MARVEL - One-shot

It's okay. I'm with you • Bucky Barnes

Scusateeee se sono morta per anni e anni ma sì, sono ancora viva e vegeta, cioè più o meno... diciamo che vado avanti va'
Coomunque questa os è (ovviamente) (perché ormai non mi sembra che ne faccio di diverse) a bollinorosso 🔴  quindi se non vi piacciono le cose mlmlml passate avanti
Okay basta dilungarmi, io torno a fine capitolo, godetevi l'os ✌🏻

Quando mi svegliai, la prima cosa che sentii era caldo. Mi resi subito conto che proveniva da un corpo molto vicino a me.

Sorrisi nel sonno, beandomi di quella presenza ormai conosciuta.
Sospirai e accarezzai dolcemente il suo busto proprio quando lo sentii muoversi accanto a me.

Poi la sentii.
In un attimo una fitta mi trafisse i fianchi, lasciandomi momentaneamente senza fiato. Aprii gli occhi ma era tutto buio e non vedevo niente. Poi il dolore sparì come era arrivato.

Provai a spostare il mio corpo da sopra il suo, ma subito sentii la stessa fitta che questa volta si espanse per tutto il busto.

Alza lo sguardo su di lui ma il buio mi impedì di vedere il suo viso. Nonostante questo riuscivo a sentire i continui sospiri e lamenti che uscivano dalle sue labbra senza sosta.

-Buck?- lo senti muoversi di nuovo ed un altro sbuffo uscì dalle sue labbra -Bucky? Amore, mi-mi stai facendo male.- sussurrai cercando di spostarmi dalla sua presa. Ma lui strinse ancora di più, facendomi rimanere senza fiato.

Continuò a lamentarsi nel sonno, senza accorgersi di nulla, finché d'un tratto non spalancò gli occhi, il respiro mozzato e l'aria che faticava ad uscire dai polmoni.

Sentii la presa intorno alla mia vita allentarsi, così mi misi seduta ed accesi la piccola abat-jour sul comodino, per poi girarmi nuovamente verso il mio ragazzo.

-Buck, è tutto okay. Era un incubo.- Gli presi il viso tra le mie mani, guardandolo negli occhi e ripetendoli che andava tutto bene, cercando di tranquillizzarlo.

Alzò il suo sguardo spaurito su mi me, per poi stringermi in un abbraccio, portandomi di nuovo stesa accanto a lui, in un bisogno urgente di sentire il familiare calore che solo una persona cara può dare.

Gli accarezzai dolcemente la guancia e poi iniziai a passare una mano tra i suoi capelli, sapendo che quel gesto lo rilassasse.

-(y/n), ti... ti ho fatto male, non è vero?- la  sua voce tremava mentre parlava.

-Tu... no, no Buck. Non hai fatto niente.- Sussurrai continuando ad accarezzarti la nuca.

Grazie alla leggera luce che emanava l'abat-jour riuscivo a vederlo mentre chiudeva gli occhi e si mordeva l'interno del labbro. Ormai sapevo che erano gesti naturali che faceva inconsciamente mentre quando era nervoso o scosso da qualcosa.

-Mi dispiace. (Y/n), mi dispiace davvero tanto.- Sussurrò contro il mio viso -Sono... sono un mostro-.

-Tu non sei un mostro- Gli lasciai un dolce bacio sulla guancia, rimanendo poi con il viso vicino al suo -Non hai colpe per quello che ti è accaduto.-.

Lui continuò a tenere gli occhi chiusi, mentre il respiro gli tornava regolare.
Ormai tutto questo era normale. Gli incubi che lo tormentavano da anni non gli davano mai tregua. A detta sua però, da quando dormivano insieme il suo sonno era migliorato notevolmente.