-Elizabeth-
Giocherellai con la cinghia della mia borsa, ansiosamente, dando un'occhiata al mio telefono per controllare l'orario, prima di appoggiarlo accanto ai due bicchieri che avevo posato sulla panchina, al mio fianco.
Avevo mandato un messaggio a Austin quella mattina, chiedendogli di incontrarmi e dicendogli che avrei preso io il caffè e il the, ma non mi aveva risposto. Quindi non ero nemmeno sicura si sarebbe presentato.
Avevo bisogno di tempo da sola per scusarmi con lui e fargli spiegare perché si stesse comportando in quel modo. Speravo solo che si presentasse.
Sentii dei passi farsi più vicini a me e quando alzai lo sguardo lo vidi avvicinarsi alla panchina, con i capelli perfettamente sistemati come al solito e un maglione con un colletto bianco in vista, completato con pantaloni cachi e scarpe eleganti. Si accigliò guardandomi ma si sedette comunque. Gli passai il suo caffè e lui mi ringraziò quasi con un sussurro.
"A-ascolta, mi di-dispiace-," iniziai e lui sbuffò, interrompendomi.
"Perché lo stai dicendo tu? Non sei tu quella che mi ha spinto contro un'auto," disse e io sbuffai leggermente.
"Beh, sappiamo e-entrambi che non si scuserà."
"E quindi?" chiese con irritazione. "L'hai perdonato?"
Chiusi gli occhi. "In realtà n-non è un cattivo ragazzo."
"Sei seria?" esclamò. Non stava andando come volessi.
"Fa così so-solo con t-te."
"Ellie, sei ... sei pazza se lo difendi! E' uno stronzo arrogante e possessivo, con grossi problemi di controllo della rabbia," sbottò, e la mia mascella quasi toccò terra.
"Sì, beh, ha fatto m-molto più lui per me di quello che h-h-hai fatto tu!"
Austin abbassò il suo bicchiere. "Cosa vuoi dire? Più del mio 'comprarti il the e impazzire per te'?" chiese rudemente e io abbassai lo sguardo a terra. "Cos'è che può aver possibilmente fatto per te, a parte usarti per il sesso?"
Io spalancai gli occhi e scattai in piedi. Era stata una pessima decisione quella di parlare con lui. "Che problemi h-hai?" strillai e lui incrociò le braccia al petto, guardandomi dal basso con stizza. "Harry non mi sta affatto u-usando. Infatti, non abbiamo fatto n-niente!"
"Non mi sembra cosa da lui," Austin sbuffò, distogliendo lo sguardo.
"Perché non lo co-conosci! Mi ha da-davvero aiutato e si è sempre co-comportato bene. E o-ora, concordo con Harry: sono stanca di t-te che lo denigri se-sempre!"
Austin spostò lo sguardo su di me e si alzò in piedi. "Sto cercando di aiutarti."
Lo guardai negli occhi con tutta la ferocia che riuscii a raccogliere. "Non ho bi-bisogno del tuo aiuto."
"Devi stare lontano da lui."
"Devi sme-smetterla di dirmi cosa devo fare. Sono una do-donna adulta, sono capace di prendere le m-mie decisioni da sola."
Lui si accigliò e digrignò i denti. "Non voglio vederlo ferirti."
Mi abbassai per prendere il mio bicchiere prima di raddrizzare la schiena. "Sai cosa? Di-dimenticalo. E-Ero venuta per p-parlarti, come amica. M-ma il tuo disprezzo per Harry deve sempre in-iniziare una discussione. Me ne vado."
Stavo per allontanarmi quando Austin mi toccò una spalla, facendomi sobbalzare. Si accigliò con delusione, probabilmente ricordando come facilmente avessi toccato Harry. Abbassò sia la mano che il capo.
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Mend the Broken [Italian Translation]
FanfictionLa storia dell'incontro tra una ragazza piena di paure e un ragazzo pieno di rabbia. ______________________ "Perché st-stai facendo tutto qu-questo?" mormorai, costringendolo ad arrestarsi sul posto. "Perché lo st-stai facendo per me?" Sembrava ess...