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<<Miss acidità>> una voce maschile che conosco bene interrompe la mia presentazione ed io mi giro a fulminarlo, occhi verdi  ha le mani nelle tasche dei suoi pantaloni neri con i polsi alzati su per le braccia che mostrano i suoi innumerevoli tatuaggi ed è fermo davanti alla vetrata al mio lato sinistro mentre mi scruta attentamente
<<Harry, per favore>> dice Robert fulminandolo
<<Prego signorina...>> dice Robert indicandomi la poltrona nera davanti a lui è accanto a me
<<Signor Styles la prego di chiamarmi  solo Sophia per favore>> dico sedendomi comoda e osservandolo mentre prende una cartella verda tra le altre sul tavolo
<<Sophia ti prego di chiamarmi solo Robert,  e dammi del tu, sono solo 3 anni più grande di te>> dice guardando attentamente quella che credo sia la mia data di nascita
<<Allora, vedo che è uscita dal liceo con il massimo dei voti e dall'università anche con il massimo dei voti>> annuisco quando lo vedo sorridere per via del mio curriculum
<<Ha studiato economia?>> mi chiede quasi sorpreso
<<Si>> dico mentre raddrizzo la schiena sulla poltrona
<<Quindi immagino che come prova non le dispiaccia se la metto nel settore della contabilità, ci servirebbe proprio qualcuno che amministra l'entrata dell'impresa>> annuisco e lui mi sorride rivolgendo un altro sguardo sul mio curriculum,  vedo che si sofferma su un particolare che conosco bene ma passa subito oltre
<<Bene vedo che ha un curriculum totalmente normale>> dice chiudendolo e posandolo di nuovo sulla scrivania sopra alle altre cartelle
<<Sophia credo che sarebbe perfetto se facessi due mesi di prova , inizierai tranquillamente tra due giorni, per le 8 dovrai stare qui, se vuoi qualche informazione basta chiedere, anzi prendi questo>> mi porge un fogliettino dopo averci scritto sopra qualcosa ed appena lo prendo noto il suo numero di telefono personale
<<Per qualsiasi cosa chiamami>> mi dice sorridendomi, io ricambio e quando si alza non perdo tempo e mi alzo anch'io
<<Ehm Robert se vuoi posso iniziare anche domani se vi serve una mano, o anche oggi stesso>> lui mi guarda sorpreso dalle mie parole ma mi sorride dolcemente
<<Non ti preoccupare>>
<<Insisto, posso iniziare tranquillamente domani>> dico sicura, lui sorride ed annuisce
<<Va bene, allora vieni pure domani alle 8, il tuo piano e il penultimo, li Harry ti dirà cosa fare>> dice indicando l'altro moro accanto a me
<<Lui sarà il tuo "capo" per così dire, diciamo che dovrai fare tutto quello che ti dice di fare, lui è quello che si occuperà di bilanciare insieme al tuo aiuto l'entrate e l'uscite dell'impresa>> annuisco un po incerta ma lui continua a sorridere al fratello che se ne sta inerme appoggiata alla vetrata
<<Bene, allora Harry ti farà  vedere la tua  postazione >> dice dirigendosi verso di me e poggiando un mano dietro la schiena per spingermi verso di Harry, mi gelo  a quel tocco e credo che Harry se ne sia accorto essendo che mi guarda confuso e curioso della mia reazione
<<Certo, qualunque cosa per te fratellone>> Harry cammina verso la porta e la apre
<<Bene allora ci vediamo domani Sophia,  buona giornata>> lo saluto altrettanto cordialmente e mi muovo velocemente verso la porta supero Harry ed esco di fretta, sto ancora sudando freddo dal tocco di Robert ma cerco di farmi passare il grappo in gola velocemente,  prima di riuscire a raggiungere l'ascensore , però, vengo fermata da una mano che mi afferra il polso e prima di rendermene conto rovescio la situazione stritolando il polso dell'altra persona e girandoglielo, sento una risatina  e mollo subito la presa, notando nel ghigno di Harry divertimento ma negli occhi confusione mischiata con curiosità
<<Scusa>> dico abbassando la testa e camminando a sguardo basso fin dentro l'ascensore
<<Stai bene ?>> Mi chiede appena si posiziona accanto a me
<<Si>> rispondo subito
<<Sapevo che mio fratello era bello ma non  credevo facesse questo effetto>> lo fulmino immediatamente e lui si limita a sorridere di nuovo provocandomi una strana voglia di sorridere anche io
<<Per tua informazione non ci proverei mai con tuo fratello, o almeno non finché è il mio superiore o->>
<<Oh andiamo tutte gli salterebbero addosso>>
<<Io non sono tutte>> dico uscendo dell'ascensore, il piano è formato da un hall completamente bianca con divanetti intorno ai lati e due grandi vetrate una a destra e l'altra a sinistra,  poi c'è un corridoio centrale da dove intravedo quattro stanze,  ed il mini corridoio termina con una piccola vetrata, man mano che ci avviciniamo noto che le stanze a lato destro accanto ai lati delle porte hanno una specie di finestra in vetro dove si vede all'interno, invece quelle a sinistra sono solamente circondate da intonaco bianco

<<Allora, qua c'è il mio ufficio>> dice Harry indicando l'ultima  porta a sinistra
<<Questo è il tuo invece>> indica la stanza di fronte alla sua, al lato sinistro, l'ultima a destra e rimango soddisfatta che sia quella essendo che dai piccoli vetri accanto alla porta noto che la stanza è illuminata da due enormi vetrate, una a sinistra e l'altra centrale, la scrivania e posta centralmente e da fuori si potrebbe anche dire che è molto simile all'ufficio di Robert se non fosse che il mio è più piccolo

<<Per qualsiasi cosa mi trovi nel mio ufficio, ti consiglio di bussare, ora ti lascio aggiustare le cose se hai qualcosa che magari vorresti vedere o mettere nel tuo ufficio, per oggi abbiamo finito>> mi fa un cenno con la testa ed io ricambio mentre lo vedo entrare nel suo ufficio, ma ancora prima di aprire la porta di fronte a me decido di fermarmi un attimo nella hall ed osservarla meglio, noto che nell'angolo destro ha una macchinetta del caffè e che è uno spazio enorme, i divani neri sono otto e sono messi in coppie, infatti a due a due, uno di fronte l'altro, con poi per ogni coppia un tavolino da caffè in vetro, la suoneria del mio telefono però mi distrae un momento e appena vedo che il messaggio e del mio migliore amico sorrido d'impulso,  così velocemente decido di arrivare in ufficio e gustarmi una delle sue battute tranquillamente nel mio nuovo posto di lavoro, apro la porta e non rimango sorpresa a vedere che quello che avevo predetto fuori e infatti la verità, il muro di destra è occupato da uno scaffale dove già sono poste alcune cartelle, la scrivania centrale e munita già di un computer ma sono già sicura che mi porterò il mio mac da casa, una grande sedia girevole e situata al di dietro della scrivania dove ancora dopo poche centimetri c'è la grande vetrata di vetro, due poltrone questa volte bianche però sono davanti alla scrivania, cammino un po sparsa finché davanti alla vetrata il telefono che squilla con la sua suoneria personalizzata mi avvisa della sua chiamata, poso velocemente la borsa sopra alla scrivania e appoggio il telefono sopra alla scrivania mettendo il vivavoce e avvicinandomi alla vetrata

<<Pronto?>>
<<Hey Muffin>> dice il mio amico insicuro,  so molto bene questo soprannome e lo diceva soltanto quando voleva tranquillizzarmi,  essendo che l'unica cosa che faccio per farmi passare lo stress e mangiare  i muffin
<<Arriva al punto>> dico un po troppo fredda anche per i miei canoni, sbuffa e respira profondamente
<<Ti devo parlare>> dice ancora vagando sull'argomento
<<Jonathan...>> cerco di farlo continuare, utilizzo il suo nome intero solo quando faccio sul serio e lui lo sa molto bene
<<È tornato>>

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