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Entro nel mio appartamento e respiro a pieni polmoni l'odore di rose che c'è all'interno, sono sempre stata abituata a mettere degli infusi alle rose da per tutto, e sempre stata una cosa che mi ha tranquillizzato sin dai miei momenti peggiori, un po come la musica o un buon libro.

Mi butto sul letto e mogugno un imprecazione mentre il mio telefono inizia a squillare, sono solo le otto di sabato sera ma mi sento già stanchissima
<<Chi è? >> sbuffo
<<Hey Muffin che fine hai fatto?>> John dice divertito sicuramente dal mio tono scocciato , ieri mi ha chiamato e gli ho dovuto raccontare tutto risparmiando la sua mitragliatrice di domande oggi che ho sinceramente poca voglia anche di vivere
<<Credo di essermi persa nel mondo della stanchezza>>
<<Divertente Smith, comunque sono fuori, su aprimi>> mi alzo dal letto e butto il telefono su di esso, che alla fine rimbalza e va a finire sul mio bianco e morbido tappeto,  mi affretto ad aprire la porta ed appena lo faccio rimango stupita di vedere il mio amico con un gatto in mano e con qualche goccia che gli ricade dai capelli, mi squadra e sorride entrando
<<Pensavo che eri messa peggio>> dice rivolgendosi alla mia felpa corta nera e ad i miei skinny jeans blu accompagnati in fine da degli stivaletti neri lunghi fino alle ginocchia
<<Non posso dire la stessa cosa di te essendo che hai i capelli completamente inzupatti e la maglia piena di peli di gatto>> abbandona il gatto dalla sua presa che non perde tempo per sedersi sul divano e si prende un bicchiere di the dal frigo
<<Ah si giusto, senti lo terrai solo per oggi, te lo prometto, solo che stava piovendo e l'ho visto così solo e abbandonato che ho deciso di fare il buon samaritano almeno per una volta, e scusa se te lo chiedo ma hai per caso il ciclo perché hai un espressione di disgusto che non lascia la tua faccia>>
<<No>> ruoto gli occhi
<<Ho capito, il tuo capo non ne ha voluto sapere nulla>> annuisce a se stesso e manda l'ultimo sorso di the nella sua gola
<<No...cioè non ho il ciclo e non ho intenzione di provarci con il mio capo>> mi metto una mano sulla fronte e lo guardo mentre appoggia il bicchiere dentro al lavandino
<<Sai credo che dovresti fare come Char>> confusa mi avvicino e gli mando uno schiaffo dietro alla nuca appena che capisco ha cosa si riferisce
<<Non ho intenzione di fottermi il primo che apre la cerniera>> gli dico severa
<<Scusa,  stavo solo scherzando>> alza le mani in segno di resa e gli sorrido divertita dalla sua stupidita
<<Comunque prendi il giubbino, andiamo a fare festa>> urla mentre che apre la porta d'ingresso e mi sprona a seguirlo con l'indice della mano destra, ruoto gli occhi e lo seguo senza fare troppe domande

Magari un po di divertimento non mi farà poi così male

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Cattiva, cattivissima idea quella di accettare l'invito del mio amico, infatti dopo la quarta fuga dalle mani impertinenti di un ragazzo un po troppo ubriaco decido di rifugiarmi al bancone degli alcolici, dove un ragazzo sorridente mi porge l'ennesima bibita, mi volto solo a sentire un ragazzo imprecare sotto voce mentre guarda la bibita nel suo bicchiere
<<Non guardarmi così >> dice mentre lentamente si gira e mi guarda meglio
<<Mi ha lasciato>> dice ingoiando un altro bicchiere
<<Mi ha tradito con uno stupido>> dice il ragazzo moro davanti a me, gli accarezzo il braccio per fargli sentire la mia presenza ma lui mi fulmina
<<Non mi serve del sesso>> dice squadrandomi serio, mi tranquillizzo un attimo per non bestemmargli addosso e addolcisco lo sguardo
<<Credimi, il sesso e l'ultima cosa che voglio fare adesso>> lui mi guarda e tentenna un po prima di sorridere
<<Credo che bere non ti farà proprio bene>> gli sposto il bicchiere dalla sua postazione e lo metto lontano da noi
<<Io sono Sophia>> gli sorrido
<<Niall>>
<<Bene Niall, credo che chiunque ti abbia lasciato o tradito sia soltanto una troia che non perde tempo a farsi il primo che gli apre la cerniera>> mi guarda e sembra che ho colto in pieno la situazione
<<Non mi sentivo bene, mi avevano quasi licenziato a lavoro e l'ultima cosa che volevo sentire erano le sue critiche su di me e la mia poca voglia di lavorare, quando non è cosi, così visto che si è accorta della mia indifferenza ha deciso di sperdersi in un bar, lo stesso dove poco dopo sono andato anche io e li l'ho trovata che si strusciava addosso ad un tizio>>

<Bene allora evitala,  non parlarci, sono sicura che cercherà di ritornare e se sarà così lasciala stare, bestemmiagli addosso tutto quello che vuoi ma dimenticala>> sorride e si alza
<<Hai ragione>> mette il petto in fuori e respira profondamente, barcolla un po e mi accorgo che molto probabilmente è più ubriaco di quello che credevo
<<Credo che dovresti farti venire a prendere>> dico mentre lo aiuto a camminare all'esterno dell'edificio
<<Forse hai ragione, hai il telefono? Sai io non me lo sono portato  appresso e dovrei chiamare un mio amico per venirmi a prendere>> glielo porgo e avvisa al ragazzo dove si trova, il mio telefono squilla subito dopo che lui ha staccato la chiamata ed io rispondo tenendo lo sguardo verso il ragazzo che sembra piuttosto perso
<<Dove sei?>> dice John
<<Sto fuori, prendo la metropolitana non ti preoccupare>> dico mentre che velocemente tengo per il braccio Niall prima che cada miseramente
<<Okay>> dalla sua risposta capisco che abbia qualcos'altro da fare oppure sia troppo ubriaco per rispondere logicamente
<<Ci vediamo domani>> stacco subito e il mio sguardo si sposta su una macchina nera nuova che si ferma davanti a noi, da essa esce un ragazzo moro vestito con una tuta nera, sembra che si sia svegliato da poco e la sua faccia mi fa capire che non è affatto contento ma appena mi vede il suo sguardo cambia improvvisamente.

<<Smith?>>

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