°La mani insanguinate•
La lama della mia spada splendeva come gocce di rugiada. Si eregeva e dominava tutta la mia mano, che teneva la stretta a quell'opera d'arte. Mi divertivo a guardare ogni minimo fascio di luce che si posava su di essa, facendola brillare ancora di più, riflettendoli sui miei occhi.
Avete presente le luci di Natale? Tali luci si imprigionano nei vostri occhi, e continuano ad alternarsi in vari colori. Le luci di Natale ti mangiano, o meglio, ti fanno sognare in continuazione. Le luci di Natale fanno parte delle cose belle, e la spada? La posso considerare una cosa bella?
"Taehyung, che stai guardando?" mi richiamò Jin, guardandomi attentamente. Io gli sorrisi, scuotendo la testa, sussurrando un 'nulla, tutto apposto'. In realtà non sapevo se questa cosa fosse vera ma, una bugia non fa male a nessuno, no? Forse solo a me stesso.
"Abbiamo cinque minuti ancora, poi dovremmo correre e arrivare al bivio" ricordai, guardando l'orologio tascabile. La mia mano continuava a stringere l'impugnatura della spada, prima in modo lento quasi fiacco, per poi stringerla ricordandomi quasi che lei ci fosse.
"Sai una volta avevo un amico" cominciò Jin, guardando il sole alto nel cielo "aveva questa passione sfrenata per le moto. O meglio dire, con il tempo si è trasformata in 'sfrenata', dapprima era solo un interesse. Aveva cominciato a spendere tutti i suoi soldi per aggiustare o comprare moto, ad ubriacarsi e poi guidare le sue 'piccole slitte di Babbo Natale per poveri' " mimò con le mani le virgolette.
Iniziai a fissare davanti a me, stringendo la mia spada, mentre Jin continuava il suo discorso.
"La sua passione divenne quasi il motivo per vivere, peccato fosse una passione distruttiva, corrottiva, chiamala come cazzo vuoi" finì lui, osservando il modo in cui la spada calzava alla mia mano.
"Non sono ossessionato. Ce l'ho da un giorno, cazzo" sbottai io, posando la spada nella custodia appesa alle spalle.
"Si parte sempre dal nulla, Taehyung. Ti può proteggere è vero, ma non la fare diventare il tuo motivo di vivere" concluse prima di alzarsi e andare verso Jungkook, ora appoggiato con una gamba al muro dell'hotel.
Mi girai nuovamente, prima di alzarmi e fare segno ai due che era ora. La spada non era un'ossessione, né mai lo sarebbe stata. Non avrei fatto di un oggetto la mia unica ancora.
"Taehyung, sopravvivi" disse Jungkook, venendomi incontro, prima di lanciarmi un lungo sguardo. Io sorrisi, perché oramai era diventata una formula, un rito, una specie di buona fortuna.
"Sopravviviamo Kook""Tre"
"Due"
"Via" urlò Jungkook, prima di iniziare a correre verso il lato sud, dove avevo visto i camion. Cominciammo a correre così tanto, quasi da vedere in velocità prossime a quella della luce, gli zombie accattorciarsi su di noi, quasi a sfiorarci. Correvamo così tanto veloce, che a volte era difficile coordinare i movimenti delle armi con i passi. Correvamo tanto veloci da rallentarci.
"JUNGKOOK ECCOLI" urlai, infilando la spada nell'occhio di uno zombie. La lama si poteva vedere al di là della testa di esso, ricoperta dal sangue nero. Lo splendore era quasi sparito, rimaneva solo lei, bella da far paura.
La estrassi con forza, prima di continuare a colpire qualsiasi testa di morti che mi si parava di fronte. Mi sentivo potente, ad uccidere gli zombie, quasi come se, alla loro morte, io mi fortificassi.
"TAEHYUNG" mi urlò Jin, facendomi capire di lasciar perdere qualsiasi cosa stessi facendo e muovermi.
Li raggiunsi, aumentando il passo. Jungkook si muoveva abile tra gli zombie ammazzandone qualcuno, così come Jin. Era veloci, silenziosi, forti, precisi così come i loro colpi.
"JUNGKOOK QUELLO. SALTA E METTI IN MOTO" sentii urlare da Jin, mentre quest'ultimo stava lottando contro un branco di morti messi a cerchio intorno di lui.
Mi avvicinai con difficoltà, quando mi sentii afferrare da un morto. Esso era steso a terra, e mi teneva stretto dalla caviglia, e, l'impatto fu così forte da farmi volare di qualche centimetro in là la spada.
Avvicinava i suoi denti alla mia carne, mentre io cercavo di schivarlo. Mi teneva così stretto da impedirmi il movimento. Sollevai la testa, vedendo altri zombie giungere nella mia direzione.
Alzai quindi una gamba, cercando di scalciare, prima di sollevare le mani e stringerle sul suo collo. La sua pelle era ruvida, simile a quella di un serpente, secca; i suoi denti continuavano ad avanzare, e le sue unghie cercavano il punto perfetto per strappare la mia pelle. Strinsi ancora di più le mani al collo dello zombie e, la pelle debole cominciò e disgregarsi. Le mie dita stavano affondando nel suo sangue e, più premevo più la testa di esso si staccava dal collo.
Con un'ultima spinta, la testa dello zombie si staccò dal collo cadendo di lato. Mi sollevai, con le mani piene di sangue, prendendo la spada tra le mani e, con il fiatone e il cuore a mille, mi avvicinai per aiutare Jin.
"Non è un'ossessione. Non è neanche un mezzo di difesa. È solo una spada" mi ripetevo, mentre le immagini di prima di susseguivano nella mia mente.
Le mie mani tremavano e continuavano a stringere il manico della spada che veniva affondata ripetutamente nelle testa.
"Raggiungiamo Jungkook" ordinai, vedendo altri zombie giungere da est e ovest, prima di iniziare a correre verso il camion in moto.
Jungkook affacciato al finestrino, continua a premere sull'acceleratore, facendo quel rumore stridulo, riscaldandolo."SALTA" disse Jin, allungando una mano per afferrarmi. Allungai una delle mie, prima di essere spinto dentro il camion, che partì senza alcuna esitazione.
Guardavo le mie mani, piene di sangue nero, prima che qualcosa di bianco di posò su esse.
"Puliscile" disse solo il biondo, prima di alzarsi e prendere il volante tra le mani.
"Ti dò il cambio" disse solo a Jungkook che annuì solamente, e, ancora in moto si scambiarono il posto.
Cominciai a pulire le mie mani nervosamente, quasi a graffiarle, sentivo la senzazione della pelle che si apriva al passaggio del mie dita. Jungkook prese il fazzoletto tra le mani, pulendomele con gentilezza, prima di far cadere dai suoi pozzi, qualche lacrima.
"Mi dispiace" singhiozzò, continuando a pulirmi le mani. Lo abbracciai d'istinto, portando le mani tra i suoi capelli, accarezzandoli. Lui stringeva la mia maglia, trattenendo le lacrime.
Allungai una mano per stringere quella di Jin, così che tutti fossimo collegati.
"Anche oggi abbiamo rimandato la morte a domani, è una bella notizia"°•°•°•°
Ma quanto mi amate?-Lougtout
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°Apocalypse•
FanficDove Jungkook e Taehyung, scontrandosi totalmente a caso, devono sopravvivere durante un'apocalisse zombie. 🏅19° in zombie 13/11/18 🏅16° in zombie 16/11/18 🏅1° in zombie 22/11/18 🏅1° in kook 22/11/18 🏅1° in zombie 11/03/2020