Sempre da Cassandra_Clary15
Otp
"Distanza"
Michael smise di rileggere i messaggi e tornò a concentrarsi sul finestrino, finendo con il tornare a guardare il cellulare per la tensione:
Doug
Ultimo accesso ieri alle 23:12Ti aspetto alla stazione?
Non è necessario
E invece si, a che ora?
Nessuna, Doug, vengo a piedi fino da te, okay?
Non se ne parla nemmeno! Vengo alle 14
Non ti azzardare.
Doug?
Doug non pensarci nemmeno!
Doug!Ho prenotato una macchina, ci vediamo in stazione!
Vaffanculo
Michael sospirò e sorrise per la decima volta. Per quanto cercasse di ripetersi che non era vero, Doug gli era mancato. Ed erano passati solo cinque giorni! Come era arrivato a dipendere così tanto da lui? Ricordava bene che due anni prima riuscivano a non parlarsi per settimane senza alcuna difficoltà, ed ora, per tre giorni di assenza, si scrivevano prima e dopo la colazione, prima e dopo pranzo prima e dopo cena e prima di dormire. Come aveva fatto a diventare così essenziale? Come aveva fatto, Michael, a svegliarsi e pensare a lui come prima cosa, come se non avesse mai smesso da quando si era addormentato? Perché, ora, prima di aprire gli occhi respirava a pieni polmoni in cerca del suo profumo?
Michael non era mai stati sdolcinato, né tantomeno ottimista. Ma da quando Doug era entrato nella sua vita era tutto cambiato così in fretta.
Da un giorno all'altro era passato da " ti amo " a "sono qui". Oh, lo so che a voi sembrerà più importante il " ti amo". La sapete la differenza? Provate a pensarvi in una situazione disperata, okay? State soffrendo tantissimo e la vostro anima gemella è lontana. Però sapete che vi ama.
Adesso pensate alla stessa situazione. Solo che 'sta volta lui o lei è con voi. Si soffre meno, sapete? E non lo dico solo perché è successo a me. Successe anche a Michael, e sospettò che tutto fosse cambiato da quel giorno. Quel giorno di maggio, martedì 12.
C'era il sole, Michael, però, se ne stava in camera. La finestra serrata, il viso nascosto sotto le coperte, le coperte umide di pianto. Nella casa riversava il silenzio, fino a che Doug non varcò la porta di casa. Già sapeva che Michael soffriva di depressione, e questo lo portava a temere di partire per il lavoro, ma quel giorno gli era sembrato così tranquillo che era partito lo stesso. Pessima idea. Doug entrò in camera in silenzio e si stese al suo fianco senza neanche levarsi le scarpe. Michael non disse niente, tenne gli occhi bassi per trattenersi dal piangere ancora. Doug lo abbracciò e Michael si strinse nella sua felpa. Rimasero tutto il pomeriggi così. Le uniche parole che si scambiarono, quel giorno, furono solo: "sono qui", " anche io".
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Inazuma Eleven ~One Sh(i)t~ [In Revisione]
أدب الهواةEssendo un anime di soli maschi o quasi, saranno al 99% coppie yaoi. Non sono tollerati commenti omofobi o guerre di ship sotto i capitoli. »⚠TERMINATA⚠« Bye💕 {23\9\'18}= 1° in #hiromido {19\10\'18}=1° in #inazumaeleven (non ci credo) JML