°Capitolo 2•

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°Pezzo di merda•

Ciò che avevo predetto, avvenne intorno a dieci minuti dopo. Sentimmo la porta cadere a terra, e versi orribili di quelle creature. Guardai Jungkook, che nel frattempo aveva mangiato una barretta al cioccolato. Sollevò lo sguardo verso il mio, annuendo leggermente.
"Facciamolo" disse solo, porgendomi una mano per alzarmi. Un tonfo alla porta della stanza mi fece sobbalzare, facendomi rendere conto che gli zombie erano arrivati anche lì.
Avevamo deciso che, qualunque sia stato il destino della porta inferiore, saremmo fuggiti dalla finestra. Jungkook allungò la mano per aprire il chiavistello, mettendo un piede sul cornicione. Gli zombie riversati nelle strade sollevarono la testa e allungarono il passo verso di noi.
Il moro si gettò sull'albero, prima di allungare una mano verso la mia. La presi con titubanza, esitando qualche secondo. Un tonfo mi fece sobbalzare, chiudendo gli occhi, e saltare tra le braccia muscolose del ragazzo. I mostri erano dentro la mia camera. Erano all'incirca cinque o sei zombie, due dei quali bambini: tenevano tra le mani una bambola, la loro faccia non possedeva le guance, si vedevano le ossa degli zigomi. Ringhiavano e mostravano i denti verso di noi, afficinandosi alla finestra. Un uomo, o meglio dire, un ex-uomo, senza braccio e l'altro rotto che formava un angolo rettangolo, si avvicinò ai due bambini, spingendo con il suo corpo affinché potesse allungare le mani verso l'albero. Il peso dell'uomo spinse giù i bambini che si schiantarono al suolo. L'impatto fu talmente forte che la loro testa si divise in due, facendo fuoriuscire un liquido nero e denso.
"JUNGKOOK!" urlai, quando lo stesso zombie avvicinò la mano alla mia faccia. Il nominato, con una rotazione del polso, conficcò la lama di un coltello nell'occhio dello zombie, facendolo pendere a metà fuori dalla camera.
Vidi il coltello poggiarsi sulla mia gola, facendomi sbarrare gli occhi.
"Figlio di puttana" sussurrai, stringendo le mani sul suo braccio.
"Avanti zuccherino, ora zitto e buono, o ti taglio la testa immediatamente" si avvicinò al mio orecchio, facendomi sedere distrattamente sul ramo massiccio dell'albero. Lui si accucciò vicino, puntando sempre l'arma contro di me, cosicché gli zombie potessero non vederci.

Era sera, gli zombie vagavano a gruppi, quando uno o due si allontanavano, tutti gli altri li seguivano. Jungkook, quel traditore, aveva aspettato che la strada fosse semi-libera, prima di premere una mano sulla mia pancia, facendomi scivolare giù. L'atterraggio mi costò la perdita di fiato per qualche secondo, prima di essere sollevato con forza dalla maglietta dal moro.
"Stronzo maledetto. E io che ti ho pure aiutato" sbraitai sottovoce, allungando una mano verso la sua tasca posteriore dove vi era la mia pistola.
Lui si girava in continuazione, quasi a scannerizzare il posto...gli zombie potevano essere ovunque. Presi con un movimento rapido la pistola, puntandola alla testa.
"Ehi, ehi, ehi" disse solo, alzando le mani sulla testa. Lo guardai con sfida, spingendolo ad entrare in una delle case con la porta ancora integra.
"Muoviti bastardo, prima che ti spari un colpo alla gamba, senza farti morire. Dove sarebbe il divertimento se non vedere te che urli per i morsi degli zombie?" sussurrai, controllando che non fossero coloro nominati. Lui mi guardò in cagnesco, facendomi alzare un sopracciglio, cacciando la sicura.
"Okay,okay, calmati zuccherino" aprì con poca fatica la porta della casa di Jonny, il mio vecchio vicino, trovandola vuota. Spinsi Jungkook verso una delle stanze più lontane dalla facciata esterna, puntandolo alla testa.
"Che cazzo avevi intenzione di fare?" chiesi. Vidi il moro guardarmi con sfida e paura, prima di sospirare.
"Ascoltami Taehyung, io non sapevo se fidarmi di te o no. Ho solo fatto la scelta migliore" disse solo, tirando fuori dal suo zaino una manciata di cioccolatini.
"Ma succhiamelo" risposi, abbassando lentamente l'arma. Lui rise leggermente.
"Mi dispiace, okay? Non era mia intenzione. Siamo alleati allora?" propose lui allungando una mano.
Lo guardai in cagnesco, sedendomi a terra, lanciandogli la pistola. Lui mi guardò per un istante, prendendola in mano.
"Sai che in questo preciso momento ti potrei uccidere?" disse lui, controllando i proiettili all'interno.
"Non ci guadagneresti niente, Jungkook, se non un'orda di zombie attirati dal suono dello sparo. Ti ritroveresti solo contro un mondo di zombie e, spera Dio che se dopo avermi ucciso e aver scampato la mandria, possa trovare un'altro bastardo come me" sputai, prendendo dallo zaino una merendina.
Sollevai lo sguardo sul suo, mordendo la berretta, incontrando il suo sguardo fisso su di me. Scrollai le spalle come a chiedergli cosa volessi.
"Sei solo tanto eccitante" disse solo, posando la pistola nella tasca laterale dello zaino. Arrossii leggermente, continuando a mangiare.
"Dobbiamo trovare altre armi, munizioni, cibo e acqua. La nostra preorità devono essere le armi, per ora possiamo dividere ciò che abbiamo, se sei d'accordo" disse lui, stendendosi vicino a me, tirando le ginocchia al petto. Gli porsi la mia merendina mordicchiata, che prese dopo un lungo sguardo.
"Prendilo come una sorta di armistizio, non vorrei avere una pallottola nella testa mentre dormo" borbottai facendolo ridacchiare. D'un tratto l'atmosfera divenne pesante e malinconica.
"Possiamo farcela Jungkook?" chiesi con le lacrime agli occhi, facendogli girare la testa verso di me. Lui allungò la mano ad asciugarmi le lacrime.
"Possiamo farcela Tae, è solo l'inizio, andrà meglio. Te lo prometto" disse, portando una mano sul petto.
"Rassicurante detto da uno che mi stava quasi per uccidere" gongolai, ridendo leggermente. Lui mi guardò male, per poi sussurrare "Me lo rinfaccerai per molto ancora?".
Allungai la mano verso il moro, guardandolo con attesa, finché non la unì con la sua.
"Siamo alleati, Jungkook"
"Siamo alleati, Taehyung"
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@lougtout_wp

-Lougtout

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