Harry POV'S
Fisso per un minuto la porta, è rimasta per un attimo ferma quando ho detto la mia raccomandazione ma credo che l'abbia fatto solo per sorpresa di avermi sentito dire quelle parole.
MI muovo velocemente verso la sua scrivania e mi siedo un attimo dietro di essa, ancora non sono riuscito ad inquadrarla come persona anche perché ogni volta che provo ad avvicinarmi sembra che si allontani oppure copra i propri dubbi o le proprie insicurezze dietro un sorriso, credo sia una di quelle tipiche persone che sorride solo per vedere sorridere gli altri, infatti ogni tanto me ne accorgo che quando si perde nel suo mondo ha sempre un espressione triste o pensierosa, quasi spaventata, ed incerti sensi credo sia quella l'unica cosa che abbiamo in comune, e come se avessimo tutte e due paura del presente ed insicurezza per il futuro, ma comunque continuiamo a sorridere perché è l'unica cosa rimasta da fare dopo aver lottato, ed è proprio questo quello che lei ha fatto, credo lei abbia combattuto contro qualcosa, ma non so ancora cosa ed ammetto anche che il fatto che non ci starà per un giorno mi rende ancora più preoccupato, non ci ho creduto minimamente alla storia della nonna anche perché quell'uomo che un paio di giorni fa entrò sembrava tutt'altro che triste o sconvolto da quello che diceva, vedevo quasi un pizzico di felicità nell'aver visto Sophia, che sicuramente era rimasta sia sconvolta che quasi arrabbiata dall'arrivo di quel uomo, si era vista la sorpresa nei suoi occhi di vederlo spuntare da dietro la porta, ma lei era rimasta lì, immobile mentre che ogni tanto cercava un contatto visivo con gli occhi quasi a dirmi che voleva soltanto scappare da quel momento un po imbarazzante, anche perché avevo visto come mi aveva guardato l'uomo, quasi a volermi dire di stare lontano da lei, e questo adesso mi ha dato ancora più voglia di scoprirla come persona, c'è qualcosa in lei che mi attira più di quanto potessi immaginare, sin dalla prima volta che la vidi.
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Mi muovo velocemente nel mio ufficio e recupero i miei effetti personali, l'intera settimana sono quasi sempre rimasto fino alle otto di sera circa anche perché mio fratello sta organizzando una convention con altre aziende a Los Angeles e mi ha chiesto di aiutarlo a finire di compilare un paio di fogli, ma ultimamente sono anche rimasto per via di Sophia che lavora incessantemente fino a tardi.
Esco velocemente dal mio ufficio ma qualcosa cattura la mia attenzione, il telefono d'ufficio di Sophia sta squillando facendo rimbalzare in praticamente tutto l'edificio il suo rumore fastidioso, supero la sua porta cercando di non badare alla tentazione di entrare e rispondere io al posto suo ma un semplice corto suono mi fa scattare in me l'allarme nel mio cervellino e a passo svelto entro e mi dirigo verso il telefono nero sopra alla scrivania, come immaginavo c'è un messaggio vocale, clicco sul puntino rosso e ascolto il messaggio, una voce maschile rimbomba nella stanza e mi acciglio a sentirla meglio
<<Hey Muffin, Daniel mi ha già avvisato che non ci sarai questo fine settimana per segreti motivi ed ancora non mi hai chiamato per spiegarmi l'intera situazione, quindi ti consiglio che dopo il tuo mini viaggio vieni subito a casa a spiegarmi tutto, ci sentiamo presto, un bacione >>
Prendo il mio giubbino e mi avvicino alla porta mentre appoggio la mano per aprire la porta.
Immaginavo che avesse un fidanzato, sin da quel giorno in cui l'avevo vista dentro a quella specie di bar parlando e sorridendo ad un ragazzo.
Potrebbero essere anche amici
Il telefono che squilla con la suoneria personalizzata del mio migliore amico mi risveglia e gli rispondo immediatamente
<<Niall?>> dico sorpreso di sentire la sua risata e non quella di Zayn che invece era il mittente della chiamata
<<Mi ha lasciato Harry, mi ha lasciato, mi ha tradito e indovina con chi?>> rimango zitto sapendo la tristezza che il mio amico prova in questo momento
<<Mi ha tradito con uno stronzo del cazzo, Joshua credo non lo so>>
<<Senti Niall, so che sei ubriaco ora però non preoccuparti sto arrivendo>> esco dall'ufficio e mi sbrigo a raggiungere il mio amico con una sola domanda che mi frulla da tempo in testaChi sarà quell'uomo?
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Abbi cura di me.
RomanceDa certe cose ci si ripara, ci si abituata o ci si scappa. Ed è quello che ha fatto Sophia che è partita con i cocci del suo cuore e si è ritrovata da sola a combattere una battaglia più grande di lei, il dolore. Ma ne dal passato ne dal dolore si s...