La luce oscura

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Angel corse a perdifiato tra le strade deserte della città. Accarezzò con la mente la situazione appena vissuta, l'emozione provata quando Ilia aveva accettato di fuggire con lui. Aveva sentito il suo cuore saltare un battito, quei pochi secondi che l'avevano separato dal fatidico sì erano durati un'eternità . Da quando Ilia gli faceva questo effetto? Il suo cuore era sempre stato arido e vuoto, la sola traccia di primavera l'aveva portata Maka. O almeno così credeva. Come sarebbe stata la sua vita da quel momento in poi? Si sarebbero isolati, niente di diverso dal modo in cui vivevano quando era bambino, ma ormai non lo era più. Che piega avrebbe preso la loro relazione adesso? Sarebbero stati amici, compagni, complici di un crimine che non sarebbero mai riusciti ad espiare. Sbuffò, abbassando lo sguardo.
"Ma a cosa sto pensando?" si disse.
"Io ho sempre detestato Ilia, lei mi ha usato e allevato come una bestia da soma, ma è stata l'unica a prendersi cura di me. Impazzirò se continuo così!"

Senza rendersene conto, si ritrovò ad osservare la porta dell'appartamento di Maka. Quante volte si era immaginato come suo coinquilino, quante volte aveva sognato di entrare a far parte di quella quotidianità e complicità che lei e Soul avevano coltivato giorno per giorno, per tutti quegli anni. Aveva faticato, imbrogliato e costruito bugie per realizzare quel desiderio, eppure tutto quello che riusciva a sentire in quel momento era la semplice esclusione. Quella porta sarebbe sempre rimasta chiusa per lui. Maka e Soul avevano passato anni a costruire quel muro intorno a loro, un muro che li avrebbe separati dal resto del mondo. Kid, Black⭐️Star, Tsubaki, Liz, Patty, non importa quanto affetto nutrissero per loro non l'avrebbero mai nemmeno scalfito, e lui era stato un folle a pensare, anche solo per un momento, di poter essere qualcosa di più che un semplice passante, perennemente all'esterno del muro. Nonostante i sentimenti contrastanti, non nutriva alcun risentimento nei confronti di Maka, in fondo l'unico vero estraneo in quella situazione era proprio lui. Avrebbe fatto il possibile per risolvere i problemi causati, dopodiché sarebbe sparito dalle loro vite. Respirò profondamente, chiudendo gli occhi, raccogliendo tutto il suo coraggio e aprì la porta.

"È finita" pensò Soul.
"Non riuscirò più vedere il suo sorriso"
Quando la follia li aveva avvolti, Maka si era accasciata tra le sue braccia, aveva chiaramente perso i sensi e lui non aveva nessuna idea di cosa fare. Era così inutile senza di lei. Era Maka ad avere sempre le idee geniali, a pensare fuori dagli schemi, a trovare sempre la soluzione, ma quella volta, l'unico piano che era riuscita ad elaborare l'aveva costretta a condividere una maledizione. La strinse più forte, sperando che la sua oscurità la tenesse al sicuro ancora per un po', purtroppo per lei quello era tutto ciò che poteva offrire. Non c'era più luce dentro quel corpo inutile. Le accarezzò i capelli biondi, chiedendosi perché una persona così luminosa avesse scelto di vivere per sempre nel buio.
La rabbia che fin dall'inizio aveva innescato quella trappola sembrò così sciocca e infantile. Perché mai avrebbe dovuto aver paura del rapporto tra Maka e Angel? Lei aveva abbandonato tutto: la guerra, la protezione della scuola, le regole, gli ordini solo per essere lì a morire insieme a lui. Avrebbe dovuto capirlo, se il loro morboso rapporto inespresso fosse venuto alla luce solo un momento prima, Ilia non avrebbe avuto materiale su cui lavorare. Che razza di uomo, che razza di partner, era stato nella sua miserevole vita? Una vita ad ostentare un disinteresse che non aveva mai avuto, ad offendere un anima che avrebbe solo voluto avere per sé. La stessa anima morente che ora  stringeva tra le braccia.
-E sia, Maka, hai vinto! Sono un idiota, come mi hai sempre detto tu. Mi dispiace, è tutta colpa mia- le disse, baciandole la fronte.
Le palpebre di Soul diventarono sempre più pesanti, segno che il suo ultimo stralcio di coscienza stava infine perdendo potere.
Non passarono che pochi secondi prima che i suoi occhi si chiusero del tutto.

La luce bianca si scontrò violentemente con le tenebre, infiltrandosi tra le palpebre chiuse di Soul. Era calda e rilassante come un abbraccio, tanto da spingerlo ad abbandonare ogni riserva. La seguì, trascinando Maka, ancora priva di sensi. La luce li avvolse completamente e Soul riconobbe subito quel tocco sulla sua pelle. Angel doveva aver forzato il legame e stava cercando di tirarli fuori da lì. Si aggrappò a lui con tutte le sue forze, cercando  quel coraggio che, al suo posto, Maka avrebbe sicuramente trovato. Ma lei era fuori gioco ora e lui avrebbe portato in salvo entrambi! La strinse il più forte possibile e, insieme, volarono verso la superficie. 

A Dark Light. [Completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora