I passi si fanno sempre più vicini, cerco di controllare i miei sensi ma non ci riesco, mi divincolo
sul pavimento, caccio un grido così forte da far sobbalzare Damon, che mi prende la mano e mi
aiuta ad alzarmi.
"Ehi, calma."
Pronuncia queste parole con molta calma.
"Come posso stare calma?! Sento il loro odor.."
Grido, lui mi interrompe.
Il suo dito raggiunge le mia bocca e scorre verso il basso, scostandomi leggermente il labbro inferiore.
Il suo respiro regolare aumenta, mi guarda negli occhi, siamo così vicini da poter sentire i pensieri l'uno dell'altra.
"I-io.."
Sussurro.
"Shh"
Mi interrompe di nuovo.
La sua mano raggiunge il mio fianco, ed io quasi sobbalzo per la sorpresa che lascia in me quel gesto, ma subito torno in me e sorrido leggermente, mentre le sue dita mi alzano la maglia e mi affondano nella pelle.
Io porto una mano al suo viso, e con il pollice disegno dei piccoli cerchietti sulla sua guancia, mentre lui sposta il suo sguardo tra le mie labbra ed i miei occhi.
"Qualsiasi cosa succeda, io sarò qui per proteggerti."
Quelle parole echeggiano nella mia mente come musica.
"Grazie Damon."
La mia voce è roca.
Veniamo interrotti da due tonfi, qualcuno ha appena bussato alla porta, ed ho la netta idea che sia qualcuno di indesiderato, pronto a riprendersi il nostro prigioniero.
"Non busserò un'altra volta, se non vi sbrigate ad aprirmi passo alle maniere forti!"
È una voce femminile, riesco a sentire benissimo che non si tratta di un'umana , ma l'odore non è proprio quello di un lupo mannaro, il che mi lascia un po' interdetta.
Intanto Damon si avvicina alla porta, e appoggia lentamente la mano sulla maniglia per poi aprirla, in tutta calma, ha molta paura di ciò che si troverà davanti.
"Oh."
Dice poi.
"Ehm.."
Sussurro.
È una ragazza snella e alta, il suo viso è dolce e grazioso, indossa un vestitino a fiori e degli anfibi neri.
"Voglio Stiles."
Dice.
"Malia!"
Urla il ragazzo esile, ha una strana luce negli occhi, è felice di sentire la sua voce.
"Prego, entra."
Dice Damon.
Non so che intenzione ha, ma abbiamo bisogno di saperne di più su questa faccenda e non penso che lasciando andare il ragazzo in questo modo potremo avere delle informazioni, perciò è bene prendere tempo.
"Bene, Malia giusto?"
Dico, lei annuisce.
"Io sono Madison, Madison Brown. Mio padre era un famoso mago di questa zona, ma è venuto a mancare, ed io sono l'unica rimasta della mia stirpe.
Sono un vampiro adesso, e anche Damon lo è.
Non vogliamo fare del male a Stiles, abbiamo bisogno di saperne di più sui lupi mannari, non vogliamo fare del male a nessuno, ma necessitiamo di alcune informazioni, quindi ti prego di.."
"Vampiri?!"
Vengo interrotta.
"Io credevo..cioè, non pensavo potessero esserci altri... Credevo che esistessero solo..."
È confusa.
"Possiamo spiegarti tutto, basta che tu ci aiuti. Esistono maghi, vampiri, streghe e lupi mannari. Non sei sola."
La rassicuro.
So che è sbagliato mentire, ma in questo momento farei di tutto per saperne di più su mio padre, su ciò che avrebbe voluto da me e su tutte le cose che non mi ha detto, così non mi resta nient'altro da fare.
Malia si avvicina a Stiles e lo bacia dolcemente, dopodiché lo libera e lo abbraccia forte, per poi girarsi verso di noi e prendere un grosso respiro.
"So solo che domani ci sarà la luna piena, e fareste bene a stare attenti, se non volete farvi altri nemici."
La ragazza prende incollo Stiles, lui mi sorride poco prima che spariscano correndo via nel bosco.
Damon è pronto a rincorrerli, ma io mi avvicino a lui e gli appoggio una mano sulla spalla, per poi sussurrare delle parole al suo orecchio, per farmi ascoltare.
"Lasciala andare, domani ci sarà la luna piena."
Lui annuisce, io sorrido.
E rimaniamo così, l'uno negli occhi dell'altra, ma non è un silenzio imbarazzante, è uno di quei silenzi che ti prendono alla sprovvista e ti lasciano senza parole, con infinite emozioni da esprimere.
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Dark Blood
Vampire" ero una ragazza forte, senza sentimenti, lo sono sempre stata, fino a che non è arrivato lui. L'attrazione era troppo forte, ma il mistero che tanto mi affascinava è diventato qualcosa di più, qualcosa di terribile, qualcosa contro cui avrei dovut...