Anime in risonanza

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BRASILE, MAGAZZINO SOTTERRANEO.

Ilia entrò nel magazzino, un forte odore di sangue e morte la avvolse. Il suo profumo preferito, intriso di follia. Finalmente riuscì a rilassarsi, cercò nel taschino la piccola scatola di legno che aveva protetto a costo della sua vita e ne rilasciò il contenuto. Un piccolo insetto saltellò sul tavolino . -Mia piccola amica sei stata eccezionale- disse lei sottovoce. Porse alla piccola pulce un vetrino da laboratorio e l'insetto sputò tutto il contenuto del suo corpo.
- Puoi ritrasformarti, adesso- disse Ilia.
La piccola pulce diventò così una splendida ragazza, con un naso decisamente troppo lungo per un normale essere umano. Vestita solo di stracci e a piedi nudi, era insolitamente magra per la sua altezza.
- Ilia ho sputato tutto ciò che avevo mangiato, ho fame adesso- si lamentò la pulce. La strega indicò un lettino d'ospedale su cui era adagiato il corpo di una donna.
-Mangia quella!- la liquidò lei -Non ha superato gli esperimenti- La piccola pulce si avventò sulla donna, trapassandola con il suo lungo naso e succhiandone il sangue. Pian piano le forme della pulce cominciarono a riempirsi, il seno, i fianchi, le cosce.
-Nantos smettila o diventerai obesa!- ringhiò Ilia. Tornò poi a concentrarsi sul vetrino, il sangue era nero come la pece e solo inalandone l'odore, Ilia veniva invasa dalla follia. Quello era il sangue del primo Kishin: Nantos era riuscita a prelevarlo prima che venisse ucciso da quei ragazzi della Shibusen. Osservandolo al microscopio, la strega rimase stupefatta. Il sangue nero creato da Medusa si era mescolato perfettamente con quello, intriso di follia, del Kishin. Non solo, aveva creato su quest'ultimo una bolla protettiva in grado di preservare la follia al suo interno. Ilia si sfregò le mani sotto lo sguardo divertito di Nantos.
-Ora ho solo bisogno di un contenitore-

    SHIBUSEN

-Buongiorno Maka, come sta Soul?- Tsubaki l'aveva raggiunta e la stava fissando gentilmente.
-Bene, sembra essersi ripreso del tutto, e spero di che stia alla larga da Angel d'ora in poi- rispose Maka, contenta per il rapido recupero del suo partner. Proprio in quel momento, Angel le passò accanto, sfiorandole la mano. Lei non seppe resistere e usò la sua percezione dell'anima. A prima vista sembrava l'anima di un normale ragazzo della loro età, con un potere superiore alla media. Eppure una fitta al cuore le suggerì che la sua anima non sarebbe stata facile da decifrare. Cosa stava nascondendo? Lui parve accorgersi dello sguardo di Maka, si voltò sfoderando il più bello dei sorrisi.
-Buongiorno meister- la salutò.
-Non sono la tua meister, Angel- replicò secca Maka. -Non ancora...- concluse lui, andandosene agitando la mano.
-Non lo sopporto proprio quello lì!- sbraitò Maka.
-Sei sicura? Eppure sei diventata tutta rossa- rispose ridendo Tsubaki.
-Ma cosa dici? E' che... mi mette in imbarazzo- disse arrossendo ulteriormente. Strinse i pugni lungo i fianchi e, guardando a terra ancora con il viso in fiamme, continuò lungo il corridoio.
I capelli albini di Soul spuntarono da dietro gli armadietti. Come si era ridotto? Spiare la sua partner significava davvero aver toccato il fondo, ma la scena a cui aveva assistito l'aveva turbato. Maka, di solito così fiera e indipendente, aveva abbassato lo sguardo di fronte ad Angel ed era arrossita. Sentì montare la rabbia, un'inspiegabile rabbia. Perchè era così arrabbiato? Maka non l'avrebbe mai rimpiazzato, quindi cosa poteva essere Angel per lei? Questo dubbio fece ribollire il suo sangue nero in un istante e il diavolo che albergava nella sua mente riapparve.
-E' un po' che non ci vediamo, Soul- iniziò lui. -Hai finalmente deciso di abbandonarti alla follia?- continuò il diavolo sogghignando.


Soul raggiunse finalmente la classe, salì di corsa i gradoni e si posizionò al fianco di Maka, come al solito. La mattinata era stata decisamente stancante e, anche se per stavolta era riuscito a liberarsi del suo diavolo, non era sicuro di riuscire a trattenersi di fronte ad un nuovo incontro tra Maka e Angel.
-Soul, va tutto bene?- chiese Maka. I suoi occhi verdi si tuffarono in quelli di Soul, disorientandolo. -Si, Maka, non preoccuparti- rispose poco convinto. Finalmente il professor Sid fece il suo ingresso in classe, salvando Soul da quella che sarebbe diventata una conversazione lunga e sfiancante.
-Ragazzi, so che alcuni di voi sono abbastanza avanti in questa materia, ma oggi ci alleneremo sull'eco dell'anima. Come raggiungere la perfetta sincronia tra meister e arma- disse il professore a voce alta. -Chi si offre volontario per una dimostrazione?- aggiunse poi.
-Ci penserà l'illustre sottoscritto a svegliare gli animi!- gridò Black Star dal fondo della classe. Tsubaki lo seguiva sorridente, come al solito.
-Forza Tsubaki, facciamo vedere di cosa siamo capaci!-
-ECO DELL'ANIMA!- gridarono all'unisono. Tsubaki prese le sembianze della katana demoniaca, ferocemente attratta dalla mano destra di Black Star, mentre l'indice e il medio della mano sinistra di quest'ultimo ne sfioravano la fronte. L'onda dell'anima di Black Star, già spaventosa di solito, si ingrandì a dismisura aiutata dalla potenza della sua partner. Era davvero un'arma eccezionale, ma solo l'anima particolarmente forte di Black Star era in grado di dominarla e contenerla. D'altro canto, il suo carattere infinitamente gentile e accondiscendente la rendeva la partner ideale per quel montato! Quei due erano perfetti insieme e, alla fine della dimostrazione, un grande applauso scrosciò tra gli alunni.
-Bravi ragazzi, tornate pure al vostro posto- sentenziò il professor Sid, soddisfatto.
-Maka, Soul, volete provare voi?- continuò poi.
Maka si alzò fiera, decisa a stracciare Black Star, e prese un insicuro Soul per mano. Sotto gli occhi di tutti si diressero dal professore, voltandosi verso la classe. Uno sguardo bruciava più di tutti sul suo volto, Angel non le toglieva gli occhi di dosso facendola tremare per l'imbarazzo. Soul avvertì il fremito della mano della sua meister, stretta nella sua e capì subito il problema. Fulminò Angel con lo sguardo, ma quest'ultimo non accennava a distogliere il suo dal volto della sua partner. Di nuovo sentì la rabbia crescere e invadere ogni angolo del suo corpo mentre il diavoletto riapparve. Non poteva connettersi con Maka in quello stato, avrebbe di sicuro messo in pericolo anche lei. Sfortunatamente lei lo anticipò, espandendo la sua anima e reclamando quella di Soul. Lui non riuscì a resistere, sentendo il sangue nero ribollire. Si trasformò in falce, attratto dalla mano della sua meister. Al tocco di Maka, il sangue nero si riversò in lei, come era già successo quando avevano salvato Crona. Stavolta però non fu intenzionale, Maka non era pronta e perse completamente il controllo. I suoi occhi verdi cambiarono, stravolti da un ghigno di malvagità e follia.
-Vi uccido tutti!- esclamò, brandendo Soul e fendendo l'aria alla cieca.
-Maka, smettila- gridava il professore, completamente disarmato senza la professoressa Neigus. Kid fece per intervenire, ma Angel lo bloccò. -Lascia che ci pensi io- gli disse con un sorriso calmo.
-Cosa pensi di fare?- domandò Kid per niente convinto.
-Lo vedrai- rispose lui.
Angel si incamminò verso Maka, senza mai toglierle gli occhi di dosso. Il suo viso era completamente trasfigurato dalla follia e dovette schivare non pochi fendenti prima di riuscire ad avvicinarsi a lei. Riuscì ad afferrarle una mano e, stringendola, provò a raggiungere la sua anima, nera come la pece. La trovò, rannicchiata in un angolo, spaventata, in quel mare di oscurità.
-Andiamo Maka, così finirai per far del male ai tuoi compagni- disse lui dolcemente. Lei si portò le mani alle orecchie, come se una voce stesse urlando senza sosta nella sua mente, facendola impazzire.
-Beh, se non vuoi interrompere il collegamento, dovrò forzarlo- disse lui.
-ECO DELL'ANIMA- urlò Angel.
Una luce, bianca e purissima, avvolse Maka sgretolando all'istante la sua barriera d'oscurità. Aprì gli occhi, era stesa a terra con la testa sulle gambe di Kid. Poco più in là il professor Sid tentava invano di far risvegliare Soul.
-Cosa è successo?- chiese Maka, tenendosi la testa indolenzita tra le mani.
-Non ricordi nulla?- domandò a sua volta Kid.
-Subito dopo la connessione con Soul sei impazzita, minacciavi di uccidere tutti. Angel ti ha riportato indietro. A proposito, come hai fatto?- chiese poi rivolgendosi direttamente ad Angel.
-Beh questa è la mia specialità. Riesco a forzare i collegamenti tra meister ed arma, intromettendomi- disse lui fiero.
"Capacità azzeccatissima , direi" pensò Maka "ma stavolta dovrò ringraziarlo" continuò.
-Grazie Angel, mi hai salvato- disse lei.
-Non c'è di che, meister- rispose chinando il capo.
-Non sono la tua meister!- gridò lei.
-Non ancora...- rispose lui nuovamente.

A Dark Light. [Completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora