Sospetti

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Trovò Black⭐️Star in palestra ad allenarsi, ovviamente. In quel clima di agitazione generale, fare esercizio poteva certamente essere un buon modo per allentare la tensione. Eppure il ragazzo dai capelli blu come il cielo era solo nell'enorme palestra della Shibusen.
Kid si chiese se avesse già saputo la condizione in cui versava la loro amica. Lui ed Angel avevano cercato di non far trapelare l'informazione, ma, in quella scuola, notizie come quella si diffondevano in fretta.
-Star- provò a chiamare.
Il ragazzo, concentrato sull'allenamento, non rispose.
-Star!- gridò di nuovo lo Shinigami, scuotendolo violentemente.
-Kid!- si riscosse Black⭐️Star.
-Che vuoi? Che ci fai qui? Vuoi combattere?- chiese eccitato.
-Concentrati una buona volta, Star. Hai saputo di Maka?- domandò.
-Si me l'ha detto Tsubaki. Mi ha anche riferito che Angel non ha mai lasciato l'infermeria. Sembra che non si sia ancora svegliata- rispose tristemente, avvolgendosi un asciugamano intorno al collo, madido di sudore.
-Hai già ascoltato la versione di Angel?- chiese allora Kid.
-"La versione di Angel"- ripeté ridendo Black⭐️Star
-Qualcosa mi dice che non credi alla sua storia- continuò fissando lo Shinigami dritto negli occhi dorati.
-Non del tutto. Sicuramente non in fretta come Maka, ma quella lunghezza d'onda...- esitò
-...l'ho sentita anch'io. Era di Soul, ma allo stesso tempo non lo era. Era contaminata dal Kishin-
Death the Kid si afferrò il mento con le dita, pensieroso. Guardò il suo amico di traverso, qualcosa lo stava profondamente turbando. Si avvicinò a lui e, con la massima precisione, sistemò l'asciugamano intorno alle sue spalle affinché pendesse in egual modo da entrambi i lati. A lavoro compiuto sorrise soddisfatto.
-Finalmente posso concentrarmi- esclamò vittorioso.
-Vediamo...dove ero rimasto...-
-Ah si! Soul ha sempre avuto dentro di sé il sangue nero di Medusa, ma è sempre riuscito a controllarlo al meglio. I problemi sono iniziati, guarda caso, quando è comparso Angel- concluse lo Shinigami.
-Questo perché Soul è semplicemente geloso. Si è fatto contagiare dalla follia ed è impazzito- rispose calmo Black⭐️Star.
-Geloso?- Kid sembrò non capire.
-Si, Kid, geloso. Non te ne sei mai accorto? Soul è innamorato di Maka, non ci vuole un genio per capirlo-
Kid rimase ancora una volta sconvolto dalla semplicità con cui era solita lavorare la mente di Black⭐️Star. Eppure, come sempre, riusciva ad arrivare a soluzioni che il suo, troppo contorto, intelletto non riusciva a comprendere.
Amore e gelosia? C'era davvero questo dietro a quella stupida guerra.
-C'è ancora un punto che non mi torna, Star. Perché Soul ha la stessa lunghezza d'onda del Kishin?-
-Non lo so- rispose l'amico
-Per questo sono così preoccupato. Soul non avrebbe mai ferito Maka a sangue freddo se fosse stato in sé. La domanda è: possiamo ancora riportarlo indietro?-

Maka aprì lentamente gli occhi. Una luce, fredda ed accecante, li fece lacrimare appena. Provò ad alzarsi, ma un dolore lancinante alla spalla la costrinse a desistere. Quel dolore le riportò alla mente tutto. Soul! L'aveva baciata, trafitta e lasciata lì a morire. In quel momento giurò a sé stessa che mai più l'avrebbe trovata indifesa. Se non fosse riuscita a riportarlo indietro l'avrebbe ucciso, senza ripensamenti.
Completamente assorta nei suoi pensieri, quasi non si accorse di un peso sulle gambe. Si sporse leggermente in avanti, abbastanza per notare una massa di capelli biondi premuta su di lei.
Provò a mettersi seduta, cercando di non svegliare Angel. Lo osservò dormire, scostandogli delicatamente i capelli dal viso. Da quanto tempo era lì? Sembrava esausto.
-Maka! Sei sveglia- il professor Stein entrò nella stanza, sorridendo.
Maka fece segno al professore di abbassare leggermente la voce, indicando Angel, che continuava a dormire beato sulle sue gambe.
-Non se n'è mai andato- sussurrò Stein
-È stato lui a portarti qui. Maka, cosa farai ora?- chiese infine.
-La verità è che non lo so, ma se Soul dovesse creare altri problemi... lo fermerò, ad ogni costo- rispose lei duramente.
Il professore annuì, non senza un briciolo di rammarico. Lui più di tutti conosceva gli effetti della follia, e non poteva credere che una persona come Soul ne fosse rimasta intrappolata.
Ma la sola follia avrebbe potuto trasformarlo nel nuovo Kishin?
Kid aveva ragione, c'era qualcosa che ancora non tornava.

Soul passeggiava per le strade di Death City, le mani in tasca e lo sguardo annoiato. Da lì riusciva a intravedere la Shibusen. I suoi pensieri viaggiarono inevitabilmente, ricordando la sua vecchia vita. Gli amici, le lezioni, le missioni... Maka. Tutto sembrava così lontano, avvolto da un velo di nostalgia. Lei ormai non c'era più, lui l'aveva abbandonata e uccisa, era libero e... solo.
"Ho ucciso l'unica persona che abbia mai amato. Sono solo ormai, senza uno scopo. Le streghe, la Shibusen, non mi importa più di nulla" pensò
"Distruggerò entrambi!" Sogghignò.

Ciao a tutti!!
Ho avuto un po' di tempo questo fine settimana quindiiiiii ecco un nuovo capitolo! Spero che vi piaccia, fatemi sapere e grazie mille per tutte le visualizzazioni e le stelline!
Baci😘
-Mokona-

A Dark Light. [Completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora