Mi alzo dal letto mentre che dalla cucina sento rumori alquanto strani e mi dirigo lentamente verso di essa
<<Harry?>> dico mentre lo vedo operare con pentole e piatti, immagini di ieri notte mi ritornano in testa, è voluto rimanere qua dopo tutto quello che era successo e pur di restare ha deciso di dormire sul divano , essendo che non gli ho permesso di dormire con me.
<<Okay , giuro che sto cercando di non bruciati la cucina>> sorrido alla sua affermazione e mi avvicino mentre finisco di fare io il lavoro sporco
<<Com'era il divano?>> chiedo
<<Certamente più comodo del tuo letto>>
<<Oh si, guarda non ci credo proprio >>
<<Allora facciamo che la prossima volta dormo sul tuo letto per vedere la differenza >>
<<Mmh, credo che non ci sarà una prossima volta >> dico sicura di me, non è il caso di stringere i rapporti più di quanto sono stretti adesso, ed anche se so che lui stava scherzando per dirlo comunque ci avrà fatto il pensiero sopra
<<Beh comunque ora devo andare , ci vediamo tra un'ora a lavoro>> dice Harry mentre prende il cappotto ed esce velocemente dall'appartamento , non so perché ma dopo la mia affermazione il suo tono è cambiato, mi era sembrato pure che mentre parlavo era perso in nei suoi pensieri.Harry POVS
Sono seduto nella solita caffetteria, con Zayn che non smette di farmi domande su Sophia ed ammetto che tutto questo mi sta alquanto facendo impazzire
<<Zayn ferma , una domanda alla volta, la prima>>
<<Il cognome>>
<<Smith>> annuisce e si mette comodo sulla sedia
<<Ti ricordi James? >> mi dice ovvio io scuoto il capo in senso di negazione
<<Okay, il capo del settore sud di Londra>>
<< Come puoi pretendere che non mi ricordi >>
<<Sophia, è sua sorella>>Sophia POVS
<<Grazie per il passaggio John>>
<<Di nulla amore mio>>
<<Ci sentiamo più tardi>> annuisce ed io mi muovo a scendere dall'auto, oggi farà un gran diluvio qui a New York e non credo riuscirò a ritornare a casa senza il passaggio di John
<<Hey Sophia>> Josh, il mio collega mi blocca nella hall del mio piano di lavoro e non posso fare a meno di sorridere nel vederlo così radioso
<<Ciao Josh>> lui mi sorride e si guarda un po' in giro prima di grattarsi il collo
<<Sei volevo chiederti se stasera volessi uscire con me, insomma per conoscerci meglio>> sorrido per il suo imbarazzo
<<Mi piacerebbe tantissimo ma vedi oggi ho un altro impegno, ti va se facciamo durante il fine settimana o magari qualche altro giorno>> lui annuisce e dopo aver dialogato per qualche minuto con me se ne va.
Entro velocemente all'interno della mio ufficio e sobbalzo quando trovo Harry osservando l'esterno della vetrata , un po' come fa sempre.
<<Non credo sia bello declinare un'offerta>> dice mentre io e lui ci sediamo intorno al tavolo del mio ufficio, capisco subito a cosa si riferisce e lo fulmino subito con uno sguardo
<<Non credo siano affari tuoi>>
<<Dai, cerca solo di socializzare>> dice riferendosi a Josh
<<E di entrare nelle tue mutande>>, ghigna soddisfatto di vedere un'espressione severa sul mio volto
<<Comunque - si schiarisce la voce - domenica c'è un evento di beneficenza e siamo stati tutti invitanti, o almeno una parte delle persone nella compagnia, anche tu>> annuisco e gli faccio un cenno per andare avanti mentre continuo a digitare sul mio computer gli appuntamenti che ha Harry questa settimana
<<Se vuoi puoi portare una persona, un accompagnatore, ti invierò un messaggio con tutte le informazioni>>
annuisco e quando sto per aprire bocca vedo che si alza e si dirige verso la porta
<<Non ci entrerà nelle mie mutande, nessuno lo farà >> rincarro la dose sul discorso di prima, lui intanto raggiunge la porta e prima di uscirne mi lancia un'occhiata
<<Poi vedremo se nessuno ci entrerà>> ghigna soddisfatto ed esce.****
Sono ormai le 8 passate, oggi ho fatto più tardi del solito perché l'assistente di Robert è dovuta per qualche strano motivo partire e quindi sono rimasta ad aggiustare un paio di documenti per lui, Harry credo se ne sia andato prima perché non l'ho visto più dopo questa mattina e Josh mi ha offerto il pranzo ma ho rifiutato la sua offerta inventando che dovessi mangiare già fuori con un'altra persona ed anche se sembra il ragazzo più dolce al mondo non posso permettermi di fare entrare un'altra persona nella mia vita come se niente fosse, non voglio affezionarmi troppo, so che si soffre solo , ti annulli completamente, metti al primo posto chiunque, anche chi da un momento all'altro potrebbe pugnalarti o peggio andarsene, senza dire una parola, senza il tuo permesso, perché le persone sono fatte così, feriscono ed umiliano, uccidono solo per piacere di distruggere ciò che prima era vivo,
ed io ormai mi sono fatta un'idea, non devo riempire il vuoto che ho nel petto, non posso e non voglio, non voglio ferire qualcun'altro, non voglio uccidere qualcun'altro, compresa me, ed è per questo per cui negli ultimi mesi ho allontano molti rapporti dalla mia vita , compreso quello con i miei genitori e soprattutto quello che più mi stava uccidendo, il suo.<<Vedo che non perderai mai questo vizio>> mi blocco immediatamente all'affermazione di quella voce , alzo un attimo la testa dalle rotaie della metropolitana e con la coda dell'occhio lo osservo, e fermo a meno di due metri da me, appoggiato con la schiena in un pilastro della metro, le sue braccia abbastanza muscolose incrociate al petto e come sempre il suo giubotto di pelle nere addosso anche se siamo in pieno inverno con probabilmente cinque gradi, non è quasi cambiato, almeno a prima vista non sembra
<<Vattene Marcus>>
<<Calma bambolina , voglio solo sapere come stai>> alza le mani in segno di resa ed io abbasso subito lo sguardo verso le rotaie davanti a me, stringo la cinghia della borsa che ho appoggiato sulla spalla
<<Non sono affarri tuoi>> serro i denti in una presa dura mentre l'osservo con l'occhio ghignare, lo so che gli piace l'effetto che riesce a farmi solo standomi accanto, si allontana dal pilastro e si ferma direttamente al mio fianco
<<Ti ho distrutta>> sussurra accanto al mio orecchio
<<Come ha fatto tuo padre >> sottolinea mentre lentamente mi alza il mento con due dita e mi gira la testa verso di lui, mi accarezza con troppa delicatezza la guancia e sorride al terrore che incrocia guardando i miei occhi
<<Ti sono mancato?>> i suoi occhi azzurri incontrano perfettamente il marrone dei miei e l'unica cosa che faccio per rispondergli e rimanere lì, ferma, immobile mentre osservo il suo sguardo compiaciuto
<<Sophia?>>Spazio Autrice
Adoro mettervi suspense...
Comunque cercherò di pubblicare il prossimo capitolo entro fine settimana perché sono abbastanza incasinata ultimamente, comunque sono già nelle vacanze di Pasqua e voi??All the love x
C.
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Abbi cura di me.
RomanceDa certe cose ci si ripara, ci si abituata o ci si scappa. Ed è quello che ha fatto Sophia che è partita con i cocci del suo cuore e si è ritrovata da sola a combattere una battaglia più grande di lei, il dolore. Ma ne dal passato ne dal dolore si s...