32)¿Tsunatou?

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1) Io avevo avvertito che erano solo al 99% coppie omo.

2) vi prego leggete anche lo spazio finale che è importante, tanto lo so che di solito non lo fate *faccia offesa*

Otp

"And Victoria"

Victoria si strinse contro il fondo del buco, trattenendo il fiato per fare più silenzio possibile. I passi si avvicinarono: «Principessa? Principessa è in ritardo! Dove si è cacciata!?» La squillante voce di Suzette le stappò i timpani, prima completamente bloccati dall'ansia, ma Victoria non si mosse. Suzette girò per la stanza ancora un po', alla ricerca della sovrana ma, quando si rese conto che non era presente, si fiondò fuori dalle sue stanze, continuando a chiamare a gran voce: «Pincipessa? Siamo in ritardo!» Victoria sospirò, ma attese diversi secondi prima di decidere di essere fuori pericolo. Uscì dal doppiofondo dell'armadio e sbirciò dalle ante, guardandosi attorno attentamente, sperando di essere al sicuro. Lo sbattere della porta d'ingresso le permise di tornare a respirare normalmente. Uscì finalmente dell'armadio e sospirò sollevata, prima di levare la miriade di corsetti che Suzette le aveva fatto indossare poche ore prima. Si strappò la tiara dalla testa e si infilò la sua cuffia blu, per poi chinarsi per afferrare la corda di lenzuoli da sotto il letto. Chiuse a chiave la porta e legò con forza il tessuto alla testiera del letto. Si calò giù con agilità e si nascose tra le rose proprio mentre di là passava una guardia correndo: «Comandante Evans! La Principessa è fuggita di nuovo!» «Deve essere nel giardino del Duca, andiamo!» Victoria ringraziò gli dei di avere fatto amicizia con Mark Evans, l'anno prima, e attese che la guardia seguisse il comandante, prima di uscire dalla proprietà reale e confondersi con la gente che si accalcava nel mercato, in onore della grande festa del paese: il suo compleanno. Victoria aveva sempre odiato le sue feste di compleanno, ed era anche per questo che, ormai da diversi anni, fuggiva dalla sua stanza prima che Suzette potesse lasciarla tra le grinfie dei nobili invitati. Se la dama da compagnia fosse rimasta con lei sarebbe stata una festa meno pesante da sopportare, ma Suzette non era ammessa perché di classe sociale troppo bassa. " E allora vaffanculo!" si disse tra sé Victoria, mentre la sorpassava una carrozza diretta al suo castello. Non aveva idea di che ora fosse (forse era anche troppo presto?) ma Victoria non volle aspettare e si diresse di corsa al lago ghiacciato. Al loro lago ghiacciato. Ovviamente, quando arrivò non c'era nessuno, perciò si appoggiò al salice piangente, riprendendo fiato. Non passarono che pochi minuti, quando Victoria, guardandosi attorno, lo vide raggiungerla a passo tranquillo: era vestito come suo solito, calzonilarghi color grano e una camicia di flanella che lasciava trasparire parte del petto. Aveva il viso baciato dal sole, a causa del lavoro dei campi che partiva all'alba. Hurly Kane, primogenito della famiglia Kane ed erede di poco più di tre ettari di campi. Un plebeo, avrebbe detto suo padre, un buzzurro. Ma era l'uomo più gentile e intelligente (ed anche carino, si) che Victoria avesse mai conosciuto. Quando Hurley gli fu di fronte, Victoria gli sorrise e lo abbracciò. Hurley le baciò la testa, continuando a non dire nulla, godendosi quel momento di felicità. Victoria fu la prima a staccarsi, guardando in faccia il suo migliore amico, ancora incredula di essere riuscito finalmente a reincontrarlo. Non si vedevano da un mese ormai, a causa del padre di Hurley che si era ammalato, costringendo Hurley a lavorare di più. Ma quel giorno di festa, anche i contadini non lavoravano. «Buon compleanno, Tori» sussurrò Hurley, sorridendo come un ebete ed accarezzandole il viso. È inutile specificare quanto Hurley la amasse, ma è anche ovvio che a causa del rango sociale della principessa, una loro possibile relazione non fosse neanche pensabile. Hurley però si fece coraggio e tornò a puntare gli occhi nei suoi. «Ti ho preparato un regalo» gli disse «ma devi chiedere gli occhi». Victoria, che già sospettava quale fosse la sorpresa, chiuse gli occhi e attese. Dopo pochi secondi, Hurley la baciò e Victoria si strinse a lui, sperando con tutta se stessa di non staccarsi mai.

Inazuma Eleven ~One Sh(i)t~ [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora