||rivali||capitolo 21||

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"No, Madison no!"

Damon urla, le sue dita che si intrecciano fra i capelli, i denti che affondano nelle sue labbra.

Io sono lì, stesa per terra con gli occhi chiusi, ma riesco a vedere quello che succede da fuori, forse è proprio questo quello che si prova prima di morire, ci rendiamo conto di aver abbandonato il proprio corpo.

Cerco di muovermi ma è impossibile, ogni mio singolo muscolo è bloccato e mi sforzo, con tutta me stessa, ma sento solo un dolore lancinante al petto, niente di più.

"Non puoi farmi questo!

Io dovevo proteggerti, e sei stata tu a proteggere me, ma non puoi morire, non te lo permetto!"

Grida, come se sapesse che riesco a sentirlo.

Dal suo volto scendono lacrime che sento cadere sul mio, si, sento qualcosa, sono ancora qui.

"Ti prego non lasciarmi, ti prego!"

Mi stringe le guance con le sue mani e poggia la fronte sulla mia, il suo caldo respiro entra in me e mi da la forza, mi ricorda quanto sia bello vivere, quanto sia meravigliosa la mia vita insieme a lui.

Stringo i pugni, serro i denti e corro, corro verso quella luce di fronte a me, corro verso di lui per stringermi di nuovo fra le sue braccia, per sentire il suo profumo un'altra volta ancora.

Mi inginocchio accanto a lui, lo guardo e accarezzo il suo viso con cura; so che non può sentirmi ma lo faccio ugualmente, forse perché il suo contatto darà coraggio a me invece di fare il contrario.

Afferro le mie mani, e lo sento, la mia anima entrare nuovamente nel mio corpo, io che mi immergo in qualcosa e qualcosa che si immerge dentro di me, una sensazione straordinaria, le mie due componenti rivivere in una soltanto.

Apro gli occhi.

Respiro.

Il bel vampiro appoggia le sue mani contro la mia schiena e mi stringe, mi guarda e sorride come nessuno ha mai fatto prima d'ora, siamo così vicini che il suo profumo si unisce al mio formandone uno nuovo, più forte e più dolce che mai.

"Ho avuto paura, di perderti per sempre."

Piangiamo entrambi mentre ci stringiamo l'uno all'altra per poi lasciarci e guardarci negli occhi, e abbracciarci di nuovo; ripetiamo questi movimenti ancora e ancora, senza stancarci mai.

"Anch'io, anch'io."

In quel momento una porta si spalanca, i capelli di Lydia si muovono spostati dal vento sfiorando la candida pelle di Stiles, entrambi sembrano affaticati, devono aver corso fino a qua.

"Dio, state tutti bene."

Dice lei.

"A-abbiamo interrotto qual..?"

Chiede il ragazzo con la solita ironia in volto.

"Oh no, no!"

Rispondo io sorridendo.

Damon mi guarda profondamente, le sue labbra sono socchiuse e nei suoi occhi riesco a vedere qualcosa, qualcosa di molto più profondo del dolore, una fiamma che arde dentro all'oceano delle sue iridi blu.

"Madison!"

Qualcuno grida la fuori.

Mi affaccio alla finestra e vedo Isaac correre verso di me, senza pensarci due volte apro la finestra e mi butto giù, vado verso di lui come spinta dal vento, ci scontriamo cadendo a terra, io tra le sue braccia, lui tra le mie.

"Sono felice che tu stia bene"

Mi dice, scostandomi una ciocca di capelli dal viso.

"Io.."

Inizio io.

Ma lui mi avvicina al suo viso, mi appoggia una mano dietro al collo e mi bacia, intensamente, come se fosse la prima volta, come se fosse l'ultima.

E in quest'istante niente conta più, ci siamo solo noi, i nostri respiri, i nostri cuori che battono all'unisono, non importa cosa io sia o cosa sia lui, in questo preciso attimo la rivalità tra le nostre stirpi vola via, lasciando spazio al nostro amore.

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