The Party • Tom Holland

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Per polveredilettere

Piccolo avviso: niente di che, solo un Tommaso Olanda nella sua normale vita da adolescente e non da star internazionale.

"Stasera fatti trovare pronta per le 9!"

"Oh andiamo Tom, è solo una stupida festa! Io non voglio venire."

"Non mi interessa. Tu stasera verrai con me, non accetto un no come risposta!"

La ragazza sbuffò per l'ennesima volta nell'arco di quei pochi minuti.

"E va bene. Ma solo per questa volta!"

"Sì! Bene, alle 9 allora, ti passo a prendere io!"

Chiuse la chiamata cercando di trattenere il sorriso che gli stava nascendo sul viso, come se volesse nasconderlo anche essendo la sola nella stanza.

Nonostante l'idea di andare ad una festa non era per niente allettante, ogni volta che era Tom a chiederle di partecipare lei non poteva rifiutare. Ci provava, certo. Aveva tentato di deviare il discorso quella mattina, quando i due si erano ritrovati a scherzare nel parco londinese. Quando era tornata a casa sperò che se ne fosse dimenticato ma poi iniziò a chiamarla ripetutamente, proprio non ne voleva sapere di mollare la presa. Così infine dovette accettare l'offerta.

La sera arrivò presto, fin troppo presto per lei. E qualche minuto prima delle nove il campanello di casa suonò e lei dovette uscire dalla sua dimora per entrare nella macchina dell'amico che la aspettava sorridente.

"Oh, andiamo. Ci divertiremo!" La incoraggiò.

Di tutta risposta lei le fece un sorriso di schermo come per dire "Sì, come no." e si accomodò sul sedile del passeggero.

Una decina di minuti dopo, i due erano fuori alla casa che ospitava la festa. Da quel che aveva detto Tom, il proprietario (o almeno il figlio dei proprietari) era un suo amico americano a cui piaceva dare queste mega feste quando poteva.

Tom parcheggiò l'auto poco distante ed i due scesero per poi entrare nell'edificio dal quale già proveniva della musica.

Lui entrò sicuro di se, un sorriso sornione sul volto, lei invece lo seguiva insicura, quasi spaventata ad entrare in quella casa che non conosceva.

Come ogni qual volta che andava ad una festa, Tom spariva. Non perchè non volesse stare con lei ma perchè veniva distratto da mille altre cose, i suoi amici che lo tiravano da una stanza all'altra ad esempio. E lei rimaneva lì, in un angolo delle casa, con un bicchiere di birra in mano e lo sguardo perso, sperando di far passare la serata il più velocemente possibile.

Quella sera però, dopo che Tom sparì nella massa di persone, mentre lei se ne stava in un angolo del non piccolo salotto della casa, un ragazzo le si avvicinò sicuro, attaccando bottone.

La sua prima impressione non fu delle più belle. Lei non era abituata a parlare con qualche ragazzo o con qualsiasi persona in generale, si sentiva in imbarazzo anche solo a stare in mezzo a tutte quelle persone.

Nel mentre lui continuava a rivolgerle parole persuadenti lei ne approfittò per guardarlo meglio: sorriso sfacciato, mano che andava a pettinarsi ogni minuto i capelli, occhi che facevano avanti e indietro tra il suo viso ed il suo corpo, spudorati come le sue mani che a volte le sfioravano le braccia o le attorcigliavano i capelli.

Inutile dire che si sentisse a disagio. Messa spalle contro il muro da una persona che non conosceva. Aveva provato a dissuaderlo, ad inventarsi una scusa per spostarsi in un altro angolo buio della casa, ma niente aveva funzionato, e più passava il tempo, più l'agitazione della ragazza aumentava.

Nel mentre, poco più distante da dove i due si trovavano, uno stanco ma sempre euforico Tom si lasciava cadere sul divano a peso morto, accompagnato dalla risata di un suo amico e dalla sua.

Stava quasi per prendere un altro sorso di birra, ascoltando lo strano racconto del ragazzo al suo fianco, quando si rese conto della piccola figura messa all'angolo poco lontana da lui.

Riconobbe il tipo che le stava addosso come un certo Lucas, aveva una faccia che già aveva visto da qualche parte. Vide i suoi modi di fare con la ragazza e subito si rese conto di cosa quel viscido stesse facendo.

 Vide i suoi modi di fare con la ragazza e subito si rese conto di cosa quel viscido stesse facendo

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"Ehm, torno-torno subito." disse all'amico accanto a lui che lo guardò stranito.

Tom si alzò dal divano senza distogliere lo sguardo dalla figura minuta vicino al muro, incamminandosi a passo di marcia verso di lei.

La ragazza nemmeno si era resa conto del suo arrivo, talmente impegnata nel trovare una via di fuga. Si accorse solo di quando un braccio si insinuò tra i due spostando quasi con violenza il corpo del ragazzo accompagnato da un debole "Scusami". E senza nemmeno rendersene conto si ritrovò poggiata alla parete con le labbra di Tom premute sulle sue.

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I due si staccarono sorridendo, non togliendosi gli occhi di dosso, rimanendo abbracciati in quel minuscolo angolo della casa, in quel piccolo spazio tutto per loro.


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Hello! Questa volta voglio solo dirvi: godetevi questi momenti dolci e sereni perchè ho in mente delle os che vi faranno passare la voglia di vivere, yup!

Dopo questa fantastica notizia vi lascio.

Byee

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