21

8 0 0
                                    

<<Credimi ci sono molte cose che non dovresti e non vorresti sapere>> focalizza il suo sguardo sulle mie labbra e vengo attratta involontariamente della sua lingua che lecca lentamente le sue labbra
<<Se solo mi dessi l'opportunità di scoprirti magari potrei giudicare io , no?>> lascio un sospiro e poi lo guardo di nuovo dritto negli occhi, le sfumature verdi si distinguono tra chiaro e scuro ed il contorno dell'occhio è tendente ad un verde scurissimo, la luce è fioca ma distinguo completamente il tutto per una piccola luce accesa a forma circolare che si trova sopra il bancone della cucina, sono pietrificata, lo so, e forse dovrei dargli anche un risposta ma non so cosa dire, perché in certi sensi sento come se lui sia l'unico che possa spogliarmi e capirmi ma poi penso solo che è una cazzata, non credo in queste cose, la gente non vede l'ora che tu riponga l'armatura nell'armadio per colpirti con la propria lancia alle spalle
<<Forse, un giorno>> rimango vaga ma vedo come è rimasto confuso, non sa come reagire, si stacca subito e si dirige velocemente verso quella che mi ricordo sia la porta del bagno, immediatamente flashback della scorsa volta mi attraversano la mente, sapevo che volesse scoprire cosa nascondevo, avevo capito che sapesse che c'era qualcosa sotto a tutta la faccenda anche della ferita, ma mentire ero quello a cui ero più abituata e di conseguenza la prima cosa che feci infatti fu mentire.

***
Da all'incirca venti minuti sto aspettando Harry che esca dal bagno, sono sicuro che si sia fatto una doccia dal fatto che ho sentito l'acqua scorrere, mi sono guardata continuamente intorno e mi sono anche sorpresa di non aver trovato nessuna foto di lui o della sua famiglia in salotto, non c'è neanche un quadro appeso e non so perché questo mi porta una tristezza immensa, io non sono mai riuscita a sopportare il vuoto, neanche io a casa ho qualche foto di famiglia, ma ho comunque riempito quel vuoto con momenti in cui per qualche minuto mi sono lasciata andare e da poco ho anche iniziato ad appendere anche qualche mio disegno, creati sempre in bianco e nero, come me, due colori contrastanti ma incredibilmente simili.
<<Ti ho lasciato una maglia ed una pantaloncino di là, c'è anche un asciugamano nuovo, io sono in ufficio se ti servisse qualcosa>> Harry indossa sola un pantalone di tuta nero e non riesco a non guardare il suo corpo fasciato dalla sua misteriosa bellezza, annuisco, lo stavo fissando un pò troppo, mi alzo e lo sorpasso entro in bagno, mi guardo allo specchio velocemente e mi pettino i capelli con un pettine sopra al lavabo, stranamente ho apprezzato il gesto di Harry, avevo capito che rimanevo a casa sua già da quanto mentre raggiungevamo l'appartamento si era messo a piovere e lui continuava a ripetermi che con questa pioggia non sarei potuta tornare a casa a meno che non avrei voluto avere una bronchite, stranamente non ho manco obiettato, non avevo le forze mentali per farlo, dopo Marcus sono rimasta abbastanza scossa, troppo per i miei gusti, ho abbassato troppo la guardia quando me lo sono ritrovata vicino ed Harry se ne è accorto ma non ha detto nulla. Entro nella doccia dopo aver posato i vestiti un pò bagnati sul lavabo enorme del bagno, la casa di Harry è molto moderna ed ordinata, non immaginavo neanche che a lui piacesse l'ordine, l ho sempre visto come un tipo molto disordinato, che poi la sua scrivania me l'aveva dato ad intendere, ma come si dice sempre mai giudicare un libro dalla copertina.
Esco dal box dopo una decina di minuti,mi vesto velocemente e raccolgo i miei capelli in una crocchia che ho asciugato un pò con un asciugamano, esco, l'appartamento è in completo silenzio, da quando sono entrata neanche una luce è stata successa-tranne le luci sopra all'isola della cucina che erano già accesse- ma nonostante ciò le luci della città illuminano lievemente il salotto ed il corridoio che si trova alla sinistra dell'entrata, dove si trovano le porte del bagno e di altre tre camere; da una delle porte in particolare scorgo una luce dalla fessura minima ai piedi della porta, mi avvicino lentamente e spio l'interno della stanza, Harry è di fronte a me, seduto su una poltrona nera che legge attentamente un paio di documenti sopra un enorme scrivania, tutto intorno delle enormi librerie ricoprono le mure ed un'enorme finestra centrale che da su un balcone crea un senso di apertura e non soffocamento provocato dall'oscurità della stanza che è illuminata dalle luci esterne e da una lampadina accesa sulla scrivania.
<<Potresti anche entrare, è maleducazione spiare la gente>> la sua voce bassa mi richiama e per un attimo sobbalzo, impacciatamente entro nella stanza e mi siedo davanti a lui, su una comoda sedia in pelle
<<Perché hai un ufficio anche a casa tua?>>
<<Perché stavi col quel tipo? >> lo sapevo, questa domanda doveva arrivare prima o poi
<<Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda Styles>> accentua la fossetta destra con un sorriso e digita qualcosa sul computer prima di alzarsi dalla scrivania, lo seguo a ruota ed entrambi usciamo dalla stanza
<<Non scherzo, non mi piace>> si avvicina e si para davanti, a poco centimetri; i suoi capelli sono ancora un pò bagnati e vedo le sue guance un pò più rosse del solite
<<Vecchio amico>> sbuffo
<<Beh per essere un amico ti era abbastanza vicino>> alzo un sopracciglio sorpresa dalla sua improvvisa gelosia
<<Geloso Styles?>> chiedo con un ghigno ed in un attimo sono contro la parete del corridoio mezzo illuminato, con il suo naso che sfiora delicatamente ogni centimetro del mio collo
<<Il mio bagnoschiuma è più saporito su di te>> mi morde velocemente un lembo di pelle sotto all'orecchio e continua la tortura mentre posa delicatamente la mano destra sul mio fianco, mi accarezza con delicatszza, quasi come se avesse paura di spezzarmi
<<H-Harry...>> la mia voce esce insicura, piazza la sua faccia davanti alla mia e sfiora il suo naso contro al mio, mi sta provocando brividi e non lo voglio, sto cedando davanti alle sue carezze e non posso.
<<Ti prego- sussurra mentre accarezza la mia guancia- per un momento fatti accarezzare l'anima>>.
Ingoio immediatamente la saliva, lui mi guarda, mi guarda come se aspettasse il consenso, mi scruta l'anima, mi riaccende l'inferno dentro, desidera quella scintilla negli occhi che ho perso tanto tempo fa, lui vuole me, vuole il mio buio, la mia anima, il mio corpo, le mie labbra, ed è in quel momento che capisco.
Lui mi sta accarezzando l'anima senza neanche toccarla.

Spazio Autrice

Allora, ho deciso di inserire la storia nei wattys e fare un passo avanti, ho l'ansia a mille? si, ma tentar non nuoce e spero realmente che così la mia storia possa raggiungere più lettori anche perché voglio farvi entrare nel mio mondo e nel mondo di questi due strambi e tormentati protagonisti.
Spero che vi facciate sentire un pò di più con delle stelline ed anche dei commenti, ho bisogno pur sempre di una vostra opinione soprattutto perché per me vale tanto. Per ora vi lascio con questo capitolo ed inizio a scrivere già l'altra, la suspense intanto è sempre presente.
Cosa succederà? Date le vostre teorie, sono curiosa ;))).

All the love x

C.

Abbi cura di me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora