Peter Parker (2° Parte)

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《Hey Peter!》

Il ragazzo si fermò nel bel mezzo del corridoio riconoscendo la voce che lo chiamava.

Si guardò intorno e fra la massa di persone riuscì a trovare i due occhi che lo stavano cercando.

Sadie era accanto al suo armadietto, aveva appena sistemato i libri al suo interno, prelevando invece quelli per la lezione successiva.

Lui la raggiunse sorridente e quando lei ebbe finito di prendere l'occorrente, i due si diressero verso l'aula di matematica.

I due nelle ultime settimane avevano trascorso molto tempo in compagnia l'uno dell'altro, ritrovandosi vicini per ogni lezione. Ormai Sadie aveva anche preso l'abitudine di pranzare insieme a lui, Ned e Michelle, una loro amica dall'umorismo tediato.

I due arrivarono in classe con svariati minuti di anticipo e la ragazza ne approfittò per chiarirsi un dubbio che da giorni la tormentava.

《Come procede la tua ricerca per il ballo? Già trovato la ragazza giusta?》.

Questa domanda fu del tutto inaspettata per Peter, l'argomento era molto delicato per lui, in più aveva già Ned che lo tormentava sull'argomento.

Era ovvio che il ragazzo avrebbe voluto invitare Sadie ma non ne aveva il coraggio, non poteva certo sapere che la ragazza sperava in un suo invito.

《Beh sì, ma non ne sono sicuro...》
《Non sei sicuro?》
《Che lei accetti. Temo che non voglia venire con me.》
Sadie ora aveva un peso sul petto, come un macigno che le impediva di respirare.
Vuole invitare un'altra. Lo sapevo.
Si maledisse mentalmente per aver avuto speranza, d'improvviso si era fatta taciturna, senza la voglia di continuare il discorso, non avrebbe voluto aver mai fatto quella domanda.

Il ragazzo al suo fianco invece sperava con tutto se stesso di poter sviare il discorso fino a quando non si sarebbe sentito pronto per la fatidica proposta.

Il professore entrò in aula salutando freddolosamente la classe ed iniziando a spiegare la lezione di quel giorno; i due non parlarono per tutta l'ora, lei abbattuta e lui logorato dalla sua timidezza.

I giorni passarono senza più tirar fuori l'argomento, solo la sera del ballo Peter sembrò d'improvviso risestarsi.
Tutti i giorni passati era stato euforico al solo pensiero, ma ora che era lì davanti allo specchio, già vestito ed addobbato, si rese conto che la ragazza che voleva al suo fianco non c'era.
Sua zia lo ammirava poco distante e su rese subito conto del cambio d'umore del nipote.

《Cosa ti preoccupa?》 gli chiese 《È per quella ragazza?》

May lo guardava attraverso lo specchio, preoccupata per lui.
Nonostante avesse cercato di informarsi sulla misteriosa ragazza, Peter non l'aveva mai descritta come più di una semplice amica, ma sua zia non era certo stupida, si era accorta già da tempo che il nipote provava sentimenti più forti di quelli per una semplice amica.
Aveva tentato di convincerlo ad invitarla al ballo della scuola ma lui subito si tirava indietro.
Così May decise su due piedi che doveva intervenire per aiutarlo, sapendo che già si stava prendendo delle sue scelte.

《Peter, ascolta...》 gli si avvicinò per poi prenderlo per le spalle 《 se vuoi fare qualcosa, falla. Non lasciarti fermare da nulla, la paura di sbagliare sarà sempre con te e l'unica cosa che devi fare è tentare di ingnorla e prenderti con la forza ciò che veramente vuoi.》.

Peter era rimasto interdetto da quello scatto repentino di sua zia, ma ascoltò con cura le sue parole constatando che come sempre May aveva ragione.
Lui la guardò negli occhi ed ignorando per peso sul petto parlò.
《Okay, partiamo subito. Dobbiamo andare a prendere una persona.》.

Sadie era ancora a casa sua, sua madre ancora le scattava foto ripetutamente, emozionata per lei. Suo padre la guardava dalla soia della sua cameretta, orgoglioso di lei.
La ragazza d'altro canto, non era così eccitata all'idea di quel ballo scolastico, fosse stato per lei non sarebbe andata, ma Michelle l'aveva costretta con continue suppliche del tipo "Ti prego non lasciarmi da sola con quei due idioti", così non ebbe altra scelta.

Era già pronta e stava ammirando il vestito color Tyffany allo specchio quando sentì suonare il campanello.
Non gli diede molto peso ed infilò le ultimo cose nella pochette. Pochi secondi dopo sentì sua madre chiamarla e pensando fosse l'ora di andare prese le sue cose avviandosi al piano di sotto.
Quello che trovò non fù però ciò che credeva.

Peter se ne stava sulla soglia di casa sua, appena il ragazzo la vide iniziò ad aprire ed a chiudere la bocca come un pesce fuor d'acqua.
Durante il breve tragitto in macchina aveva formulato un breve discorso per speghiarle il motivo della sua improvvisa comporsa, ma in quel momento la sua mente gli impediva di formulare una frase con un minimo senso logico.

Sadie dal canto suo era confusa, guardava i suoi genitori in cerca di aiuto mentre sentiva un briciolo di speranza farsi di nuovo largo in lei.
《Questo ragazzo dice di essere qui per te 》 le disse sua madre.

Peter sembrò riprendersi a quelle parole.
《 Si, io, io volevo venire al ballo con te.》le disse 《Cioè, No! Volevo, volevo che tu venissi al ballo con me!》.
Il ragazzo si fece rosso in viso, imbarazzato da quella situazione e dalla figura che aveva appena fatto.

La ragazza annuì ingogliando  quel nodo che le era venuto alla gola.
I suoi genitori si guardarono per un attimo spaesati, d'altronde si sentivano in dovere di dare il loro consenso. La donna guardò sua marito che di tutta risposta gli fece un alzata di spalle.
《Bene. Allora andate!》disse ai due giovani rassegnata.

Peter si lasciò sfuggire un lasciando andare tutta l'aria che stava trattenendo nei polmoni, sentendosi subito dopo più leggero.
La ragazza si fece più avanti ed i due si incamminarono verso la macchina che li aspettava.

May aveva assistito a tutta la scena, guardando orgogliosa suo nipote e rendendosi conto di quanto stesse crescendo, quando i due salirono sulla vettura, tutti e tre avevano un sorriso sornione sul volto.

Pochi minuti dopo erano arrivati al ballo, salutando la donna al volante si diressero all'entrata.
I due inizialmente in imbarazzo iniziarono a sciogliersi con la musica alza della festa e come già era successo in passato riuscirono a rompere il ghiaccio tra di loro, passando una serata tra i loro racconti.

La palestra della scuola era stata addobbata alla perfezione per quell' evento ed in un batter d'occhio si riempì di giovani ragazzi e ragazze. Dopo qualche ora fra quella folla Sadie iniziò a sentirsi oppressa da tutte quelle persone e propose a Peter di uscire per qualche minuto.

Si sedettero su una panchina davanti al campo di allenamento della scuola. Peter continuava a guardare la ragazza accanto a lui, fin da quando l'aveva vista scendere le scale di casa sua l'aveva trovata bellissima, senza però  avere il coraggio di dirglielo. Poi però gli vennero in mente le parole di sua zia ed in quell'esatto momento Sadie alzò lo sguardo su di lui.

Peter la guardò negli occhi lucidi e proprio quando sentì il proprio coraggio svanire avvicinò la mano alla guancia della ragazza per poi portarla a se è depositare un dolce bacio sulle labbra. Poi si staccarono, entrambi sorpresi da quel gesto inaspettato.
《Io... scusa, volevo invitarti da molto tempo ma non ne avevo il coraggio. È che tu mi piaci molto, Sadie. Tutte le volte che ti vedo mi metti in difficoltà, ho sempre paura di fare la figura dell'idiota.》 balbettò lui.

A Sadie tutto ciò scaldò il cuore: la voce bassa e calda di Peter, i suoi occhi lucidi mentre le parlava, si accorse di amare ogni cosa in lui.

《Oh Peter...》. Si fondò fra le sue braccia che subito le si avvolserò attorno in un caldo abbraccio 《Anche tu mi piaci Peter, davvero tanto.》.

Quella sera i due rientrarono nell'auto di May mano nella mano, cosa che non sfuggì agli occhi della donna.

Il giorno dopo, appena Peter vide la ragazza le diede un lieve bacio a stampo per poi esordire con entusiasmo: 《Ho una proposta da farti!》
La ragazza lo guardò divertita, stringendo la sua mano 《Allora chiedi, Peter》.
《Vuoi essere l mia ragazza?》.
Sadie lo guardò negli occhi leggermente spalancati e di tutta risposta si sporse  per baciarlo.
《Ma certo!》.

Fine

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