Una meister con due armi- parte 2

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-Soul, ti prego, concentrati- lo implorò lei.
Ma lui ormai non la ascoltava più. Una frase. Era bastata l'allusione di un nemico qualsiasi a farlo impazzire. Il sangue nero lo stava chiamando, spingendolo nelle tenebre di una rabbia senza fine, del rimorso per non aver detto a Maka la verità dal principio.
Lei non riusciva più a stringerlo tra le mani, ma allo stesso tempo non riusciva ad abbandonarlo, coprendosi di ferite sempre più profonde.
Ad un tratto, un valore inaspettato si impossessò del cuore di Maka. L'aveva già sperimentato in passato. Per un istante ebbe la sensazione di essere in pace con il mondo, e il dolore si affievolì. La sua anima, rannicchiata nell'oscurità, scorse una mano candida rivolta verso di lei. D'istinto, l'afferrò.
Angel aveva forzato il legame e Soul giaceva a terra, svenuto.
-Usa me adesso, va bene?- disse pacatamente Angel, posandole una mano sulla spalla per rassicurarla. Maka annuì. Non che avesse molta scelta. Allungò la mano per sfiorare quella di Angel che, all'istante, si trasformò.
Si ritrovò tra le mani un'ascia bipenne, bianca come la neve. La fece roteare, i loro movimenti erano in completa sintonia.
Ilia si limitò a gustarsi la scena da lontano, ghignando soddisfatta.
-Quindi avevo ragione!- disse infine.
-Sei proprio una meister con due armi! Ma l'altra mi sembra un po' difettosa- continuò ridendo.
Maka si voltò verso Soul, sperando con tutto il cuore che non avesse sentito il commento della strega. Non si fece più distrarre, partì alla carica contro Ilia, roteando Angel tra le mani. La lama del ragazzo sembrava estremante fragile, morbida come una palla di neve. Dovette però ricredersi quando questa, sbattendo contro lo scudo magico di Ilia, lo crepò all'istante.
La strega fece un passo indietro, visibilmente stupita. Cominciò a guardarsi intorno, nervosa. Stava forse cercando una via d'uscita? Inaspettatamente batté in ritirata, ma Maka non esitò e la inseguì, determinata a chiudere la faccenda il prima possibile.

Nella furia della battaglia nessuno notò là piccola pulce. Nantos si avvicinò saltellando a Soul. Quanto avrebbe voluto mangiare! Tuttavia quel giorno Ilia le aveva affidato un'altra missione. Lei avrebbe fatto di tutto per rendere Soul instabile, spezzando il suo legame con Maka, successivamente avrebbe distratto la meister e l'altra arma, dando a Nantos il tempo di agire.
Si avvicinò lentamente a Soul, verificando che fosse ancora svenuto e iniettò in lui il sangue del Kishin, usando il suo lungo naso.
In quel ragazzo scorreva già il sangue nero creato da Medusa, secondo Ilia, quindi, non avrebbe avuto problemi a controllare anche quello del Kishin. Sarebbe diventato il principe delle tenebre, ereditando il mondo dopo la morte di Shinigami e della Shibusen.
Questo era il desiderio delle streghe!

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