||in trappola||capitolo 17||

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Lascio la mano di Damon, e con un balzo mi ritrovo sulla cima di un'albero.

Da qui riesco a vedere qualsiasi cosa, il sole splendente, le rondini che volano fra le nuvole e beh, gli occhi del bel vampiro che mi cercano intorno a se.

"Hei"

Salto due alberi più in la, Damon mi ha raggiunta col suo solito sorrisino smagliante, indossa una maglia nera aderente e un paio di jeans, e come al solito è bello da impazzire.

"Vediamo chi è più veloce."

Lo sfido io maliziosamente.

Lui mi sorride e sfreccia verso di me, ma io mi sposto da un'albero ad un'altro, percorriamo ogni centimetro del bosco senza mai stancarci, e all'improvviso due calde braccia mi afferrano e mi portano giù, di nuovo a terra.

"Ti ho presa, cosa ho vinto?"

Mi metto a ridere, poi guardo di fronte a me, siamo qui, nel luogo che ho visto nella mia mente, e tre uomini escono di fretta dalla porta, sono molto imponenti, sono lupi.

"Tre bei lupetti, a quanto pare."

Mi afferra un braccio e avvicina le sue labbra al mio orecchio, il solito brivido percorre il mio corpo, e una parte di me vorrebbe voltarsi e baciarlo, ma no, non lo farò mai.

"Resta immobile, lascia fare a me."

Io annuisco e mi allontano di qualche passo, ma ovviamente terrò la situazione sotto controllo, perché so che Damon non si lascerà scappare l'occasione di staccargli la testa.

"Cosa volete da noi?"

Chiede uno dei tre.

È moro, ed un velo di barba copre il suo volto, ha gli occhi del colore del mare, ed ha un corpo statuario, come del resto gli altri due.

"Vogliamo vivere in pace."

Risponde il bel vampiro.

Sta per attaccarli, ma riesco ad anticipare la sua mossa con uno scatto, e lo scaravento contro un'albero.

"Idiota"

Gli grido.

Mi volto verso di loro, sento un fortissimo colpo alla testa e da li, il buio più totale invade la mia mente, a quanto pare è questo ciò che si prova a morire da vampiro, l'oscurità, e poi di nuovo la luce.

Siamo dentro ad una stanza ricoperta da pareti di metallo, i tre lupi sono appesi al soffitto ancora privi di sensi, mentre io e Damon siamo legati a delle sedie, l'uno da le spalle all'altra, ma sento il suo respiro, anche lui e sveglio.

"Buongiorno a voi, bestie infernali."

Una voce compare da un piccolo vicolo infondo alla stanza.

È un'uomo di mezz'età, ha un'espressione molto malvagia e tiene in mano un'enorme fucile, simile a quelli che mio padre teneva nella stanza segreta, caricati di proiettili d'argento, impregnati di una sostanza dall'odore inconfondibile, strozzalupo.

'Siamo salvi per adesso.'

Uso la magia per insinuarmi nei pensieri di Damon e parlare con lui, siamo fortemente indeboliti dalla verbena ed è questo il massimo sforzo che possa fare, collegarmi alla sua mente.

'Si, è solo strzzalupo'

Risponde.

"Vi starete chiedendo perché vi ho portati qui."

Sorride lui, ha un canino d'oro ed il suo sorriso è molto inquietante, non riesco a reggere il suo sguardo a lungo così mi volto, i capelli coprono il mio viso.

"Beh, non ho molta simpatia per le lattine, tutto qua."

Ed ecco il sarcasmo di Damon, a dir poco fuoriluogo.

"Oh, sta zitto idiota!"

Li ha attaccati, è tutto ciò che mi ricordo prima dell'oscurità, quando mi aveva promesso l'esatto contrario.

"Mi dispiace interrompere la vostra discussione, ma devo mettere in atto qualche tortura per questi lupetti, se volete potete godervi lo spettacolo, a voi la scelta."

Parla come se tutto questo fosse normale, come se torturare delle persone sia all'ordine del giorno, questo genere di cose mi fa perdere la testa e non riesco a trattenermi anche se vorrei.

"Figlio di puttana!"

L'uomo si volta verso di me sbalordito, mentre il bel vampiro mi tira una colpo sulla nuca con il capo, eh già, dovevo starmene zitta.

"Sai, ho sempre avuto una certa simpatia per i succhiasangue..

Ma credo di aver cambiato idea, ragazzina."

Si volta e se ne va sbattendo la porta, sento il rumore di alcuni pulsanti e leve, dopodiché una forte luce invade la stanza, non riesco più a sentire il mio corpo, fa così male.

La corrente elettrica attraversa la nostra pelle, è così intensa che sembra scorrere nelle mie vene, delle fitte lancinanti ricoprono ogni singola cellula dei miei organi, è doloroso, non riesco a sopportarlo.

Chiudo gli occhi e mi concentro, pronuncio un incantesimo che neanche sapevo di conoscere e sento il potere scorrere dentro me, sto assorbendo tutta quell'energia e non so se riuscirò a sopportarla, ma devo almeno provare.

Si spegne tutto, e di nuovo il buio, che ha la meglio su di me.

***

Apro gli occhi, sono sdraiata su un morbido letto, accanto a me c'è Damon, mentre i tre lupi sono seduti su un divano a divorare un sandwich, ci troviamo in casa di Isaac, deve averci salvati lui, deve aver spento il generatore di corrente.

Scende le scale con disinvoltura, incrocia il mio sguardo per un solo istante per poi voltarsi, ma io mi alzo in piedi e corro verso di lui, abbracciandolo così forte da togliergli il fiato.

"Grazie, grazie"

Mi limito a dire.

E resto li, chiusa tra le sue braccia aspettando che dica qualcosa, ma forse non c'è niente da dire, forse è uno di quei momenti in cui è il silenzio a prendere il sopravvento, interrotto dal suo cuore ancora vivo, che quasi fa battere il mio.

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