Steve Rogers (1° Parte)

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Nadia finì di fare lo scontrino alle ragazze di fronte a lei, poi le due la salutarono uscendo dalla caffetteria.

La ragazza si guardò intorno, era mattina inoltrata ed il posto dove lavorava ospitava già diversi clienti. Molti prendevano cose da asporto per poi correre a lavoro, altri invece si accomodavano nei tavolini liberi ordinando la propria colazione, leggendo poi un libro o mettendosi a scribacchiare qualcosa sul proprio computer portatile.

Nadia aveva da poco intrapreso quel lavoro ma già le piaceva l'aria che c'era nella caffetteria ogni mattina.

La ragazza impugnò blocco e penna e si diresse verso i tavolini pronta a prendere le ordinazioni dei clienti.

In quel momento entrarono nella caffetteria due uomini ed una donna, vennero accolti da una collega di Nadia che le aveva precedentemente dato il cambio alla cassa, poi i tre si sedettero ad un tavolo più appartato.

Sam Wilson, Steve Rogers e Natasha Romanoff avevano deciso quella mattina di portare il capitano a fare un giro, sotto consiglio di quest'ultima, nella speranza di farlo distrarre dalle missioni che avrebbe dovuto compiere e cercando di metterlo a proprio agio con il mondo moderno.

Il destino volle che proprio Nadia andasse al loro tavolo per le ordinazioni, ed anche se il suo sguardo era coperto per metà dalla visiera del suo cappello, Steve non poté non notare la bellezza della ragazza, rimanendone piacevolmente colpito.

Quella che per lui doveva essere solo una semplice cameriera se ne andò poco dopo con le ordinazioni ed il capitano si sorprese deluso quando non fu lei a tornare con un vassoio in un amano ed un altro sorriso sul volto.

Da quel giorno Steve prese gusto ad andare in quella caffetteria, anche quando i suoi amici non lo accompagnavano.

Si sedeva sempre al solito tavolo in disparte, un giornale in mano ed il caffè lungo nell'altra.

In verità Steve non leggeva molto quel pezzo di carta, i suoi occhi si trovavano sempre a cercare quella cameriera del primo giorno.

Natasha si era ormai accorta della nuova abitudine dell'amico e a differenza sua si era anche resa conto della cotta che si era preso. Cercava quindi di convincerlo, di spronarlo a presentarsi, a farsi avanti in qualche modo ma il capitano non ne voleva assolutamente sapere.

Anche quella mattina Steve dopo una lunga corsa, si diresse alla solita caffetteria.

Non riusciva a non pensare al discorso della sera precedente tra e lui e la Romanoff. Non era certo il primo ma quella sera sembrava davvero che lei avesse perso le staffe.

"Non puoi stare una vita intrappolato nel tuo passato, Steve." Gli aveva detto "Devi andare avanti, hai ancora molto da fare ed io non posso vederti giorno dopo giorno come se tu ti trovassi ancora senza sensi intrappolato in una lastra di ghiaccio."

Si accomodò al solito tavolo dopo aver preso il suo caffè lungo, poi aprì il giornale senza riuscire a leggerlo veramente, quella volta immerso nei suoi pensieri, tanto da non accorgersi che proprio accanto a lui, qualcuno si era avvicinato.

Nadia era incuriosita da Steve, tutte le mattine lo vedeva entrare nella caffetteria, per poi sistemarsi al solito tavolo, ordinando sempre la stessa bevanda.

Quando fu il suo turno di sistemare i tavoli appena liberati, decise di farsi avanti.

Per l'appunto il tavolo vicino a lui era appena stato liberato da una coppia e Nadia si avvicinò per pulirlo.

Steve abbassò il giornale e si passò una mano sul viso, non riusciva proprio a concentrarsi.

Allungò una mano verso il suo caffè per poi prenderne un sorso che però gli andò di traverso appena si rese conto che la ragazza era così vicina a lui.

Nadia lo vide iniziare a tossire così si avvicinò di più << Sta bene? Vuole un bicchiere d'acqua? >>. Cercò di sembrare preoccupata ma in cuor suo sapeva che moriva dalla voglia di attaccare bottone con lui.

Dopo essersi ripreso dalla sorpresa, Steve si girò verso di lei, vergognandosi per la figura appena fatta.

<< Io... ehm, no. >> disse subito, sembrando anche freddo e distaccato, per fortuna lui se ne accorse e cercò di rimediare subito << Ma grazie, in ogni caso >>. Gli sembrò di star blaterando stupidaggini ma a Nadia quel suo comportamento la fece sorridere.

<< Beh, chiamami se ti serve qualcosa...>>.

<< Steve >>.

<<Steve. >> ripeté lei ancora più felice per aver scoperto finalmente il suo nome.

<< Ma certo...>>.

<< Nadia. >> gli rispose.

I due si guardarono ancora per qualche istante continuando a sorridere anche quando lei tornò dietro al bancone, allontanandosi da lui.

La mattina seguente Steve rientrò nella caffetteria e subito venne accolto dalla voce di Nadia.

Con il passare dei giorni i due parlarono sempre di più, scoprendo ogni volta qualcosa in più sull'altro, e quando il turno di Nadia finiva i due tornavano a casa non vedendo l'ora di rivedersi il giorno dopo.

Poi una mattina Steve riuscì (meravigliandosi di sé stesso) a chiederle di uscire, proposta che venne piacevolmente accettata da Nadia.

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Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, in tal caso sarei curiosa di sapere se approvereste una seconda parte.
Oltre a questo vi ricordo che le proposte per i prossimi capitoli sono ben accette!

Questo capitolo è per giannalehmann, spero ti piaccia!

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