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<<Ora potresti anche lasciarmi lo sai vero? >>
Harry continua a stringere il mio polso mentre mi trascina all'interno del suo appartamento situato in centro, in effetti lui non è molto lontano dall'azienda e potrebbe tranquillamente raggiungerla a piedi in circa quindici minuti ma mi rendo conto che non ha nemmeno voglia di alzarsi dalla mia "comodissima" poltrona figuriamoci di camminare fino a casa sua, soprattutto se hai una metro che fa ogni cinque o dieci minuti una fermata, ed una di quelle si trova proprio dietro l'angolo di casa tua.
<<No, potresti scappare da un momento all'altro>> sbuffo e lo guardo mentre preme il bottone per chiamare l'ascensore, entriamo senza dire una parola e lo guardo mentre preme l'ultimo pulsante
<<Perché proprio così in alto?>> dico riferendomi al fatto che abita all'ultimo piano
<<Mi è sempre piaciuta l'altezza, il pericolo, la paura magari di cadere, ed anche solamente il fatto che possa vedere senza problemi l'intera città, che possa godermi un paesaggio, il tramonto e l'alba, poi vivo da solo e voglio la mia quiete, il mio silenzio, e l'unico piano è perfetto per tutti i miei bisogni>> annuisco e lo guardo attentamente, non ho mai visto in maniera così attenta, quanto Harry potesse essere realmente attraente
<<Non mi prosciugare>> ruoto gli occhi e lo guardo attentamente
<<Mi devi ancora dare un motivo valido per cui mi hai trascinato con te>>
<<Te l'ho detto, quel tizio mi fa paura, sembrava che ti volesse uccidere>>.
<<Era un uomo che aveva una bambina nel passeggino e tu gli hai praticamente detto che odiavo sua figlia solo perché ti ha buttato il telefono a terra>> dico riferendomi all'accaduto successo nel vagone qualche minuto prima
<<Beh, ma questo non toglie il fatto che ci stesse guardando molto male>> sbuffo di nuovo per la milionesima volta e guardo davanti a me mentre le porte si aprono e Harry mi fa strada,
apre la porta dell'appartamento e si dirige sicuro verso la cucina, lo seguo e mi siede sullo sgabello di fronte al bancone della cucina
<<Hai fame?>>
<<No, che ore sono?>>
<<Quasi le 10 credo>>
<<Spero che tu sappia che mi dovrai accompagnare tu dopo a casa>>
<<E chi ti dice che ritornerai a casa>>
<<Me lo dice il fatto che so che tu non sei uno stalker maniaco>>
<<Che ne sai>> alza un sopracciglio mentre mi porge un bicchiere d'acqua
<<Come mai sei qui?>> gli chiedo all'improvviso appoggiando i gomiti sul ripiano in marmo
<<Cosa intendi?>>
<<Perché sei qui ? Insomma ti trovi nell'altra parte del continente da dove vieni>>
<<Il fatto che io venga da Londra non vuol dire che io ci debba rimanere>> mi accorgo subito di come ha serrato la mascella

Cosa nascondi?

<<Combinavi casini e paparino ha deciso di mandarti qui?>> mi guarda dritto negli occhi e mi accorgo che forse ho esagerato
<<Non sono affari tuoi >>
<<Non hai buoni rapporti con tuo padre?>> sposta lo sguardo dietro di me e mi riguarda e mi trucida di nuovo con lo sguardo
<<E te? Qual è il tuo rapporto con i tuoi?>> mi domanda fermo, sposto lo sguardo e gli do le spalle mentre appoggio le braccia sul bancone e guardo al di fuori dell'enorme finestra, dove le luci della città illuminano la stanza
<<Mia madre è scomparsa, non so che fine abbia fatto, credo persino sia morta o meglio è quello che mi dice mio padre, di lui so poco e niente, è sempre stato un tipo molto assente, ma sono abituata a non vederlo anche per anni>> sento i passi di Harry avvicinarsi, non credo si aspettasse che gli raccontassi qualcosa di me, non l ho mai fatto, le poche volte è sempre stato in maniera vaga, si siede nell'altro sgabello accanto a me e imita gli stessi movimenti che io ho fatto poco prima
<<Mia madre se ne andò di casa quando avevo sedici anni, mio padre la cacciò, diceva che l'aveva tradito, da lì mio padre si trasferì definitivamente a New York ed io l'ho seguito poco dopo, voleva che seguissi i suoi passi e poi Robert non riusciva a fare tutto da solo anche se non vuole accetteralo>> serra la mascella e gira il capo per guardarmi
<<E poi la situazione a Londra per me non si metteva bene, ero finito a fare cose diciamo non belle, dovevo cambiare ambiente e con me sono venuti anche il mio gruppo, Liam, Zayn, Niall e Louis>> annuisco per fargli capire che lo sto ascoltando, si alza d'improvviso e piazza le braccia attorno al mio corpo con le mani appoggiate al bancone
<<Odio quando fai cosi, hai così tanti segreti e non me ne riveli neanche uno, so che nascondi qualcosa di grande, so che c'è qualcosa che non vuoi dirmi, so che è stato qualcosa a portarti qui, qualcosa di brutto, non si scappa senza senso da ciò che chiamiamo casa>>.

Spazio Autrice

E niente vi lascio con la suspense addosso di quello che succede dopo.
Stay tuned e lasciate una stellina

All the love. x

C.

Abbi cura di me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora