da Tony. Non è per niente da Tony.

-Tony?

Il miliardario di riscosse, guardando accigliato il ragazzo, non del tutto certo di ciò che avesse sentito. Forse si era solo immaginato la sua voce.

-Tutto bene?

Invece no, aveva proprio parlato, non se lo era solo immaginato.
Bucky lo guardo ancora, in attesa di una risposta che però non arrivò. L'uomo davanti a lui si limitò ad aprire leggermente la bocca ma senza far uscire alcuna parola; abbassò di nuovo lo sguardo ed annuì, ma il soldato non la prese come una risposta.

-Tony...- fece qualche altro passo verso di lui e la vide: la foto di una ragazza sorridente attraverso il vetro ormai rotto.

Pepper.

Fissò per qualche secondo la foto poi tornò con lo sguardo rivolto all'uomo, senza fare più domande.

Tony si prese di nuovo il viso tra le mani, per nascondere gli occhi arrossati o solo per non far vedere le nuove lacrime che iniziavano a cadergli sul viso.

Il soldato si sedette al suo fianco ed accadde qualcosa che non si aspettava: lo abbracciò.

Rimasero così per molto tempo: Tony con la fronte posata sulla sua spalla, continuando a far cadere lacrime silenziose; e Bucky ad abbracciarlo, accarezzandogli lentamente la schiena e cercando di calmarlo.

Al soldato si stava ormai bagnando la maglietta ma non gli importò. In quel momento voleva solo smettere di veder le lacrime rigare il volto di Tony.

To be continued?

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Non ho nient'altro da dirvi, solo: vi è piaciuto? Volete una seconda parte?

Bye

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